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mercoledì 30 maggio 2018

Il punto e virgola della situazione

Questo è un pezzo molto ambizioso ma anche rischioso... perché, se non mi sbrigo a scrivere, la situazione politica potrebbe essere completamente diversa una volta che ho finito!

Dunque andiamo subito al sodo con la mia, ovvero dal mio punto di vista, ricostruzione dei fatti.

Breve ricostruzione
- Domenica, dopo circa tre settimane di incontri e contrattazioni fra M5S e Lega, Conte si presenta dal PdR con la lista dei ministri.
- Mattarella, a sorpresa, pone il veto sul nome dell'economista Savona spiegando che la sua nomina avrebbe messo a rischio i “risparmi degli italiani”.
- M5S e Lega non accettano di sostituirlo (si era fatto il nome di Giorgetti della Lega) e Conte rinuncia così all'incarico.
- Il PdR ha già pronto il suo asso nella manica: Cottarelli, che in breve dovrebbe formare un governo del presidente (o come lo volete chiamare).
- Lunedì e martedì i mercati vengono colti dal panico (mentre alla prospettiva di governo M5S-Lega erano solo nervosi) e solamente oggi, mercoledì, iniziano a recuperare qualcosa.

L'interpretazione di questi fatti è estremamente variegata e fantasiosa: impossibile commentare tutte le combinazioni che ho letto o sentito in questi giorni. Mi limiterò quindi a scomporre la vicenda in argomenti che analizzerò separatamente.

Mattarella
- In un primo momento, almeno su FB ma anche da alcuni partiti politici, la sua azione era stata considerata quasi eroica: invece di piegarsi alle intimidazioni dei bulli Salvini e Di Maio aveva posto con coraggio, da estremo palladio della costituzione, il suo veto alla nomina di Savona.
Ora, un po' più a freddo, il giudizio sul suo operato è divenuto più chiaro.
- Tutti o quasi (evidentemente non i "mandanti", avvezzi a non ammettere i propri errori, vedi poi) ormai concordano che politicamente si sia trattato di un grosso errore: se lo scopo era quello di indebolire i “cattivi” populisti ha invece ottenuto l'effetto opposto, ovvero li ha rafforzati.
- Resta ancora qualche dubbio sulla giustificazione legale/morale della mossa del Matterella: senza considerare, nelle prime ore, il bau bau di chi, me compreso, diceva/scriveva la propria opinione senza essere esperto di giustizia e costituzione, recentemente stanno iniziando a esprimersi giuristi e costituzionalisti. Un esempio per tutti, che ho particolarmente apprezzato perché proviene proprio da sinistra, è: Una grave sconfitta della democrazia - Comunicato stampa sulla crisi istituzionale da GiuristiDemocratici.it
Queste opinioni ponderate ed espresse da “chi sa” sono ovviamente variabili ma nel complesso concordano che il PdR abbia usato strumentalmente il proprio potere e che, tuttavia, non vi siano gli estremi per l'impeachment.

Salvini
- Molti dicono che questa crisi era un suo piano diabolico: dopo tre settimane di lavoro far saltare tutto, impuntandosi sul nome di Savona, per andare alle elezioni.
- Se Salvini voleva le elezioni avrebbe potuto probabilmente ottenerle più facilmente tre settimane fa e, forse, le avremmo avute prima dell'estate.
- Ma allora perché si è impuntato su Savona? Non poteva accettare un altro nome, ad esempio Giorgetti, per formare il governo?
- I problemi erano due e fra questi non c'è il nome di Savona: 1. come avevo intuito da subito la richiesta di Mattarella era strumentale: una prova di forza per imporsi e fare poi da badante al futuro governo; 2. il problema non era il nome del ministro ma la politica di revisione dei trattati europei implicita nell'accordo M5S e Lega. Questo significa che qualsiasi economista che avesse cercato di realizzare il programma sottoscritto dai due partiti non sarebbe andato bene al presidente (perché avrebbe “impaurito” i mercati).
- Da questo punto di vista forse Salvini avrebbe comunque potuto accettare Giorgetti, ammesso che il PdR avesse veramente proposto questo nome come un'alternativa accettabile a Savona. Ho scritto “forse” perché non so se le competenze di economista di Giorgetti siano altrettanto adatte al ruolo di ministro dell'economia di quelle di Savona (*1) ma, ammesso che lo fossero, perché Salvini avrebbe dovuto fare questa concessione a Mattarella?
Perché Salvini avrebbe dovuto rafforzare il prestigio di un presidente che non gli è certamente amico e avere un ministro dell'economia forse meno capace di raggiungere gli obiettivi prefissati (potenzialmente quindi screditandosi con un governo inefficace o meno efficace)?
- Ma soprattutto adesso, costringendo Mattarella a uscire allo scoperto e a motivare il suo veto, sono chiare a tutti le ingerenze estere nella politica italiana: questo è un successo grandissimo, enorme, colossale: seppure con diverse declinazioni adesso è chiaro a tutti (beh, quasi!) che Europa non equivale automaticamente a bene per l'Italia. Un tema scomodo e difficile come quello del rapporto fra Italia ed EU può ora entrare dalla porta principale nel salone della discussione politica invece di essere relegato nella buia anticamera dell'eresia. Insomma adesso si può iniziare a discuterne mentre prima era un argomento tabù: era liquidato come pazzo o folle chi osava dire che l'EU non ci portasse SOLO benefici.
- Quindi dire che Salvini avrebbe dovuto accettare il diktat di Mattarella accettando un altro economista equivale ad affermare che Salvini avrebbe dovuto rinunciare al regalo politico del presidente e, anzi, farglielo lui! Perché avrebbe dovuto?
- Ah! ma lo spread e la borsa adesso vanno male! Vero: quindi intanto il problema non era Savona: ricordiamocelo.
- Vabbè ma se Salvini accettava un ministro gradito alla EU allora spread e borsa si sarebbero subito riprese. La battuta sarebbe “Sì, come con l'ipotesi di governo Cottarelli” ma in verità tale possibilità è plausibile: nell'ottica di un populismo reale però è molto meglio far aprire gli occhi agli italiani, anche a costo di turbolenze finanziarie, piuttosto che avviare un governo depotenziato come competenze e obiettivi. Nel medio/lungo periodo l'Italia ha solo da guadagnarci da questa maggiore consapevolezza (*3).
- In definitiva credo che Salvini fosse veramente pronto a fare il governo con Di Maio. Poi il Mattarella, probabilmente consigliato male da altre forze politiche (le dichiarazioni iniziali mi fanno pensare a PD e Forza Italia), ha tentato il suo agguato convinto di ottenere prestigio e influenza nei confronti del governo Conti oppure, nell'ipotesi più probabile, di mettere al potere un governo tecnico in perfetto stile Monti. Ma il giochino gli è riuscito male (come ho subito scritto è stato troppo chiaro ed esplicito nella sua dichiarazione di domenica sera) e il tentativo di rivoltare la frittata in aria, sostituendo un governo politico votato dagli italiani con uno di tecnici non eletti, si è concluso con del sudiciume di uova semicotte (anzi "cottarelle") spiaccicate sul pavimento...

