Voglio scrivere un pezzo leggero e questa serie è l’ideale…
Aprile 2011:
Apparentemente all’epoca scrissi molti pezzi sulla gestione dell’immigrazione: ma niente di particolarmente buono o cattivo.
Ma vediamo i candidati al “mongolino”, tutti concentrati a inizio mese:
- Troppo lungo per essere corto: forse il primo della serie “da corto a lungo per errore”. Il suo difetto è che non dice niente ed è privo di interesse: si illude solo di essere spiritoso con una battuta finale molto modesta.
- Solita noia: statistiche completamente insignificanti sul ghiribizzo.
- Succiacapre: altro pezzo nato sulla premessa del “voglio scrivere ma non ho idee”: un abortino.
Maggio 2011:
Solo due candidati e neppure particolarmente brutti: solo perché sono severo con me stesso assegnerò il mongolino…
- Scarso interesse: perché una serie, che a me piaceva molto, è stata chiusa alla prima stagione? Alcune mie ipotesi: in realtà ho scritto di molto peggio.
- Aumento eppur diminuisco: voglio scrivere qualcosa pur non avendo niente da dire. Il succo del pezzo è che ero ingrassato di due etti nonostante la dieta.
Giugno 2011:
Anche questo è un buon mese: di nuovo, solo per cattiveria nei miei confronti, scelgo un pezzo come mongolino del mese.
In questo caso c’è solo un pezzo bruttino: Catastrofe linguistica. La “catastrofe” sarebbero semplicemente due termini usati nell’uso comune “tsunami” e “multitasking”: come una lettrice fa giustamente notare non è poi una grande catastrofe…
Ne approfitto per segnalare due pezzi di questo mese:
- In Intuizione disordinata scrivo della chiave della macchina che ho ritrovato solo qualche giorno fa rimettendo a posto la libreria che ho in camera! Insomma dopo quasi 10 anni ho ritrovato la chiave perduta…
- Uomini e uini: non lo ricordavo assolutamente. Ho iniziato a leggerlo perché aveva il marcatore “facezia”: fino all’ultima frase non avevo idea di dove volevo andare a parare, poi l’ho letta e mi ha fatto ridere!
Conclusione: anche in questo trimestre pezzi brutti brutti non ne ho trovati: solo qualcuno un po’ noioso o inutile. Mancano quegli articoli (e so che un po’ ce ne sono) in cui ho scritto dei veri e propri errori: ma piano piano li scoverò…
alla prima stazione
2 ore fa
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