Ieri ho finito di leggere un vecchio libro sull’interpretazione dei presagi di nascita fra gli antichi assiri e babilonesi scaricato da ProjectGutenberg.org (di cui probabilmente scriverò a parte) e ho iniziato “Social Psychology” di Myers: si tratta del libro di testo consigliato al corso in linea di psicosociologia (bellissimo) che seguii tanti anni fa…
Il corso in linea si limitava a evidenziare pochi aspetti della psicosociologia mentre il libro dovrebbe dare la panoramica completa. Per adesso ho letto il primo capitolo introduttivo che, grossomodo, ripete concetti che già conoscevo.
La cosa buffa è che ormai li avevo “fatti miei” e non ricordavo di averli già incontrati (probabilmente) al corso in linea.
Fra i vari concetti che già conoscevo c’è quello del “framing” nei sondaggi: in base a fattori minuscoli, come l’ordine delle domande o alcune parole stesse è possibile influenzare la risposta ottenuta. Mi ha comunque colpito il seguente esempio: alla domanda “il governo spende troppo nel welfare” ben il 53% degli americani ha risposto di sì ma cambiando le parole in “il governo spende troppo per l’assistenza ai poveri” tale percentuale scende al 23%. E gli esempi di questo tipo sono infiniti.
Evidentemente l'opposizione degli americani alle spese nell'assistenza è ideologica ma sentono comunque il dovere morale di aiutare chi sta peggio.
Il succo è che, se a un’agenzia che produce statistiche viene commissionato di ottenere un certo risultato, non ci saranno grosse difficoltà a ottenerlo anche senza manipolazioni ovvie dei risultati.
Altro esempio (famoso) - 27/1/2022
Ho poi ritrovato un altro esempio di framing che già conoscevo ma che sempre mi fa riflettere: un seminarista chiede all’eforo se può fumare mentre prega: il sacerdote gli risponde “certamente no!”. Un amico rimprovera il seminarista dicendogli che avrebbe dovuto chiedere: “Mentre fumo posso pregare?”
Individualisti e collettivisti - 28/1/2022
Il libro di psicologia sociale è proprio piacevole da leggere: trattandosi di concetti con cui sono già piuttosto familiare riesco a procedere piuttosto rapidamente limitandomi a evidenziare a margine solo le idee che più mi colpiscono. È contemporaneamente una lettura leggera ma anche utile.
In un capitolo dove affronta la differenza fra individualismo (occidentale) e collettivismo (orientale) ho trovato un’interessante caratterizzazione politica che traduco al volo: «I conservatori tendono a essere individualisti per l’economia (“Non tasse né regolamentazioni economiche”) e collettivisti per la morale (“Legiferare contro immoralità”); i liberali invece tendono a essere collettivisti per l’economia (“Ci vuole l’assistenza medica universale”) e individualisti per la morale (“Tenete le vostre leggi lontane dal mio corpo” (*1))»
Onestamente non so valutare quanto possa essere universale questa relazione ma trovo comunque interessante che almeno in qualche paese (suppongo il Regno Unito) sia valida...
Nota (*1): Originalmente: “keep your laws off my body”.
Interessante? - 28/1/2022
Volevo scrivere un rapido commento sull’elezione del presidente della repubblica ma tanto vale ormai aspettare che venga eletto invece di suggerire illazioni che sarebbero smentite fra poche ore.
Piuttosto preferisco proporre una brevissima riflessione che mi è stata suggerita dal corto precedente: cosa reputo interessante?
Perché l’idea che esista una relazione fra tendenza all’individualismo/collettivismo e l’orientamento politico è interessante per me?
Trovo interessante le idee da cui ne posso ricavare, attraverso vari metodi inferenziali, molte altre. Intendiamoci, si tratta di una sensazione inconscia, non so già a priori come e se potrò usare l’idea interessante in altri ambiti!
In questo caso, per esempio (ora che mi ci sono soffermato a riflettere per qualche secondo), mi chiedo se la categoria individualismo/collettivismo possa essere usata in ambito religioso o magari su problematiche specifiche come l’immigrazione.
Mi chiedo poi quale possa essere il meccanismo psicologico che faccia scattare la tendenza individualistica o quella collettivistica: esso è chiaramente culturale ma quali sono i suoi vantaggi e svantaggi?
Rispondere a questa domanda potrebbe portarmi a un principio generale per cercare di predire se l’atteggiamento verso una generica problematica debba essere individualista o collettivista.
Si intravedono poi le relazioni con la filosofia morale…
Ecco, tutte queste possibilità, percepite inizialmente solo a livello intuitivo stimolano la mia curiosità e mi fanno ritenere un fatto “interessante”!
Carta igienica - 1/2/2022
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Pechino: Malagò positivo, isolato in covid hotel da Ansa.it
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