Dopo mesi di intenso utilizzo credo di poter fare una recensione ben motivata del manuale che adopero per riconoscere i fiori: Che fiore è questo? di Spohn | Aichele | Golte-Bechtle | Spohn, Franco Muzio Editore, 2014.
Prima una curiosità: cercando la data di pubblicazione ho scoperto che questa versione italiana è basata sulla 58a edizione tedesca e che la prima è del 1935!
Viene da pensare che in Germania esista una tradizione botanica “popolare” molto più diffusa che da noi.
Pro:
- La modalità per trovare i fiori sul libro, basata sul colore e numero dei petali, è abbastanza efficiente.
- Ottima qualità della carta e pagine tutte a colori.
- Ben fatto l'indice che contiene i nomi italiani e quelli latini sia delle specie illustrate che di quelle appena accennate (perché simili).
Contro:
- Formato pagine piccolissimo: appena 13x19.4 cm.
- Una sola immagine per fiore e quattro immagini di fiori diversi compresse in una sola pagina rendono talvolta difficile riconoscere il fiore trovato (*1).
- Caratteri troppo piccoli e difficoltosi da leggere.
- Nelle descrizioni sono usati molti termini tecnici non spiegati.
- Più materiale informativo sarebbe stato gradito e utile.
- Manca glossario completo che spieghi i termini botanici usati. Esiste la sezione “Terminologia botanica illustrata” ma è grandemente incompleta.
- Le sezioni “Alberi e arbusti” e “Le erbe” sono inutili in quanto difficilmente utilizzabili: le 90 pagine così sprecate avrebbero potuto essere utilizzate per aggiungere altri 180 fiori all'elenco.
Non lasciatevi ingannare dalla lista dei “contro”: il libro è buono solo che non è perfetto.
Ho la netta sensazione che l'originale tedesco sia di formato decisamente più grande ma che l'edizione italiana, probabilmente per ridurre i costi, ne abbia compresso la dimensione (e forse anche il materiale?) creando così molti problemi. Alla fine il prezzo di 32€ è comunque altino anche se, come detto, le pagine mi sembrano di ottima qualità: col senno di poi avrei preferito spendere 50€ per un formato un po' più grande ma onestamente non so se a quel punto l'avrei comprato in prima battuta. Insomma l'editore ha probabilmente fatto la scelta commerciale giusta...
Conclusione: nel complesso è una buona guida all'identificazione dei fiori che, anche quando non presenta la specie esatta, permette spesso di identificarne almeno il genere. Come primo manuale può andare bene con la consapevolezza però dei suoi limiti.
Nota (*1): in un paio di casi (“Peverina dei prati” e “Falsa ortica purpurea”) i fiori erano presenti sul manuale ma non sono riuscito a riconoscerli!
Se tutto è antisemitismo
4 ore fa
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