Nella conclusione di Varie di fine agosto accennavo al fatto che nel momento di maggiore tensione, durante l'attesa dell'esito dell'operazione di mio padre, per rilassarmi/distrarmi mi ero dedicato a uno dei giochini più razionali presenti sulla “Settimana Enigmistica”, ovvero al “Calcolo Enigmatico”.
Magari un comportamento di questo genere è comune eppure, anche a distanza di giorni, continuo a trovarlo buffo e inaspettato. Qui di seguito voglio pubblicare la soluzione al giochino per evidenziare l'economicità dei miei appunti (visto che non avevo carta su cui scrivere e cercavo quindi di fare i miei ragionamenti/calcoli a “mente”) che comprova la mia estrema razionalità in quel frangente.
Ricordo che ero partito dalla differenza (l'unica equazione che non ho sfumato) stabilendo che il “triangolo nero” doveva essere il doppio del “quadrato grigio”: questo mi aveva portato a elencare (vedi lista cerchiata in blu) le coppie 2 e 1, 4 e 2, 6 e 3, 8 e 4, 0 e 5. Ricordo bene che tre di queste coppie le esclusi facilmente una dopo l'altra partendo da destra con vari ragionamenti (ad esempio eliminai la coppia 0/5 perché, altrimenti, un numero avrebbe avuto come prima cifra 0).
Rimasto con due coppie passai a un'altra equazione e due nuovi simboli (“elica” e “diagonale”): in questo caso per ognuna delle due coppie iniziali avevo due possibilità mutualmente esclusive per un totale di 4 combinazioni per quattro simboli.
Tornando alla differenza da cui ero partito (ma forse eliminai prima qualche combinazione con altri ragionamenti, non ricordo più) mi bloccai: ero arrivato alla conclusione che “cerchio” doveva essere minore di “diagonale” (che avevo ormai stabilito essere 3) ma consideravo solo le possibilità 1 e 2 (che mi portavano a una contraddizione) dimenticandomi dello 0!
Per questo avevo provato anche a scrivere le varie possibilità per vedere se facevo errori (calcoli cerchiati in verde) finendo poi per ricontrollare i miei ragionamenti precedenti. Solo dopo una decina di minuti mi resi conto che anche 0 è minore di 3! A quel punto tutto era facile: i calcoli cerchiati in rosso sono infatti le mie “riprove”, scritte essenzialmente per soddisfazione personale.
Conclusione: onestamente non ricordo quanto tempo impiegai per risolvere il giochino (immagino sui 20/30 minuti ma alzandomi spesso per andare in sala d'aspetto per verificare che non ci fossero novità) ma, considerando che era la prima volta che mi cimentavo nel tentativo, mi pare un ottimo risultato!
Eppure questo aspetto di me mi ha sorpreso e stupito: è proprio vero che non si smette mai di conoscersi...
mercoledì 6 settembre 2017
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