Era una notta buia e tempestosa. L'unico suono, non soffocato dagli scrosci della pioggia, era l'irata voce del vento fra gli alberi.
Con la luna e le stelle coperte dalle nuvole, la casa era nell'oscurità più completa.
Improvvisamente mi sveglio: la sveglia digitale indica le 2:00AM. Dal pianoforte scaturisce una familiare (*) melodia...
Melodia familiare?
Non esattamente...
Come se qualche entità incorporea/ectoplasmatica/astrale pigiasse a casaccio i tasti del piano?
Non esattamente ma ci siamo quasi...
Come su una coppia di topini facesse ginnastica scorrazzando su e giù dentro il piano?
Esattamente!
La scorsa estate il nostro fido (e anzianotto) gatto morì. Quando il suo odore felino è svanito, prevedibilmente, i topini campagnoli hanno preso coraggio e si sono infiltrati in casa.
Non sappiamo da quanto tempo abbiamo questi ospiti indesiderati. Non credo da molto: era un paio di settimane che mi sembrava di sentire dei rumori sospetti ma, a causa del mio problema all'udito (**), non ero sicuro se provenissero dall'esterno o da dentro casa.
Risultato: le inutili trappolette sono state piazzate e si è deciso di prendere un nuovo gatto...
Nota (*): Vedi conclusioni di Lezione di Itagliano per mio uso di familiare/famigliare. In particolare sottolineo che sono consapevole che, la sintassi più usata, sarebbe "famigliare".
Nota (**): Magari in un altro post!
domenica 15 agosto 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento