Qualche ragionamento in ordine sparso…
Ho visto questo video Spike protein is very dangerous, it's cytotoxic (Robert Malone, Steve Kirsch, Bret Weinstein) di DarkHorse Podcast Clips su Youtube.
Mi è sembrato interessante (e anche allarmante). Oltretutto la versione completa non è su Youtube, dove era stata censurata, ma si può vedere su un altro sito (*1). Non conosco questo canale ma ho deciso comunque di condividerlo su FB.
Immediatamente è apparso un messaggio del tipo: «Attenzione! Diversi fact checkers hanno verificato che il contenuto del video è “parzialmente falso”».
Qui la mia perplessità: come si può credere che esistano dei “controllori dei fatti” realmente indipendenti? Analizzare i fatti con la presunzione di saper dire se qualcosa è vero o falso è già qualcosa di per sé epistemologicamente sconcertante: ma, ammesso che sia possibile, stabilire la verità o la falsità di argomentazioni complesse richiede molto tempo e conoscenze spesso altamente specifiche. È evidente che per poter cercare di stabilire in maniera onesta e oggettiva se un qualcosa è vero o falso su qualsiasi argomento sarebbe necessaria una squadra di almeno una dozzina di persone con competenze diverse (e probabilmente spesso non sarebbero sufficienti) e pronte a dedicare almeno una mezza giornata (e talvolta di più) per investigare le varie affermazioni fatte.
Possibile che ci sia quindi questo proliferare di “controllori dei fatti” indipendenti?
La vedo difficile: credo che sia molto più probabile che si tratti di poche persone pagate (magari indirettamente) e quindi non indipendenti, non particolarmente esperte nelle materie in cui emettono le loro sentenze e, per motivi di tempo, pure superficiali nelle loro analisi.
Sono studenti volontari universitari? Significa solo che non sono così esperti da sentenziare sulle opinioni altrui e che, se ce ne fosse bisogno, si possono comprare con poco.
Inoltre i “controllori dei fatti” hanno tutto l’interesse a difendere la narrativa dei potenti e questo, ovviamente, li rende poco credibili soprattutto per quelle questioni che metterebbero in difficoltà quest’ultimi.
Insomma trovo l’intera logica dietro al lavoro dei “controllori dei fatti” assurda. E trovo ancora più assurdo che qualcuno possa prenderli sul serio e fidarsi dei loro pareri.
Allora ho avuto la seguente “intuizione”: «Se lo censurano deve essere vero.»
Ovviamente non è così e si tratta solo di un paralogismo: però la sua “logica”, sebbene errata, non è assurda.
Che bisogno c’è di censurare una falsità? Non è molto più semplice confrontarla con la verità?
Oltretutto, come insegna John Stuart Mill (che ho citato al riguardo migliaia di volte), il confronto fra falsità e verità è estremamente proficuo e benefico per chi lo compie perché dà la possibilità di comprendere meglio il significato profondo del vero. La verità non diviene un vuoto dogma, che si sa essere vero ma non per quale motivo, ma una conoscenza viva e feconda…
Vabbè, chi mi segue conosce già questa mia tiritera…
Al contrario la censura fa nascere il legittimo sospetto che si voglia nascondere qualcosa, che non si sappia né voglia rispondere alle questioni sollevate dal censurato. Viene quindi da pensare che, con l’aiuto dei potenti che tutto possono, si cerchi di nascondere quella che evidentemente è una verità scomoda.
Si tratta di un ragionamento legittimo e assolutamente non da complottista: semmai da persona prudente che non si fida automaticamente di chi ha più interesse a mentire piuttosto che a dire la verità.
Questo è forse la più grossa controindicazione della censura: del resto, da quello che sapete della storia, la censura si è sempre e solo accanita con chi cercava di propalare il falso?
Non mi pare proprio anzi…
Perché quindi oggi dovrebbe essere diverso?
La risposta è “in chi ci guadagna” trovate dove stanno gli interessi economici e avrete una buona indicazione di chi trae vantaggio da una certa verità.
In altre parole la censura protegge direttamente o indirettamente gli interessi economici (o politici) di un qualche potere? Se sì allora non essere sospettosi di fronte alla censura non è da semplici ingenui ma da folli.
Conclusione: niente di che… solo una riflessione dopo aver cenato e prima di Italia-Austria...
Nota (*1): notare la disparità di trattamento: per molto meno i canali di Fusaro e ByoBlu sono stati demonetizzati e poi il secondo di questi addirittura chiuso. Il motivo è che negli USA le persone hanno ancora la possibilità di ottenere giustizia ma l’Italia è lo zerbino dell’UE e l’UE è lo zerbino degli USA cosicché i canali italiani non hanno alcun diritto e Youtube può trattarli arbitrariamente come preferisce.
alla prima stazione
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento