«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 8 febbraio 2024

Riguardo Avdeyevka

Si dice che, oltre a un’antipatia personale, un motivo di contrasto fra il presidente Zelensky e il capo delle forze armate ucraine Zaluzhny siano state le decisioni militari su cosa fare riguardo la cittadina di Avdeyevka.

Zelensky, come già accaduto con Bachmut, ne ha ordinato la difesa a oltranza mentre Zaluzhny avrebbe voluto salvare le proprie truppe (dato che si tratta di battaglie ormai perse) per usarle poi con più efficacia altrove.

“Ufficialmente” Zelensky ne vuole la difesa all’ultimo uomo per evitare la cattiva pubblicità della loro perdita: ma questo non mi convince perché è ovvio che anche Zelensky conosca la situazione e sappia della futilità di rimandare soltanto una sconfitta inevitabile al costo di numerose vite. Quindi perché lo vuole?
Io credo che Zelensky cerchi di soddisfare al suo meglio la volontà dell’alleato padrone americano: vari alti diplomatici statunitensi hanno ormai ammesso che lo scopo della guerra è quello di danneggiare il più possibile la Russia, ovvero far sì che muoia il maggior numero di soldati russi.
Agli USA, e quindi anche a Zelensky, non importa quanti ucraini muoiano: l’importante è uccidere più russi possibile e questo lo si ottiene con la difesa ad oltranza di queste cittadine anche se strategicamente non ha senso (dato che comunque la guerra è già persa).

Incidentalmente aggiungo che sembra che Zelensky stia ormai aspettando la caduta di Avdeyevka per licenziare Zaluzhny (addossando a lui la colpa!) molto ben voluto dalla popolazione. Vedremo: ormai dovrebbe essere questione di giorni…

Cartellini colorati - 12/2/2024
In [E] 7.2 presento la mia teoria sulla diseguaglianza e propongo anche un esempio basato sull’uso di particolari cartellini (diseguaglianza “locale” e “artificiale”), dal colore facilmente identificabile, che contraddistinguono immediatamente i diversi ruoli dei lavoratori che li portano.

Per caso mi sono imbattuto in un caso reale della Blizzard di qualche anno fa:
Blizzard badges

Un bell’esempio reale della mia teoria!

Agricoltori - 16/2/2024
Mesi fa notai qualcosa che mi insospettì ma non ne feci menzione perché era solo un’intuizione basata su molto poco.
1. La tendenza negli USA delle multinazionali a comprare terreno agricolo.
2. In Olanda gli agricoltori semi espropriati.

Volendo a questo si potrebbe aggiungere un terzo punto: i terreni ucraini, fra i più fertili al mondo, anche questi acquistati da multinazionali statunitensi.

La mia intuizione è che le multinazionali si vogliano prendere il controllo della produzione del cibo che, come sappiamo, è abbastanza necessario alla sopravvivenza del genere umano.

Da questo punto di vista ciò che adesso sta avvenendo nella UE (che ci ha donato 1000 anni di pace, ricordiamolo sempre!) è inquietante. Il progetto mi appare infatti evidente: con scuse più o meno speciose si vogliono costringere gli agricoltori al fallimento: a quel punto le multinazionali potranno comperare i terreni europei a basso costo. Sicuramente fra qualche anno il prezzo del cibo schizzerà in alto e allora le multinazionali potranno ricavare forti guadagni da quanto investito in terreno. Magari, a causa dell’emergenza (a mio parere pianificata e tavolino), gli verrà permesso di abbassare il livello di qualità della produzione con tutto ciò che aumenta la quantità a scapito di qualità e garanzie sanitarie.

Vedremo: a me importa il giusto ma mi stupisco dell’indifferenza di chi ha figli…

Il bullone è tratto - 16/2/24
Di questo, qui o sull’Epitome (non ricordo!), ho già scritto ma credo che sia bene ripeterlo perché è un concetto chiave e lo diverrà sempre di più.

A partire dalla gestione della pandemia le forze che da dietro le quinte influenzano la politica occidentale si sono lanciate con anima e corpo nel loro progetto e ora non possono tornare indietro e far finta di niente: non possono ammettere che la pandemia è stata gestita malamente e che la guerra in Ucraina è un disastro. Non lo possono ammettere perché parecchi alti papaveri rischierebbero il carcere e il loro progetto subirebbe un forte arresto, forse per decenni.
E allora stanno giocando il tutto per tutto: invece di ritirarsi dopo aver semi fallito un paio di scommesse raddoppiano la posta. Ecco quindi il piano per, in pratica, privare gli agricoltori della loro terra.

Sfruttano che la società non è più coesa e fanno attacchi mirati a singoli gruppi sociali che da soli difficilmente avranno la forza di difendersi.

Che progetto? - 16/2/2024
A cosa mirano queste oligarchie economiche globali?
Ne scrivo in [E] 23.5 ma voglio accennarne per dare un minimo di compiutezza ai precedenti corti.
Oramai le grandi multinazionali controllano gran parte della ricchezza globale: il loro scopo non è quindi semplicemente quello di fare più soldi, quello a cui adesso veramente mirano è il potere politico. Ancora forse non hanno la forza per eliminare completamente la democrazia ma è abbastanza evidente che questa stia venendo progressivamente svuotata di significato: meno libertà, meno diritti, censura, controllo asfissiante di azione e pensiero, vera opposizione inesistente, media votati alla propaganda totale, spostamento di potere effettivo da governi eletti ad assemblee opache, in genere finanziate e quindi controllate proprio dalle stesse oligarchie.

Questa è la direzione verso cui stiamo andando...

30 commenti:

  1. Epperò per me è insopportabile questa abitudine di guardare gli Ucraini come da piccolo guardavo le formiche e ficcavo il bastoncino nel buco per godermi lo spettacolo delle poverine che sciamavano fuori. Senza pensare come sarebbero gli Italiani se l'Italia fosse invasa da un avversario nazista che ha tre o quattro volte la popolazione e infinite risorse naturali. Quando dico "nazista" non lo dico per dire, intendo proprio un analogo della Germania degli anni Trenta, stessa dottrina e stessi scopi. Al netto delle risorse naturali che la Germania non aveva.

    Un certo cinismo di maniera si spiega solo con l'assenza di morale.
    All'anti-morale di origine massonica-globalista aggiungiamo pure il carattere nazionale o meglio il carattere di quei due terzi di Italia che non hanno mai conosciuto la auto determinazione ma solo lo stato di servaggio. Franza o Spagna basta che se magna. Tal quale l'Orsini che la RAI chiama per dire urbi et orbi che è meglio uno schiavo vivo che un libero morto.

