Ieri ero amareggiato perché non avevo trovato alcuna indignazione per l'operato del presidente Mattarella fra coloro che avversavano il possibile governo M5S-Lega: più che altro un gongolare scomposto e un ripetere che il comportamento del PdR era stato legittimo. Legittimo che non significa giusto: che era ciò che a me stava invece più a cuore.
Mi riferisco al corto Nemmeno un piddino pubblicato ieri.
Ieri sera (tardi) però ho trovato su FB la presa di posizione di Rifondazione comunista (!!) che rimanda a una presa di posizione dei “Giuristi democratici”: Una grave sconfitta della democrazia - Comunicato stampa sulla crisi istituzionale (*1)
Davvero mi ha rincuorato che anche “dall'altra parte” non ci siano solo persone accecate dall'ideologia politica ma anche individui che, pur mantenendo una legittima distanza dalle posizioni politiche avverse, riconoscono delle ingerenze quando ne vedono una, anche se queste vanno “a loro vantaggio” (*2)...
Nota (*1): Me lo copio e incollo sul mio calcolatore nel caso venisse rimosso in futuro!
Nota (*2): Fra virgolette perché non credo che il pasticcio nel quale ci ha cacciato Mattarella sia utile a qualcuno...
Ah! Ecco... - 30/5/2018
Il vero scopo della dichiarazione del PD di volere le elezioni a luglio (che ieri mi aveva così insospettito: v. il corto Al contrario) si sta chiarendo.
Adesso riprende infatti nuovamente piede l'ipotesi (almeno a sentir Di Maio) di un governo M5S-Lega!
Io credo che la dichiarazione del PD sulle elezioni a luglio servisse proprio a questo: evitare le elezione a settembre! Per il PD infatti far partire un governo M5S-Lega è infatti di gran lunga il male minore...
Io, in effetti per lo stesso motivo, ritengo che sarebbe (per l'Italia) meglio tornare subito alle urne proprio per ridimensionare ulteriormente PD e Forza Italia e avere così un governo più solido e un parlamento più pulito.
In attesa... - 30/5/2018
Improvvisamente non ho niente da dire: cioè l'avrei ma sono piccolezze che la mia pigrizia non rende abbastanza allettanti...
In pratica adesso c'è da attendere la risposta di Salvini all'ultima (paradossale) proposta di Di Maio per ripartire con un nuovo governo. Non è una decisione facile perché qualsiasi scelta sarà facilmente strumentalizzata.
Politicamente mi pare un'iniziativa ridicola ma comprensibile da parte di chi rischia di perdere definitivamente la poltrona: immagino che ieri qualcuno abbia telefonato a Grillo-Casalaggio che, a sua volta, abbia telefonato a Di Maio, ricordandogli o facendoli presente, che comunque non verrà ricandidato dal M5S.
Questo mi ricorda una mia teoria che avevo da giorni in mente ma che nella frenesia del momento non avevo mai trovato modo di esprimere.
E se, una volta sciolte le camere (nel senso di data delle elezioni certa) Di Maio, non ricandidato dal M5S, passasse alla Lega? Questa possibilità, secondo me non peregrina, avrebbe molte implicazioni che però non sto a esplicitare ma che lascio ai miei lettori...
Piano maldestro - 30/5/2018
Che l'operazione di Mattarella volta al bloccare sul nascere il governo M5S-Lega e presentare al suo posto, come salvatore della patria, il governicchio Cottarelli, fosse un piano orchestrato (male) a tavolino sta divenendo sempre più evidente.
Nel mio piccolo ero iscritto su FB a un gruppo di ex attivisti del M5S in cui, in genere per mesi, non appare nemmeno un commento. Poi domenica sera si sono scatenati con decine e decine di pezzi a sostegno di Mattarella e contro la “spazzatura” del M5S. Prima ho bloccato alcuni autori poi, vedendo che ce ne erano sempre di più, sono direttamente uscito da tale gruppo.
Oggi, ripensandoci, capisco che probabilmente era un piano coordinato con l'obiettivo di influenzare la percezione della vicenda fra gli ex-M5S e non.
Come mai il piano sia fallito così miseramente? Ipotizzo problemi di lingua...
E Salvini? - 30/5/2018
Cosa dovrebbe fare? Dovrebbe accettare di tornare a sedersi al tavolo per formare un governo come proposto da Di Maio?
Ancora non sono sicuro: come al solito non ho tutti gli elementi per valutare correttamente i pro e i contro.
Di certo però non dovrebbe farlo “gratis”. Una possibilità potrebbe essere quella di dichiarare che, "per non perdere tempo", riprenderà in considerazione l'ipotesi di formare un governo SE il Mattarella annuncerà pubblicamente di NON mettere veti POLITICI (motivati o no dai mercati) sui candidati ministri scelti.
Chi sbaglia paga: anche in politica.
mercoledì 30 maggio 2018
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