Ieri, dopo un breve soggiorno da dei parenti, sono tornato a casa e ho approfittato dell'occasione per passare a trovare un amico.
Non ricordo bene come siamo arrivati a parlare del mio blog ma, mentre lo stavo stuzzicando per cercare di capire cosa ne pensasse di Colline, mi ha distratto con un'interessante dichiarazione. Secondo lui sarebbe positivo eliminare completamente il contante, rendendone perfino illegale il suo possesso, per combattere l'evasione fiscale.
Io gli ho risposto che, istintivamente, è un'idea che non mi piace per niente ma che non avevo delle argomentazioni pronte per controbatterla: gli ho detto che ci avrei pensato in macchina sulla via del ritorno e gli avrei poi fatto sapere (sul blog ovviamente!).
Ci ho pensato e probabilmente sarei già in grado di scrivere un post sensato per spiegare le mie numerose perplessità al riguardo ma, almeno oggi, non ne ho voglia!
Piuttosto preferisco presentare una riflessione che ho fatto, sempre ieri sera, ma che mi pare piuttosto interessante e degna di essere condivisa.
Riflettevo che il progresso tecnologico e specialmente l'informatizzazione aprono, o le apriranno a breve, numerose possibilità di elaborare, confrontare e ordinare i dati più disparati.
Che in generale questo sia un bene è certo. È però anche vero che c'è il rischio che, incrociando dati su dati, si vada a ledere la privacy dei cittadini e, indirettamente, la loro libertà.
Il nocciolo della mia riflessione è il seguente: non tutto ciò che è facile a farsi è anche legittimo.
In generale la mia affermazione può suonare come una banalità (perché in effetti è così!) ma, se la si pensa nel contesto della privacy e del controllo informatico, assume un significato più profondo.
Anche se, ad esempio, sarebbe facile monitorare e archiviare tutte le operazioni fatte da un utente su internet questo non significa che ciò sarebbe un bene o, tanto meno, giusto.
Invece a tanti controlli di questo tipo non facciamo nemmeno attenzione: in parte perché ci sono invisibili ma dall'altra, proprio perché sono estremamente facili da effettuare, si dà per scontato che sia legittimo farli (o subirli).
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Sono della stessa opinione, c'è il sentore comune che quel che è facilmente ottenibile tramite l'elettronica, sia in qualche modo lecito o quantomento non così malevolo: alla fine i dati sono tutti lì, nessuno obbliga a metterceli, quindi perchè non leggerli?
RispondiEliminaIn realtà poi alcuni (molti?) si trincerano dietro una falsa cattiva interpretazione della situazione, mentre sanno molto bene che quei dati non potrebbero utilizzarli, ma l'occasione è così ghiotta che alla fine li sfruttano comunque.
Mi fa piacere che tu sia d'accordo...
RispondiEliminaOltretutto temevo di essermi espresso in maniera troppo contorta ma tu hai centrato in pieno la mia preoccupazione...