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    1. Mi dispiace se ti ho dato l’impressione di essere insensibile verso le sofferenze del popolo ucraino perché in realtà ne sono consapevole e ne ammiro il coraggio.
      Tempo fa (mi sa nell’estate 2022) scrissi un pezzo al riguardo: avevo da poco scoperto i canali Telegram con le immagini senza censura dal fronte e mi fecero una profonda impressione. Tuttora ogni tanto, pur non essendo religioso ma non potendo fare altro, talvolta mi fermo per una rapida preghiera per questo o quel ragazzo, ucraino o russo che sia…

      Il fatto è che la mia personalità è fortemente razionale (INTP nella classificazione Myers-Briggs) e quando analizzo qualcosa automaticamente cerco e voglio eliminare qualsiasi pregiudizio emotivo.
      Io non sono, né voglio essere, senza sentimenti ma voglio invece che lo siano le mie valutazioni affinché possano essere oggettive.

      Poi sulla valutazione della guerra in Ucraina mi sembra di capire che la pensiamo in maniera opposta soprattutto riguardo gli obiettivi e le sue cause. Se le interessa il mio parere posso fornirle qualche collegamento a dei vecchi pezzi dove spiego come sono giunto alla mia attuale posizione.

      > Un certo cinismo di maniera si spiega solo con l'assenza di morale.
      Non so se il mio sia “cinismo di maniera”. In realtà non so neppure se sia cinismo: come detto cerco solo di essere obiettivo.
      Però sicuramente ho una morale (e molto forte) che talvolta mi ha creato più di qualche impiccio. Ecco, semmai la mia è una morale molto autonoma che non coincide esattamente con quella del tempo…

      PS: non guardo la televisione e, soprattutto, mi tengo ben lontano sia dal wrestling che dalle tribune politiche che mi sembra ne siano l’equivalente intellettuale… ;-)

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    2. Putin è un comunista, non un nazista.
      Che poi, le due ideologie, a quel tempo, condivisero molti metodi, questo è chiaro.

      Definire nazista l'agire russo l'ho letto da molte parti.
      E' un sillogismo sbagliato.
      La bottiglia è verde, l'albero è verde, quindi la bottiglia è un albero.
      No, il fatto che i regimi avessero caratteristiche comuni in quanto totalitari dimostra solo che... erano regimi totalitari, non che fossero la stessa cosa.
      Se tutto è nazi o se tutto è fascio, allora più nulla è nazi o fascio.

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    3. Secondo me Putin non è né nazista né comunista!

      Uno degli obiettivi russi della guerra, ripetuto dal primo giorno fino all'intervista con Carlson, è proprio la "denazificazione" dell'Ucraina.

      Ecco, forse può sembrare comunista, nel senso che non si è voluto piegare agli interessi delle oligarchie economiche occidentali basate su una specie di "turbo" liberismo che vede anteporre il profitto a tutto, anche diritti e libertà. E ovviamente la loro ideologia sta venendo fatta propria dagli stessi governi occidentali.

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  2. Non ci capiamo.

    Io sono stato nell'Esercito per il periodo di leva, in un reparto di artiglieria pesante campale di una Brigata Alpina per essere precisi. Il nostro compito era muovere gli obici sulle montagne qualche chilometro dietro i passi alpini che i reparti di fanteria avrebbero dovuto difendere dal dilagare delle divisioni corazzate del Patto di Varsavia. La dottrina NATO era speculare a quella avversaria, si dava per scontato che il Patto di Varsavia avrebbe cercato di avanzare e guadagnare quanto più territorio possibile prima che gli Americani avessero modo di fare affluire rinforzi via nave. Quindi la NATO non aveva nessuna strategia offensiva se non colpire in profondità la logistica del nemico per rallentarne l'avanzata. Si pensava anche che nel caso non fossimo riusciti a tenere i passi alpini, avremmo dovuto usare gli obici, che erano fatti apposta, per sparare proiettili nucleari sulla nostra stessa fanteria. C'erano magazzini dove si conservavano quei proiettili per la bisogna.

    Incidentalmente ho visto gli Ucraini sparare con gli stessi obici, proprio i nostri.

    Dopo il collasso dell'URSS la NATO è stata sostanzialmente smantellata e sostituita da una organizzazione internazionale più ambigua la cui missione era la proiezione di forza, come si dice, cioè la antica politica delle cannoniere per cui si impone la "pace" quando non la "democrazia" ai trogloditi che abitano in posti che per qualche ragione conviene sottomettere.
    Dato sono solo tre gli eserciti NATO che hanno capacità di proiezione, cioè quello USA, quello britannico e quello francese, è ovvio che politicamente la nuova "missione" vedeva gli USA decisori, i britannici magari informati e consultati, i francesi incerti e tutti gli altri passivi, nel ruolo degli ausiliari nelle legioni romane. In preparazione a questa fase in Italia si è sospesa (non abolita) la Leva e si è introdotto l'Esercito professionale che si presta ovviamente meglio alle "operazioni di pace".

    Putin per ragioni di psicosi sue e per la necessità di tenere insieme la Federazione ha deciso di rimettere in scena la Cortina di Ferro e quindi di assumere il ruolo del Patto di Varsavia, però ironicamente di quello schieramento gli rimane solo il fantoccio della Bielorussia e si trova tutti i Paesi dell'Est Europa contro. Questo ricrea la NATO che era andata in disarmo, ovviamente una NATO potenziata soprattutto da un punto di vista logistico perché adesso la Russia, a prescindere dallo squilibrio molto maggiore delle forze ipoteticamente in campo, ha una frontiera immediata, senza la "buffer zone" sacrificabile su cui sfogare le ondate umane.

    La tua posizione più o meno la conosco ma ripeto, oltre ad essere praticamente assurda, perché noi siamo quello che siamo, è anche immorale per le premesse e le conseguenze e cioè che è giusto quello che ci fa godere ed è sbagliato quello che ci causa disagio.

    Gli Ucraini sono invasi perché volevano essere come noi, entrare nella UE, nella NATO e tutta la baracca. Affermare che questo è sbagliato significa affermare che noi siamo sbagliati. Che tutto sia perfettibile non ci piove ma gli scenari che mi propongono quelli che si vergognano di se stessi sono apocalittici e masochistici, apocalittici per l'Umanità e masochistici per le conseguenze nel mio/nostro intorno.

    L'Italia è il Paese che quando ero ragazzino vedeva la Sinistra extraparlamentare impegnata a concludere la Resistenza come se fosse la Rivoluzione Bolscevica del primo Novecento. Il primo tentativo andato a vuoto per colpa dei terribili Fascisti e il secondo per via di Yalta e dei terribili Americani nuovi fascisti (con la f minuscola).
    La Sinistra è diventata "americana" nel senso dei "libera" e allora sono arrivati i personaggi come Grillo i Dibba a mettere in scena la rivoluzione (con la r minuscola) via Internet. Una rivoluzione che non rivoluziona, quella che può immaginare un turista che poi scrive i "reportage" dei suoi viaggi.

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    1. Allora, secondo me avevo da rispondere a questo commento (procedendo dai più vecchi ai più recenti): scusami ma non sono abituato a riceverne così tanti e devo ancora trovare una maniera per gestirli in maniera efficiente…

      > Non ci capiamo.

      Beh, mi pare un eufemismo per dire che la pensiamo diversamente…

      Sulle tue due premesse (dottrina NATO, e stato NATO negli anni passati) sono d’accordo. Da “Putin” in poi no!

      Onestamente non so quanto possa essere produttivo elencarti tutti i punti su cui non concordo e le mie ragioni visto che oltretutto scrivi di conoscerle già.

      Piuttosto, se non ti secca, gradirei dei chiarimenti sul paragrafo «La tua posizione [...] è anche immorale per le premesse e le conseguenze e cioè che è giusto quello che ci fa godere ed è sbagliato quello che ci causa disagio.»
      Questa non è assolutamente la mia morale e non capisco da dove invece deduci che lo sia…

      Curiosamente sono di nuovo d’accordo (più o meno) con te nel penultimo paragrafo (quello sulla sinistra italiana).

      Volendo cercare di dare un senso a questa mia risposta secondo me il punto, se davvero vogliamo provare a capirci, è approfondire la questione del gruppo massonico di cui avevi accennato qualche commento fa e i suoi obiettivi. Il “cui prodest” di cui ti chiedevo...
      Questo perché, alla luce di un’oligarchia che ha dei propri specifici interessi, anche la guerra in Ucraina (oltre alla gestione della pandemia di cui ti ho scritto in un’altra email) può essere interpretata in maniera molto conseguente senza la necessità di spiegare il tutto con un Putin “folle”.

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    2. "devo ancora trovare una maniera per gestirli in maniera efficiente…"
      E' facile, devi pigiare i bottoni.
      In fretta.
      Eheheh...

      "Sulle tue due premesse (dottrina NATO, e stato NATO negli anni passati) sono d’accordo. Da “Putin” in poi no!"

      Il fatto che tu non sia d'accordo su una affermazione è irrilevante quando l'affermazione descrive lo stato delle cose. E' come se io scrivessi il cielo è blu e tu dicessi sono d'accordo. Bene. Sulla dottrina NATO ci sarebbe altro da dire ma ho come l'impressione che non ti interessi, altrimenti ti saresti documentato per conto tuo.
      Per esempio, ti saresti domandato come mai la "Russia" ha magazzini pieni di rottami sovietici e proiettili di artiglieria scaduti e invece la NATO non ha lo stesso numero di mezzi e non ha i proiettili nei magazzini.
      Te lo devo dire io?

      "Onestamente non so quanto possa essere produttivo elencarti tutti i punti su cui non concordo e le mie ragioni visto che oltretutto scrivi di conoscerle già."

      Il fatto che ci sia qualcuno che sostenga Putin è inconcepibile e di una gravità inaudita perché denuncia tre cose, la propaganda e la manipolazione su cui investe la "Russia" funzionano, incredibile passività ed inerzia nella gente che ingoia senza farsi venire il dubbio , confusione terrificante sulla morale e nessuna memoria storica. Perché ripeto, la "destra" italiana una volta cantava i "Ragazzi di Buda" e oggi maledice i "Ragazzi di Kiev", come se nel frattempo la "Russia" e i "Russi" (che non sono ne una ne gli altri) fossero stati invertiti, ribaltati.

      Nello stesso tempo la "sinistra" italiana che all'epoca condannava a morte i rivoltosi come controrivoluzionari e fascisti, oggi canta i "Ragazzi di Kiev" e maledice i "Russi" come se gli USA imperialisti, borghesi e fascisti fossero stati invertiti, ribaltati.

      "Questa non è assolutamente la mia morale e non capisco da dove invece deduci che lo sia…"

      Giusto, non ti conosco abbastanza per esprimere una opinione del genere. Io mi riferivo al fatto che la tua posizione su Putin e tutta la baracca non è "tua" ma è una posizione stereotipata che continua a rimbalzare a reti unificate. Non penserai mica che Orsini compaia alla RAI perché è inciampato ed è caduto dentro. Una posizione surreale, perché ti basta andare su Youtube e guardare i video di Zolkin (interviste ai prigionieri russi e ai collaborazionisti ucraini), di "Russian Media Monitor" (show della TV di Stato russa), 1420 (interviste ai "Russi" e qualche bielorusso per la strada).
      Ci sono millemila canali ucraini per esempio quello di Sternenko, ci sono millemila canali che spiegano la politica americana (polarizzata tra Democratici e Trumpiani con pochi superstiti Repubblicani che non sanno più cosa fare).
      Ci sono interessantissimi canali dove trovi commentatori o notizie dai Paesi Baltici.
      Il Presidente eletto della Finlandia, prima di candidarsi, ha realizzato diversi video per un canale chiamato "STG".

      La ragione per cui tiro le somme su di te è che ho dovuto tirare le somme su tutti gli altri prima.
      La "Russia" è un Paese del Terzo Mondo sull'orlo della disgregazione perché tutte le etnie delle "Repubbliche" mal sopportano il giogo della egemonia "slava" con epicentro Mosca - San Pietroburgo. Inoltre la gente fuori dalle grandi città vive come noi cent'anni fa.
      Putin è il classico dittatorello novecentesco e usa tutto il repertorio, dal "Nemico Esterno" satanico e "gott mit uns", passando dalla "hitlerjugend" per arrivare alle "wunderwaffen". Poi la solita salsa di terre irridente e "Russi" perseguitati, ricostruzioni storiche farlocche, antenati predestinati da Dio, Russia Nuovo Israele, Nuovo Impero Romano, l'icona di Stalin in abito bizantino.

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    3. Metà commento andata persa.

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    4. Non ho voglia di riscriverlo, ho detto il dicibile.

      Aggiungo una nota di colore, prima vedevo un post in cui un genio faceva del sarcasmo scrivendo che Putin avrebbe dovuto garantire a Navalny condizioni di detenzione simili a quelle di Assange che dimostra novant'anni. Eggià, chissà come vorrebbe Assange essere trasferito in un carcere "russo" in Siberia piuttosto che essere detenuto in GB o in USA. Penso che anche l'autore del post vorrebbe tanto lasciare l'Italia, giammai GB o USA e andare ad abitare in Siberia.

      Poi guardavo un propagandista russo che invece sosteneva che Navalny è morto a causa dei nanobot che gli sono stati iniettati in Germania e che sono stati attivati perché stava per fare delle rivelazioni sul complotto di cui era agente. Allora non si spiega perché non iniettino i nanobot in Assange.

      Signore.

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    5. Sì, scrivere in fretta è una possibilità, ma a me piace ragionarci su e fare con calma..

      La mia affermazione che io sia d’accordo con la tua premessa NON è irrilevante perché implica che partiamo da una base fattuale comune a entrambi. Evidentemente implica anche che la causa della divergenza di opinioni è successiva.

