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mercoledì 20 gennaio 2021

A-Buff(y)-ata

In questi mesi ho quasi finito di guardare tutte le puntate di “Buffy l’ammazzavampiri” su Primevideo.
In teoria si tratta di una serie che avrei “dovuto” vedere negli anni ’90 quando uscì per la televisione ma all’epoca non mi attirò: gli effetti speciali abbastanza grezzi e lo spirito scherzoso e leggero mi resero diffidente.

Mi è venuta la voglia di vederla quando è stata nominata in una puntata di “The Big Bang theory” e così, appena ne ho avuto l’occasione, gli ho dato un’occhiata.
E sono rimasto piacevolmente sorpreso: gli effetti speciali sono davvero bruttini e i vampiri con la fronte enfiata proprio non mi piacciono però le trame sono piacevoli, i personaggi divertenti (a partire dalla protagonista) e i colpi di scena riescono a soprendermi (cosa non scontata).

Per adesso (sono quasi alla fine della settima e credo ultima stagione) ci sono state un paio di puntate che mi hanno impressionato notevolmente.
In una puntata muore la madre di Buffy: colpisce perché si tratta di un malore improvviso e inaspettato che rende bene la crudele banalità della morte. Ovviamente puntata estremamente drammatica e intensa.
L’altra situazione che mi ha colpito non è stata una puntata quanto una battuta della protagonista: morta alla fine della stagione precedente era stata poi resuscitata dall’amica strega. Ovviamente è inizialmente piuttosto confusa e stranita: agli amici che glielo chiedono spiega che si trovava in una dimensione infernale perseguitata da demoni quando è stata richiamata nel mondo; poi però, all’amante vampiro, confessa che si trovava invece in un paradiso meraviglioso e che avrebbe preferito rimanerci! Colpo di scena veramente inaspettato e che rende credibile e inedito il suo malessere psicologico nelle puntate successive.

Nella settima stagione del 2003 fanno poi la loro comparsa i telefonini! Strano perché in Italia (e quindi a maggior ragione negli USA) erano già comuni alla fine degli anni ‘90…
E viene nominato anche Google dal personaggio “informatico” mentre quello “disinformatico” fa la battuta sul significato del termine prima che gli venga spiegato che è un “nuovo motore di ricerca”!

Insomma nel complesso una serie che si guarda molto bene e che vedo volentieri anche quando sono stanco e non ho voglia di uno spettacolo troppo impegnativo.
Il livello medio è discreto-buono e solo questa settima stagione mi sembra più sforzata e talvolta un po’ noiosa.

Conclusione: sono contento di aver visto questa serie, avrei perso qualcosa a non farlo!

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