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sabato 3 giugno 2023

Finalmente!

Beh… non so come dirlo, perché in realtà anch’io stento a rendermene conto, ma la nuova versione dell’Epitome è pronta!

Di solito non ho problemi a scegliere il nome della nuova versione: trovo facilmente qualche coincidenza che mi piace o che mi diverte ma invece oggi non mi veniva in mente niente: ho perfino mandato (inutilmente) qualche messaggio per chiedere suggerimenti…

Poi mi sono ricordato che oggi è il 2 giugno, la festa della Repubblica e così, per un po’, ho pensato di chiamarla “Repubblica”. Il problema è che mi faceva venire in mente Mattarella & C.
Così, passando per “Italiana”, “Italia” e “Itala”, sono arrivato alla versione 1.10.0 detta “Italica” con in mente la “Legio II Italica”. Alla fine mi pare di essere arrivato a un buon nome!

Rispetto alla “Sofia” questa volta mi sono concentrato sulle aggiunte: ci sono due nuovi sottocapitoli e un intero nuovo capitolo.
Il primo sottocapitolo è una nuova legge del potere, la legge della reazione ([E] 5.10), il cui spunto è nato dalla lettura di Popper (!!): al riguardo rimando a Alcune leggi della politica del potere.
L’altro nuovo sottocapitolo è sui pericoli connessi alle IA. Due sezioni sulle IA erano già presenti in [E] 21.3 ma l’arrivo di chatGPT ha reso la problematica molto attuale e così ho preferito approfondire il tutto con un sottocapitolo specifico.

Il nuovo capitolo è già per me piuttosto controverso dato l’argomento: ho infatti voluto ipotizzare la possibilità dell’esistenza di un’oligarchia globale capace di influenzare i governi occidentali.
Il punto di partenza ([E] 23.1) è una constatazione: i complotti sono sempre esistiti perché quindi dare del complottista a chi crede che anche oggi ve ne siano? Non dovrebbe invece essere chiamato ingenuo chi pensa diversamente?
Il capitolo [E] 23.2 ripercorre invece l’evoluzione del mio pensiero al riguardo: più o meno 5 anni fa ritenevo che l’esistenza di un’oligarchia globale fosse fortemente improbabile (5%?) ma prima il fenomeno Greta Thunberg, poi la gestione della pandemia e adesso la guerra in Ucraina mi hanno portato a rivalutare tutto.
In [E] 23.3 sono più specifico e presento quello che considero “indizi circostanziali”: non prove ma un insieme di fatti che si spiegherebbero bene con l’esistenza di un’oligarchia globale e molto male altrimenti.
In [E] 23.4 invece presento un indizio più specifico: come spiego nell’introduzione dell’Epitome «Misteri e anomalie, soprattutto in campo politico e sociale, non indicano fenomeni inintelligibili ma semplicemente che ci mancano gli strumenti per comprenderli. In quest’opera cercherò di fornire proprio quei mezzi teorici utili a capire meccaniche fino ad adesso non sempre facilmente spiegabili.»
Ebbene c’è un comportamento, che non voglio svelare per mantenere la curiosità, nei governi occidentali che viola la basilare legge della conservazione ([E] 5.1). Una tale “stranezza” deve avere una spiegazione e l’ipotesi dell’oligarchia globale sembra risolverla.
In [E] 23.5 faccio una specie di identikit di quali dovrebbero essere gli obiettivi, la volontà e le capacità di questa oligarchia globale. In [E] 23.6 invece ne traccio il contorno sfruttando la teoria delle microsocietà e quanto dedotto nel sottocapitolo precedente.
Nelle sottocapitolo finale cerco di trarre le conclusioni: mancano le prove dell’esistenza di questa oligarchia globale (che del resto avrebbe tutto l’interesse a rimanere nascosta) ma esistono numerosi indizi. Alla fine mi sento un po’ come Sherlock Holmes: dopo aver scartato tutte le ipotesi più probabili, l’unica rimasta, per quanto improbabile, diviene l’unica possibile.

Poi ci sono state delle modifiche significative al sottocapitolo 7.7 (v. Chiarificazione etica) e ho aggiunto un nuovo esempio all’appendice C.2…

Chiaramente vi sono poi circa 5 pagine di quadernone di appunti per modifiche e aggiunte varie sparse per tutta l’opera.

Alla fine passiamo dalle 461 pagine della versione “Sofia” alle 488 dell’“Italica” mentre le note passano da 1876 a 1995: non ne sono sicuro al 100% ma, almeno negli ultimi anni, questo è uno degli incrementi maggiori.

Adesso vedrò di pensare ad altro per qualche giorno e poi, credo più prima che dopo, inizierò a lavorare al “famigerato” progetto X il cui scopo dovrebbe essere quello di riuscire a diffondere un po’ questo mio scritto…
Il primo passo sarà raccogliere idee da amici e parenti: in realtà io avrei già delle idee ma prima di buttarmi in questa nuova impresa penso possa essere utile ampliare il raggio delle possibilità. Chissà, magari potrei integrare qualche idea nel mio piano…

Probabilmente prima di attivare il progetto X dovrò fare una revisione di questa versione: però già l’idea di rileggere tutto per l’ennesima volta mi è decisamente indigesta… beh, vedremo!

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