      Spesso noto che mi attribuisci arbitrariamente delle idee che non ho: qui supponi che non mi interessa il motivo per cui la Russia ha una capacità produttiva che sembra mancare all’Occidente ma non è così. Apprezzerei invece una tua spiegazione!

      Come ho già cercato di spiegarti in altre mie risposte non mi pare abbia senso parlare dei singoli aspetti delle relative (mie e tue) fonti d’informazione.
      Io rispetto il tuo pensiero e penso che “date le sue informazioni egli è giunto logicamente alle sue conclusioni” io analogamente mi aspetterei che tu pensassi lo stesso di me: ovvero che con le informazioni che ho sono giunto logicamente alle mie conclusioni.
      Dal mio punto di vista quindi il problema non è più fattuale ma si riduce a cercare di capire quale possa essere un criterio per stabilire in maniera più oggettiva possibile quali siano le informazioni corrette e quelle sbagliate considerando che dal fronte arriverà sempre e comunque propaganda russa e propaganda ucraina.

      Tu invece mi accusi di essere vittima della propaganda senza prendere in considerazione l’ipotesi che a te accada lo stesso con quella occidentale.

      La mia posizione è una sintesi di numerose fonti: la maggior parte sono leggermente filo russe ma per bilanciarmi ne seguo anche un paio leggermente filo ucraina. Non seguo la propaganda becera basata sul sentito dire o le interviste all’uomo della strada.

      L’immagine che hai della Russia è obsoleta: può succedere a chi ha la nostra età. Ci facciamo un’idea negli anni ‘90 e poi ci dimentichiamo di aggiornarla.
      Per esempio l’esercito russo ha armi non disponibili neppure agli USA come i missili supersonici e i sistemi antimissile sono, anche per scelta strategica dovuta alla maggior forza dell’aviazione occidentale, più avanzati degli equivalenti occidentali. I sistemi antimissile s-300, che l’Ucraina ancora usa (o usava se ha finito i missili) sono tuttora validissimi ma la Russia ha i nuovi s-400 e forse anche qualche s-500. La Russia è superiore anche, per stessa ammissione occidentale, nelle contromisure elettroniche che le permettono di rendere inoffensiva la maggioranza dei droni di Kiev...
      È plausibile che l’occidente effettivamente credesse che la Russia fosse solo “una stazione di rifornimento” e che quindi, più che per la forza militare di Kiev a cui si chiedeva solo di resistere, sarebbe stata facilmente piegata dalle sanzioni economiche. Ma alla prova dei fatti l’economia russa ha dimostrato di essere resiliente e ora ho prospettive di crescita maggiori di quella occidentale entrata in crisi proprio a causa delle sanzioni autolesionistiche imposte alla Russia e che però fanno più danni a noi…
      Per esempio ecco un articolo del Washington Post (notoriamente vicina alle fonti ufficiali USA e di proprietà Bezos mi pare): With Russian economy far from collapse, U.S. opts for tougher punishment
      Dove, per esempio, si legge «Russia this year is expected to grow faster than the United States, Germany, France or the United Kingdom.»

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    6. Avevo scritto una lunga risposta ma ne no già scritte troppe. Tu non sai di cosa parli ma sei convinto di saperlo. Non ho niente da imparare da te e anzi sei un tantino fastidioso quindi ti ringrazio per il tempo che hai speso per scrivermi e addio.

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    7. Beh, lo stato di salute, soprattutto psicologica, di Assange sembra sia pessimo: non conosco i dettagli ma credo che lo stiano tenendo in isolamento assoluto ormai da anni.

      Personalmente non credo che in Occidente si viva peggio e vi sia meno libertà che nel resto del mondo: il problema è che la situazione sta peggiorando a un ritmo estremamente rapido.
      Al riguardo scrissi il pezzo Libertà nel mondo...

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    8. > Avevo scritto una lunga risposta ma ne no già scritte troppe. Tu non sai di
      > cosa parli ma sei convinto di saperlo. Non ho niente da imparare da te e anzi
      > sei un tantino fastidioso quindi ti ringrazio per il tempo che hai speso per
      > scrivermi e addio.

      Il problema di fondo è che non c’è comunicazione: io do automaticamente per scontato l’interesse a un dialogo ma con i tuoi commenti ho sempre la netta sensazioni che tu legga sommariamente i miei pezzi e le mie risposte. Se poi mi trovi “fastidioso” perché mi leggi? Anch’io trovo fastidiosa la maleducata aggressività con cui spesso introduci le tue idee talvolta anche valide.
      In queste condizioni hai ragione a ritenere che commentarmi sia uno spreco di tempo sia per me che per te.

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  3. "Agli USA, e quindi anche a Zelensky, non importa quanti ucraini muoiano: l’importante è uccidere più russi possibile e questo lo si ottiene con la difesa ad oltranza di queste cittadine anche se strategicamente non ha senso (dato che comunque la guerra è già persa)."

    Lasciamo perdere il delirio folle per cui gli USA vorrebbero uccidere tanti sdentati dei villaggi e tanti galeotti, che sono il nerbo dell'esercito "russo", quando potrebbero comprarli con cento dollari e farci le salsicce. Come se la Russia fosse un concorrente o una minaccia degli USA. Ah le risate.

    Ti farei presente un altro deliro folle, per cui non avrebbe "strategicamente senso" difendere le cittadine ucraine per gli Ucraini ma ce l'ha evidentemente per i "Russi" che vengono doverosamente da remote lande dell'Asia a farsi uccidere dagli USA nelle cittadine ucraine.

    Piuttosto che buttarsi contro gli Ucraini nelle citate cittadine strategicamente irrilevanti, i geni della strategia "russa" non farebbero meglio a mandare gli sdentati e i galeotti contro qualche obbiettivo rilevante? Non so, i primi giorni per esempio hanno provato ad occupare la capitale con una operazione aviotrasportata. E' andata un po' come se l'operazione l'avessero organizzata che ne so, in Guatemala, perché la "Russia" è un bluff a cui abboccano i fessacchiotti. Potrebbero provare una operazione anfibia per prendere Odessa. Ah no, non possono perché gli affondano le navi sgangherate coi botti di capodanno.

    Sembrerebbe che i "Russi" siano obbligati a buttarsi come kamikaze per farsi ammazzare, ergo è colpa degli USA se li ammazzano perché loro poverini lo fanno come Gesù sul Golgota, si addossano i mali del mondo e indirettamente è colpa nostra se i "Russi" muoiono.

    Io veramente non mi capacito di come tu non riesca a vedere certi giretti retorici infantili come quello per cui gli Ucraini sarebbero degli automi telecomandati dagli USA e che uccidano "Russi" senza ragione, per via dei nanobot dei vaccini veicolati dalle zanzare uscite dai "biolab" della CIA o per via della propaganza neonazista.

