Parto un po' da lontano.
FB è un nuovo strumento senza però nessun libretto d'istruzioni allegato: ognuno di noi lo usa, giustamente credo, come preferisce.
Il risultato è che molte mie amiche lo adoperano per condividere le foto dei figli e, soprattutto, per complimentarsi a vicenda dei propri marmocchi.
Ed è qui che ho il problema: a me i bambini, specie se piccolissimi, sembrano tutti uguali, piuttosto fastidiosi e per nulla interessanti.
Davanti all'immagine di un bambolotto rugoso e paonazzo che piange, magari pure moccicoso, proprio non mi viene da scrivere “Bellissimo!”, “Che amore!” o altre espressioni di questo genere...
Anzi, quando in aeroporto al check-in mi chiedono se voglio sedere vicino o lontano dal finestrino, io rispondo che voglio solo stare lontano dai bambini!
Probabilmente, per fare bella figura, dovrei turarmi il naso e fare un “copia e incolla” da un commento dedicato a un altro bambino: solo che queste bugie, per quanto piccole, proprio non mi riescono. Non ci ho fatto sopra profonde meditazioni filosofiche però la bugia è una forma d'ipocrisia e, come sanno i miei lettori, io non vado troppo d'accordo con essa...
Fortunatamente ho notato che non sono il solo ad avere queste difficoltà: stimo che meno del 10% dei commenti/complimenti a neonati o bambini poco più grandi siano di uomini. La maggioranza di tali commenti sono fra mamme entusiaste.
In conclusione meno male che c'è il tasto “like” a togliermi d'impiccio: io mi limito a premerlo e le mamme sono libere di immaginarsi che anch'io, come loro, veda il moccicoso pargolo di turno come un bellissimo angioletto!
lunedì 30 aprile 2012
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