Zhok colpisce ancora con un articolo estremamente fattuale che inizia con un bell’elenco puntato come piace a me: Più strategia meno strawmen da FB.
Non mi azzardo nemmeno a cercare di riassumerlo: mi limito a sottolineare come le indicazioni prettamente scientifiche che fornisce sono esattamente in linea con ciò che so io: evidentemente anche lui si affida alle mie stesse fonti o a parecchie di esse.
Cita un paio di informazioni di cui ormai non sono più sicuro se ne ho già scritto o no: l’efficacia del vaccino (Pfizer ma probabilmente anche gli altri non saranno troppo diversi) è di circa 6 mesi; secondo alcune ricerche (da CDC statunitense) i vaccinati diffondono il virus esattamente come i non vaccinati (stesso carico virale cioè: a parità di starnuti emettono la stessa quantità di virus).
Parla di terza dose a settembre a partire da chi aveva fatto i vaccini a inizio anno: ecco questo sarà interessante. Fra le mille cose che avevo sentito c’era anche dello scetticismo e preoccupazione per la terza dose di Pfizer (mi sembra!) perché, soprattutto nei giovani, già alla seconda dose la reazione è molto più violenta che alla prima. Magari si decideranno a vaccinare solo gli anziani o i più a rischio?
Aggiungo inoltre un altro dubbio, stavolta su AstraZeneca: si ipotizzava che uno dei motivi per la minore efficacia rispetto ad altri vaccini è che usando, per entrambe le dosi, lo stesso adenovirus il sistema immunitario lo riconoscesse; per questo il vaccino russo Sputnik, per le due dosi usa due varianti di adenovirus diverse. Quello che non mi torna è che l’adenovirus non si replica ma fa produrre alle cellule gli antigeni e, quindi, non dovrebbe essere riconosciuto dal sistema immunitario: ma qui probabilmente non ne so abbastanza per arrivare a conclusioni attendibili; resta il fatto che i russi non sono scemi e che se hanno usato due varianti diverse di adenovirus per le due dosi evidentemente un motivo ci sarà…
Insomma la "terza dose" presenta delle problematiche non così banali come sembrerebbe: per non parlare che la sperimentazione era stata su due dosi e, quindi, somministrarne una terza sarebbe un ennesimo salto nel buio...
Altri punti interessanti sono:
- la pandemia usata come distrazione da altre problematiche: verissimo, per me è ovvio ma ha fatto bene a sottolinearlo.
- il protocollo sanitario non aggiornato (consigli tachipirina e “vigile” attesa): dopo 2 anni ancora qui? E i progressi fatti nella comprensione del virus dove sono? Questo è veramente incomprensibile per me: sarei curioso di sapere qual è la situazione altrove...
Dai vari punti elencati arriva poi a delle conclusioni: la strategia della vaccinazione a tappeto della popolazione italiana associata al verdepasso non risolverebbe i problemi (concordo) ergo la logica del governo deve essere un’altra (concordo).
Qualche giorno fa ho scritto il pezzo Immunità di gregge all’italiana dove ipotizzo che lo scopo del verdepasso sia quello di raggiungere l’immunità di gregge e di dare la colpa delle inevitabili morti ai non vaccinati. Zhok arriva a conclusioni molto simili: non parla direttamente di immunità di gregge (anche se poi nei fatti l’auspica) ma concorda che i non vaccinati saranno usati come capro espiatorio. Il progetto è destinato a fallire (dati i continui arrivi di nuove varianti dall’estero) e il governo prepara il campo per scaricare la colpa su altri. Del resto è almeno dall’autunno del 2020 che il governo scarica colpe a destra e a manca senza assumersi gli errori della proprio incapacità.
In pratica anche per Zhok il governo “ci fa” e usa l’emergenza per arrogarsi poteri da stato di guerra e perseguire più agevolmente nei propri scopi. Totalmente d’accordo: lo scrissi a metà marzo in Film già visto: la gestione della pandemia persegue due obiettivi: uno economico a favore delle case farmaceutiche e un altro politico cioè lo sfruttamento della pandemia per comprimere le libertà individuali.
Voglio concludere con una citazione sempre di Zhok: «Quando campi una vita a colpi di richiami all'unità antifascista, e quando finalmente incocci in uno con manganello e fez, scopri che era uno specchio.»
Quanto è vero! Quante persone conosco di questo tipo: convinte di essere dalla parte della ragione vorrebbero manganellare e dare l’olio di ricino a tutti coloro che osano non pensarla esattamente come loro. Soprattutto su FB se ne trovano molti esemplari.
alla prima stazione
1 ora fa
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