    Nello stesso tempo, Zelensky un pupazzo cocainomane, i militari Ucraini dei robot privi di senno ma i "Russi", grandi strateghi e pieni di super-armi, invece si andrebbero ad immolare pedibus calcantibus nel fango per mera filantropia e spirito di giustizia, badando a non fare troppo danno perché vogliono bene a tutti e per primi agli Ucraini, per Dio, per la Patria, contro Soros e la cricca del frocismo planetario.

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  4. Sul fatto della "guerra persa", Orsini lo diceva la sera del giorno zero. Sono passati due anni e tutto quello che hanno ottenuto i "Russi" è occupare gran parte del Donbass e tenere la Crimea. Fammi capire un po' perché gli Americani che tenevano tutto il Sud Vietnam e bombardavano notte e giorno il Nord alla fine hanno "perso" la guerra e invece i "Russi" che secondo te si fanno uccidere a mucchi dagli USA, la guerra l'hanno già vinta.

    I Vietnamiti erano armati dall'URSS e dalla Cina ma non erano 40 milioni come gli Ucraini. Lo sai che guerriglia potrebbero mettere in piedi gli Ucraini se anche fossero occupati completamente, se la CIA facesse come coi Talebani? Considerato poi che a quel punto l'Ucraina sarebbe confinante con la Polonia e la Romania e quindi hai voglia di "sentieri di Ho Ci Mihn".

    A parte che secondo me gli USA temono che se i "Russi" si avvicinassero ai confini della Polonia i Polacchi si butterebbero dentro l'Ucraina per non sapere leggere e scrivere, perché è sempre meglio fare la guerra in casa d'altri. Li c'è un ovvio problema che è la piazzaforte di Kalingrad che è tutta dentro la Polonia, se non erro e la Russia per difenderla deve prendere un pezzo della NATO, anche perché il mare ormai è un lago NATO con l'adesione della Svezia e della Finlandia.

    Ancora più spassosa è l'idea che i "Russi" vadano ad immolarsi in Ucraina per il bene del "Mondo Multipolare" e il "Sud del Mondo", una specie di Rivoltina di Spartachino, considerato che Spartaco aveva seminato morte e distruzione in Italia, nel cuore dell'Impero e per quello all'inizio lo contrastarono solo delle milizie territoriali, poi gli mandarono contro le legioni. Viceversa questa Rivoltina di Spartachino coinvolge delle cittadine ignote in Ucraina e magari Gaza e magari il Golfo Persico per via dello Yemen. Immaginati un po', come dicevo altrove, quanto ci stiamo cacando sotto qui ben dentro l'egemonia USA. Vedi che chiamata alle armi che c'è per le strade.

    In ultimo, perché Mario dovrebbe fare il tifo per i galeotti e gli sdentati "russi"?
    Per pietà?
    Perché nei film western fanno il tifo per gli indiani?

    Vabe, mi spiace.
    Vorrei dirti che sei libero di pensare come vuoi ma non è vero.
    Qui è questione di 2+2=7, c'è qualcosa che non va.
    Gravissimo perché siete in tanti a delirare.

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    1. Allora qui rispondo insieme a questo commento e al precedente.

      Come sottolinei la tua visione della guerra in Ucraina è direi antitetica alla mia. Quindi secondo me il vero punto non è quale narrativa è più verosimile ma come si riconosce una ricostruzione verosimile da una di fantasia.
      Praticamente fin dall’inizio della guerra mi sono infatti posto questa domanda: dando per scontato che né la propaganda occidentale né quella russa sono attendibili come faccio a capire cosa succede?

      E per un paio di mesi, non avendo trovato una risposta soddisfacente, ho smesso completamente di seguire la vicenda che invece avevo “studiato” a febbraio. Una decisione paradossale ma con una sua logica: se non ho tempo per capire cosa c’è di vero nella propaganda occidentale sulla guerra in Ucraina allora forse è meglio se evito direttamente di farmi confondere le idee da essa.

      Poi, a maggio mi pare, mi imbattei in un articolo contro tendenza di una rivista in linea di argomenti militari che, in pratica, diceva che la Russia era messa molto meglio di quanto non sembrasse portando degli argomenti che mi parvero convincenti. Il direttore stesso della rivista poi pubblicò a sua volta un articolo in cui spiegava dove avesse sbagliato il suo collaboratore ma con argomenti che mi parvero più deboli.
      L’aver letto l’articolo in questione riaccese la mia curiosità. Poco dopo scoprii un canale YouTube (che adesso non seguo più perché troppo filo-russo) che presentava un’intervista a tale Brian Berletic, ex marine.

      Anche Berletic aveva il suo canale YouTube e iniziai a seguirlo con grande entusiasmo.
      La sua particolarità, mi pare unica, è l’accuratezza con cui cita le sue fonti fornendo sempre i collegamenti a ciascuna di esse e, la cosa ancora più sorprendente è che sono fonti occidentali. Si va dai comunicati ufficiali del dipartimento di stato statunitensi ad articoli di giornali come il Washingon Post, la BBC e simili. La mappa che usa per illustrare la situazione militare è, per esempio, quella di DeepState Ucraine (o un nome simile comunque la mappa ufficiale o quasi della guerra tenuta dalle fonti ucraine).
      L’idea di Berletic è che se fonti occidentali affermano qualcosa allora la “verità” sarà o quella o più favorevole ai russi: insomma fa una sorta di dimostrazione matematica in cui dimostra qualcosa vero per un certo epsilon con la nota che la “verità” sarà comunque più grande di tale valore. Se hai dato un esame Analisi I avrai capito cosa intendo altrimenti dimentica questa mia analogia!

      Il punto è che trovai Berletic estremamente convincente per varie ragioni e, seguendolo, piano piano trovai altri canali. Poi, rendendomi conto che sono tutti filo-russi, ne seguo anche altri due filo-ucraini…

      Ma perché trovo Berletic convincente e tutto quello che sento da fonti occidentali no?
      Sull’argomento scrissi il seguente pezzo: … niente non mi è riuscito ritrovarlo!
      In pratica elencavo dei criteri per confrontare propagande opposte e decidere cosa di quanto detto fosse credibile…
      Allora ti pongo a te la domanda: “Come fai a stabilire che quello che una fonte ti dice è affidabile o no?”

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    2. Non si capisce come mai i russi debbano perseguire i loro interessi imperialistici e gli SUA no.
      Abbiamo i rimestatori del torbido, come Soros, che pianificarono la usa-ficazione della Ucraina, colpi di stato, etc. .
      Lo stesso apparato profondo che mette a menù obbligatorio "piatti di cacca per il bene di tutti" per cui la Bocconi imposta il cesso ravvicinato del terzo tipo e questo è Il_Progresso.
      La guerra in Ucraina fu pianificata già prima del 2014. Ma non sono oscuri combloddi, se ne parlava apertamente, vari congressi e conferenze etc. (v., video a corredo di questa pagina).
      Ovvio l'interesse degli SUA a logorare la Russia prima di iniziare ad occuparsi della Cina.
      Semplicemente non è ragionevole pensare che gli SUA non abbiano interessi imperialistici e che attuino quanto necessario per essi.