Di Maio
- Bisogna sempre ricordare che Di Maio è un bluff: 1. i capi del M5S sono Grillo-Casaleggio (*2); 2. Di Maio non vuole tornare al voto perché, molto probabilmente, perderebbe definitivamente la propria poltrona.
- Ormai questa sua debolezza è chiara a tutti e, quindi, tutti la sfruttano a proprio vantaggio.
- In questa vicenda probabilmente è stato sorpreso dall'agguato di Mattarella e non ha reagito come forse ci si aspettava: ovvero cercando di convincere Salvini ad accettare un nuovo ministro.
- Io sono comunque sempre più intrigato dall'ipotesi che Di Maio, in caso di ritorno alle urne, abbia un accordo con Salvini per una candidatura nella Lega: questo potrebbe spiegare il suo comportamento, in tal caso, solo apparentemente ingenuo...

Cottarelli
- Monti bis. Davvero non c'è altro da dire: sarebbe una calamità per l'Italia, altro che lo spread!

Quindi?
- Difficile dire! I contatti segreti (o almeno non pubblici) fra le varie forze politiche devono essere frenetici: lo dimostrano le dichiarazioni contraddittorie o che durano lo spazio di poche ore...
- Comunque alla Lega converrebbero le elezioni il prima possibile: non so perché Salvini abbia detto no a luglio: può darsi che sia solo una finta o che abbia accordi con altre forze politiche (vedi poi l'ipotesi della mediazione).
- Al M5S-Grillo/Casaleggio le elezioni non farebbero paura, anzi, ma in quanto populismo apparente, non sono sicuro che voglia rischiare di vincerle. Sicuramente il M5S-Di Maio (e tutti i parlamentari al secondo mandato) non le vuole. Questa contraddizione crea debolezza politica.
- Per PD e Forza Italia le elezioni sarebbero una sciagura: anche se si presentassero insieme, con tutto l'usuale contorno di partitini, non credo che ne trarrebbero particolare vantaggio: penso anzi che si toglierebbero voti a vicenda a tutto vantaggio di Lega e M5S.
- Penso quindi che la maggioranza dei parlamentari, al di là delle posizioni ufficiali, non voglia le elezioni. Da questo punto di vista la proposta di Salvini di elezioni fissate a una data certa potrebbe essere una mediazione che a tutti potrebbe apparire preferibile rispetto a elezioni immediate.
- Quello che Salvini probabilmente sta cercando di impedire è un accordo fra la maggioranza dei parlamentari per un governicchio senza programma che finirebbe solo per far danni (e grossi) all'Italia.
- Cosa verrà fuori da questa confusione è difficile dirlo perché dovrei avere informazioni che non ho.
- Io continuo a temere che alla fine un governo abortino (o come lo volete chiamare) sia partorito e finisca per durare chissà quanto.

Berlusconi
- Ma come sta? È da dopo le elezioni che lo si vede pochissimo... Me lo domando perché la sua salute potrebbe essere un fattore importante visto che Forza Italia è costruita intorno alla sua persona...
- Anche la linea politica di Forza Italia sembra infatti essere particolarmente incerta e caratterizzata, spesso, da dichiarazioni contrastanti dei suoi esponenti...

Conclusione: la frittata (spiaccicata sul pavimento) di Mattarella è epica e, mi pare, che Salvini l'abbia sfruttata ottimamente: questo sempre che non porti, in questi giorni convulsi, a un governo abortino che duri anni invece che pochi mesi...

Nota (*1): credo che gli economisti siano come i dottori e gli avvocati: cioè ogni economista ha la propria specializzazione e, degli altri campi, ha solo una conoscenza generica, sicuramente superiore a quella della persona media, ma non sufficiente per dialogarne con esperti su un piano di parità.
Nota (*2): ormai non mi pare abbia più molta importanza scindere i due e capire chi comandi o chi abbia più potere. Se un giorno ci sarà qualche conflitto vedremo di scoprirlo...
Nota (*3): Su Twitter giravano battute che prendevano affettuosamente in giro il professor Bagnai affermando che Mattarella ha fatto capire in una sera a tutti gli italiani ciò che a lui non era riuscito in 7 anni!

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