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    3. Abbastanza d'accordo.

      La Russia non è ancora abbastanza forte (forse lo diventerà) per fare una politica propriamente imperialista: io vedo la guerra in Ucraina più come autodifesa che come volontà di conquista. Gli accordi di Minsk lo dimostrano e se l'Occidente l'avesse fatti rispettare probabilmente non ci sarebbe stata la guerra. Nell'intervista con Carlson Putin aggiunge che l'essersi fidato nel 2014 dell'Occidente è stato il suo più grande errore.

      Apprezzo molto il suo video (che mi aveva già mostrato) perché dimostra come stanno le cose. Del resto anche in libri come "La guerra che verrà" del 2015 o giù di lì, si dà per scontato che gli USA useranno l'Ucraina come base per una guerra contro la Russia.

      Ecco invece dove proprio non sono d'accordo è sulla correttezza strategica di attaccare la Russia prima della Cina. Già la Russia, molto più debole della Cina, sta perlomeno dando filo da torcere (secondo me sta vincendo) all'Ucraina supportata dalla NATO.
      La Cina andava isolata, asfissiata togliendole risorse (prime fra tutte quelle energetiche) e invece con questa mossa geniale si è spinta la Russia, che proprio abbonda di risorse, nelle braccia della Cina.

      Per caso ho scoperto che, anche su questa strategia, il prof. Mearsheimer la pensa come me (ma si spiega molto meglio! Se hai tempo/insonnia ti consiglio di ascoltarla): Prof. John Mearsheimer: US and the Unipolar Moment

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  5. Non riconosco la tua "posizione".

    Prima cosa che devi capire è che a me non importa la "propaganda", importano i fatti.
    I fatti sono che un Paese dominato da una dittatura e che si costituisce come un impero coloniale in cui una etnia sopprime tutte le altre, linguisticamente, culturalmente, invade un Paese confinante molto più piccolo al fine di annetterlo facendone l'ennesima provincia.

    Dovresti chiedere alla gente dei Paesi dell'Est che sono stati occupati dai "Russi" come erano felici e contenti dell'abbraccio fraterno.

    Da cui "espansione della NATO", ovvero il fatto che i Paesi che sono stati assimilati nella egemonia USA non pensano minimamente di liberarsene mentre quelli che non sono ancora stati assimilati appena possono fanno richiesta per entrarci.

    Ti ripeto il paradosso perché mi sembra che tu non lo capisca.
    L'URSS era una distopia da fantascienza con un muro tutto intorno col filo spinato e le mitragliatrici PER IMPEDIRE ALLA GENTE DI SCAPPARE VERSO LO "OCCIDENTE".

    Dopo la caduta del muro e gli occhi sbarrati dei Tedeschi dell'Est che sciamavano all'Ovest, ci siamo illusi che quella distopia fosse archiviata, relegata tra le tragedie del Novecento.
    Invece no, la "Russia" di Putin semplicemente si presenta come erede dell'URSS e ne ripropone le stesse caratteristiche.

    All'epoca in Italia c'erano i Comunisti che vendevano l'idea dell'URSS come "Paradiso dei Lavoratori" e sostenevano che la vita da schiavi miserabili fosse una invenzione della "propaganda occidentale".

    C'è stato questo ribaltone assurdo e ridicolo per cui adesso gli ex-Comunisti si riciclano come ferventi "atlantisti" di stretta ortodossia americana mentre "gli altri", non so come chiamarli, ripropongono l'idea che la "Russia" sia una sorta di "paradiso" dei "valori" e, come facevano i Comunisti, giustificano ogni elemento distopico con la "propaganda" oppure sostenendo che per fare la frittata bisogna rompere le uova. Parallelamente, Putin incarna una specie di titano che si ribella all'egemonia USA e "gli altri" lo presentano come un liberatore dell'Umanità, con somma ironia visto che in patria se fai tanto di alzare un sopracciglio finisci in galera o morto.

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    1. Il problema di fondo qui è che mentre io sono disposto a pormi su un piano di parità con te per cercare di arrivare a una sintesi, non dico a convincerci delle rispettive ragioni ma almeno a capirle, tu non sei disposto a fare altrettanto.
      Io ti ho scritto che sono convinto che con le informazioni che hai a disposizione sei arrivato alle conclusioni logiche perché ho fiducia nelle tue capacità e credo nella tua buona fede intellettuale; tu però non fai altrettanto con me…

      Tu dici che i tuoi sono fatti e i miei sono propaganda: con questa premessa come possiamo dialogare?
      Se tu in queste lunghi commenti mi scrivi “io ho ragione, i fatti sono questi”, e “tu hai torto perché ripeti solo propaganda” che cosa ottieni? Io sono aperto a cambiare idea ma ho bisogno di argomenti convincenti affermazioni del tipo “le cose stanno così perché te lo dico io che so come stanno i fatti” per me sono privi di valore (e infatti a te non rispondo “i fatti sono invece questi perché lo dico io”, consapevole che per te sarebbe, giustamente, un’affermazione vuota e priva di valore).

      Non entro nei dettagli delle varie affermazioni perché date le premesse non avrebbe senso.

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    2. Dato che ho un po' di tempo da perdere, lo perdo qui. 'Scolta, io non sono ne tuo babbo ne il tuo psicologo, da cui:
      > "mentre io sono disposto a pormi su un piano di parità con te"
      Irrilevante quello che sei disposto a fare. Il dato di fatto è che sulla base di quello che scrivi non sei su un piano di parità. Non sai le cose e non sei capace di elaborare le cose. Non è una tua caratteristica, è un tratto "medio" che è conseguente alla diseducazione a cui sono sottoposte la maggior parte delle persone. Il guaio non è non sapere quanto il fatto di non sapere di non sapere. Tu sei convito di sapere le cose perché con gli strumenti che ti hanno dato, pensi di fare il necessario per saperle. Tornando al "rispetto", è una cosa che si guadagna e che ti viene attribuita dagli altri. Non lo decidi tu e non è una cosa che ti spetta a prescindere. Io non rispetto nessuno che si fa istruire dal blog di Grillo e da Orsini o Dibattista. Personaggi costruiti ad arte facendo leva sulla diseducazione della masse, ironicamente convinte di abbeverarsi alla fonte della conoscenza e, ancora più ironicamente, convinte di essere "contro i Poteri Forti".
      > "per cercare di arrivare a una sintesi"
      Non c'è una sintesi di 2+2=7.
      > "Tu dici che i tuoi sono fatti e i miei sono propaganda: con questa premessa come possiamo dialogare?"
      Fai lo sforzo di leggere: Orsini disse il giorno zero che la Russia aveva vinto. Sono passati due anni e non ha ancora preso le regioni dell'Ucraina che nel frattempo ha fatto aggiungere alla Federazione con apposito emendamento costituzionale. Orsini non stava descrivendo la "realtà", stava raccontando i suoi desideri e sogni. Questo è un fatto, non c'è niente da dialogare. Orsini dice che Zelensky è un dittatore (oltre ad una collezione di altri insulti) quando è stato eletto nel 2019 a seguito di un ballottaggio con Poroshenko se ricordo bene e si trova al primo mandato, in Ucraina c'è un Parlamento, invece Putin è al potere da oltre vent'anni e ha emendato la Costituzione "russa" per togliere il limite dei mandati. In "Russia" non ci sono partiti di opposizione e la Duma ratifica i decreti di Putin. A breve ci saranno le solite elezioni col candidato unico, Putin. Questo è un fatto e non c'è niente da dialogare. Allo stesso modo, tu scrivi "missili supersonici" dimostrando di non sapere nulla della materia e dimostrando che ripeti slogan orecchiati alla meno peggio, quindi, ancora, non c'è un dialogo, non hai niente da dire, ci potrebbe solo essere una mia trattazione dell'argomento che però è superflua perché tu non me l'hai chiesta, dato che, come sopra, per te orecchiare slogan è quanto basta per sapere le cose. Se tu avessi mai pensato "cosa sarebbe un missile supersonico?" non ti servirebbe che io ti dicessi che è una scemenza, lo sapresti di già. Se non lo sai è perché pensi di saperlo.
      > "in queste lunghi commenti"
      Questo ovviamente contraddice la tua lagna che io non argomenti le mie tesi. Argomento anche troppo, solo che con te è inutile. Questa storia del dialogo è fasulla come i soldi del Monopoli.
      > "ho bisogno di argomenti convincenti"
      Falso, tu hai bisogno di essere rassicurato nella tua convinzione di sapere cose che invece non sai.
      > "Non entro nei dettagli delle varie affermazioni perché"
      Perché non sei all'altezza. Puoi mettere il collegamento ai post di Orsini e Dibattista e facciamo prima.

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    3. > Dato che ho un po' di tempo da perdere, lo perdo qui. 'Scolta, io non sono ne tuo babbo ne il tuo psicologo, da cui:

      Una cattiva idea perché se scrivi così, per passare il tempo, senza alcuna intenzione di voler comunicare, lo fai perdere a me!

      >> "mentre io sono disposto a pormi su un piano di parità con te"
      > Irrilevante quello che sei disposto a fare.

      Non è irrilevante ma fondamentale se vuoi comunicare: se invece scrivi per passare il tempo e magari sfogarti un po’ allora è un altro discorso...

      >> "Tu dici che i tuoi sono fatti e i miei sono propaganda: con questa premessa come possiamo dialogare?"
      >Fai lo sforzo di leggere: Orsini disse il giorno zero che la Russia aveva vinto.

      Ti ho già spiegato che quelli che tu consideri fatti assodati sono come i miei fatti per te. Così come quando io scrivo “è bianco” tu pensi “sbaglia perché è nero” lo stesso vale per me.
      Le opzioni logiche sono quindi due perdere tempo sui singoli punti oppure partire dalle nostre premesse.
      Ho tentato entrambe le possibilità (anche se sapevo che la prima era inutile) in altre risposte ma adesso non starò più a ripetermi perché non voglio perdere tempo inutilmente.

      >> "in queste lunghi commenti"
      > Questo ovviamente contraddice la tua lagna che io non argomenti le mie
      > tesi.

      Questo è il livello della tua logica: scrivere un lungo commento non significa argomentare: tu fai lunghe asserzioni, non argomentazioni. Basta che ti rileggi e te ne accorgi: non spieghi ma affermi...

      >> "Non entro nei dettagli delle varie affermazioni perché"
      > Perché non sei all'altezza. Puoi mettere il collegamento ai post di Orsini e
      > Dibattista e facciamo prima.

      O a volte proietti su di me delle tue fantasie oppure fai ipotesi errate che dai per fatti assodati: io NON seguo né Orsini né Di Battista.
      L’ho già scritto cento volte ma tu, probabilmente leggendo superficialmente le mie risposte, neppure te ne accorgi...

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  6. Questo già dovrebbe bastare.
    Aggiungiamo la cosa insopportabile, la retorica "orsiniana" che poi è evidentemente studiata e diffusa in tutto il mondo, secondo cui la guerra sarebbe inutile perché la "Russia" ha già vinto e la guerra la vogliono i militaristi, il "deep state", mentre noi popolo vogliamo la "pace".

    Non voglio entrare nei tecnicismi.

    Invece faccio un parallelo, tempo fa Barbero, noto storico comunista dissimulato, raccontava in una presentazione di come un grande impero multietnico, tollerante, evoluto, si fosse trovato alle prese con una rivolta in una provincia di confine causata da un popolo di barbari fanatici e xenofobi. Questa rivolta aveva condotto alla devastazione di alcune città abitate dai cittadini di questo impero e aveva costretto l'imperatore, suo malgrado, a inviare armati per riportare la "pace" nella provincia riottosa. La minaccia però non cessava e quindi l'imperatore mandò degli ambasciatori per intavolare delle trattative. Gli ambasciatori furono uccisi. Allora fu inevitabile l'invio di un corpo di spedizione per rimettere i bellicosi barbari al loro posto e ottenere finalmente la "pace".

    Indovina di chi parlava Barbero.
    Parlava dell'Impero Persiano e degli Elleni, la rivolta era quella degli Ioni che ricevettero l'aiuto di Atene. Il primo corpo di spedizione sbarcò a Maratona. Dopo che all'imperatore succedette il figlio, il secondo corpo di spedizione invase l'Attica passando per le Termopili.

    Ora, immaginiamoci un Orsini che parla all'assemblea di Atene quando arrivano i messi dell'impero persiano a chiedere la resa. Immaginiamoci se gli Elleni, divisi in piccole città rivali, abitanti di una terra brulla e sassosa, potevano pensare di vincere contro un impero sconfinato e sopratutto, perché combattere una guerra persa invece di cercare la "pace".

    Immaginiamoci la sconfitta delle Termopili, l'invasione dell'Attica e Atene rasa al suolo. Era la fine degli Elleni?

    I quali Elleni non avevano nemmeno un impero cento volte più ricco e potente che li poteva aiutare contro i Persiani, erano veramente soli.

    Barbero, essendo comunista, ti racconta di come i poveri Persiani, anime gentili, fossero venuti a massacrare gli Elleni perché costretti, provocati e comunque gli Elleni, carogne, razzisti, consideravano solo se stessi "uomini" in quanto liberi e consideravano i Persiani indegni perché servi dell'Imperatore. Poi i Persiani, poverini, volevano combattere da lontano con le frecce ed erano armati alla leggera, invece gli Elleni, fascisti, caricavano per lo scontro corpo a corpo, corazzati, protetti da grandi scudi di bronzo e facevano strage.

    Permettimi una piccola escursione storica, l'URSS e la Germania invasero insieme la Polonia per spartirsela. Vedi celeberrima strage dei militari polacchi da parte dei "Russi". Il Nazismo si chiamava in realtà Nazional Socialismo ed era contiguo al Comunismo, come da noi il Fascismo. Sono due manifestazioni analoghe che si contrappongono CON LE STESSE PROPRIETA SCOPI E METODI solo perché si contendono lo stesso "mercato".

    Viviamo un tempo di grande confusione.
    Perché la gente non sa le cose oppure le sa ma non è capace di metterle in fila.
    Continua rimozione del passato.

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    1. Devo ricordare che i nostri commenti sono separati da un certo intervallo temporale: in un’altra risposta ti avevo scritto che la Russia non ha la forza per realizzare una politica imperialista e non so quanto possa essere definita impero.

      Al momento di imperialisti in senso usuale abbiamo solo gli USA mentre la Cina ha un imperialismo, di tipo diverso, che definirei economico. L’imperialismo degli USA è militare al servizio della loro economia; la Cina invece usa l’economia direttamente come un’arma militare.

      Sì, stalinismo e nazismo avevano molte somiglianze e similitudini. Va’ però detto che lo stalinismo non è il comunismo pensato da Marx e Lenin.

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    2. Lo stesso Barbero che fece conferenze sull'inizio del collasso dell'impero romano ad Adrianopoli continua a fare il progressista che, in soldoni, significa mass-migrazionismo.
      Quindi da una parte, come "intellettuale" hai cognizione del disastro, della catastrofe, dall'altra professi fede nella catastrofe.
      Essere "intellettuale" non significa un tubo se poi gli atteggiamenti sono quelli di uno psicopatico (autolesionismo, schizofrenia, dissociazione, etc.).
      La narrazione contro gli Elleni e pro Persiani è esattamente quella in corso contro chi subisce la guerra migratoria e che celebra i barbari invasori come superiori, portatori di valori e nuovi stili di vita, etc. (la signora Boldrini divulgò il suo razzismo anti italiano senza remora alcuna).
      UUiC

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    3. Comunisti e fasci/nazisti erano due lati della stesa medaglia.
      Si arriva al paradosso per cui, i "sinistri" continuano ad imputare ai fasci/nazi la "violenza e coercizione" come peccato originale, avendoli surclassati in questo. La imposizione violenta continua (la cronaca pullula di pestaggi, intimidazioni, Hammerbände, attacchi incendiari, censure, etc.) nei confronti di tutti coloro che non sono sufficientemente puri progressisti / progender / xenofili / comunisti / filoislamici /arcobalenghi / antifà / ... .
      La cortocircuitazione etica è evidente. Eccetto per coloro che partecipano a tutto ciò. La cosa buffa è che credono di essere moralmente superiori.
      Mah.
      UUiC

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    4. La narrazione contro gli Elleni e pro persiani me l'ero persa!
      Ma ormai è ovvio anche a me, che mi considero, piuttosto prudente che l'immigrazione non è un fenomeno casuale ma una strategia voluta dal potere che, evidentemente, reputa di poterne trarne vantaggio.

      Come? Buona domanda...
      I fattori sono ovviamente multipli ma molti indizi mi fanno pensare che l'obiettivo principale dell'immigrazione sia quella di annullare la coesione sociale rendendo la popolazione molto più debole e incapace di opporsi agli arbitri, anche questi sempre più evidenti, del potere.

      Nel video italiano sull'ideologia woke di cui ancora non ho scritto si dice che tale ideologia ha lo scopo di essere usata come "solvente" per dissolvere i legami culturali che tengono insieme il paese.

      La cosa interessante è che queste tendenze erano già state percepite dalle persone più sensibili e attente oltre 50 anni fa. Ho in mente Orwell e Huxley, poi ovviamente l'evoluzione storica ha permesso e impedito alcune soluzioni ma gli obiettivi di fondo sono rimasti gli stessi di sempre: potere e controllo sulla popolazione.

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  7. Se vuoi possiamo entrare nei tecnicismi di cose militari ma mi sembra inutile.

    Una cosa che ho notato è che c'è un grande straparlare di "armi" e "tattiche/stragie" da parte di gente che non ha idea di cosa siano le une e le altre e spesso questi poi vanno a cercare "esperti" che gli confermino certe asserzioni.

    E' un meccanismo che vale per qualsiasi tema della quotidianità, un ex-comico può aprire un blog in cui racconta di come coltivare gli zucchini coll'idrogeno e raccoglie migliaia o milioni di "fedeli" nessuno dei quali sa nulla di zucchini o di idrogeno però gli sembra convincente.

    Tutta gente che poi, messa alla prova, non la trovi nella falange, dietro lo scudo, la trovi genuflessa a leccare stivali. Non importa quali stivali.

    Ed è questo l'interruttore che per me è importante.

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    1. Come ti ho scritto in altre risposte hai la tendenza ad attribuirmi idee, concetti e in questo caso “fonti” (da cui mi disinformerei) che non sono tali. Per esempio Orsini so chi è perché ogni tanto mi sbuca su Twitter ma personalmente non so cosa dica di preciso sulla guerra in Ucraina (credo che sia filorusso).

      Fra le “mie” fonti vi è un ex colonnello statunitense, ex consigliere militare sotto la presidenza Trump e pluridecorato durante la prima guerra in Iraq. Molti altri che seguo, sebbene meno illustri, hanno comunque esperienza diretta militare mentre altri sono esperti di storia militare.

      Comunque a proposito di esperti militari ti consiglio di dare un’occhiata a questo colonnello austriaco che pubblica video sul canale ufficiale dell’esercito. Chiaramente è filo-ucraino ma quello che dice è molto in linea con le fonti che seguo. In particolare è significativa la scheda sulla produzione delle armi.
      The Ukraine offensive has failed - What´s next

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    2. Altra perdita di tempo.
      Agli Ucraini manca la componente fondamentale della dottrina NATO (in origine dottrina USA) cioè la superiorità aerea.
      Non dipende dalle wunderwaffen di Putin che sono tutti bluff, dipende dal fatto che gli Ucraini non hanno mai avuto abbastanza aerei e aerei adatti, dato che post-URSS l'Ucraina è stata smantellata e tutto quello che si poteva sbullonare da terra è stato portato via. Per prime le millemila testate atomiche che erano in Ucraina perché più vicine al fronte.
      Tutto il resto sono cavolate.
      I "Russi" stanno usando le stesse tattiche pari pari che impiegarono contro i Tedeschi, tattiche che sono sempre basate sulla disparità di risorse in termini di uomini e mezzi. Una "guerra di attrito".
      La componente fondamentale della difesa in profondità dei Russi sono i campi minati e poi l'artiglieria a capocchia.

      Qui rido dei discorsi grillini sulla strage di "Russi" voluta dalla NATO per mano dei pupazzi ucraini, quando sono i "Russi" che fanno di proposito quello che hanno sempre fatto, per tradizione.

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