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martedì 28 aprile 2020

Speciale Coronavirus 15

Fra ieri e oggi mi sono rimesso “in pari” con i video del canale MedCram su Youtube.
In pratica appena 5 video visto che l’autore pubblica solo ogni tre giorni circa: soprattutto adesso lavora in rianimazione in un ospedale a New York e quindi non ha tantissimo tempo disponibile!
Di seguito le mie note sui differenti video divisi per giorno di pubblicazione.

16-Aprile
- Presentata una “vecchia” ricerca su come sterilizzare l’aria infetta da virus (nella ricerca semplice influenza ma dovrebbe funzionare per qualsiasi virus) con l’uso dei raggi UVc. I raggi UVc uccidono virus e organismi unicellulari ma non penetrano nella pelle o negli occhi: sono quindi senza controindicazioni per l’uomo. L’idea è quindi di usarli in luoghi pubblici e di aggregazione per limitare la diffusione del virus nella “fase 2”.
- Presentata ricerca preliminare sull’efficacia del farmaco Remdesivir da un’università/ospedale di Chicago. La ricerca dovrà essere confermata ma la cosa interessante è che in poche ore il valore delle azioni della casa farmaceutica che produce tale medicinale è aumentato del 900%!

19-Aprile
- Presentate due ricerche: la prima che stima gli infetti da Covid-19 essere molti di più del previsto e la seconda che smonta la precedente ricerca per vari errori di campionamento dei soggetti (in verità errori piuttosto comuni in statistica).
- Introduce un fenomeno connesso al Covid-19: l’ipossiemia, ovvero la scarsità di ossigeno nel sangue. La spiegazione è piuttosto tecnica: in pratica può dipendere o dalla scarsità di ossigeno che arriva dai polmoni (problemi all’alveolo) o dai globuli rossi. Alla fine non c’è nessuna conclusione definitiva. Ma da questo e da altre ricerche viste nello scorso Speciale Coronvirus sembra abbastanza appurato che il covid-19 interagisce anche col sangue.

21-Aprile
- Il dr. Seheult racconta la sua normale routine di questi giorni. Prima di tutto prende tutti gli integratori di cui ho accennato nei precedenti speciali (del resto era proprio sul suo canale che ne avevo trovato menzione) quindi vitamina C, vitamina D, quercetina, “acetylcysteine” (questo me l’ero perso), zinco e almeno 7-8 ore di sonno (che rafforzo il sistema immunitario). Sono poi le sue precauzioni per non infettarsi a fare impressione: impossibile ripetere tutto qui perché mi prenderebbe mezzo articolo!
- Ho poi dato un’occhiata ai commenti e ho notato che è seguitissimo da altri medici (anche italiani) che gli fanno i complimenti! Queste attestazioni di stima mi confortano sull’affidabilità di ciò che dice (e del resto cita ricerche pubblicate su JAMA e The Lancet; e quando non sono ricerche verificate dai pari lo dice chiaramente; e poi fornisce tutti i collegamenti alle ricerche originali…)

23-Aprile
- Perché gli uomini si ammalano di più? Niente di nuovo: molti geni per le difese immunitarie si trovano sul cromosoma X e le donne ne hanno due mentre gli uomini uno solo.
- Una panoramica interessante sull’idrossiclorochina: in pratica ancora non si sa se sia un farmaco utile o no: per tre ricerche (due cinesi e una francese del 16, 20 e 31 marzo) sì ma per quattro (1 cinese, 1 francese, 1 ignota e 1 americana del 24 e 30 marzo e del 14 e 21 aprile) no. Ma nessuna di queste ricerche è definitiva!
- Qualche dato interessante su un campione di 5700 persone ricoverate all’ospedale di New York nel mese di marzo (più o meno). Di queste persone solo il 31% aveva una febbre superiore a 38°: e questi erano casi gravi! Quindi c’è da riflettere sulla reale utilità di controllare la febbre per accertare la presenza del virus (in pratica non si accerta niente).
- Ipotesi che i ceppi di covid-19 della costa est e ovest siano sostanzialmente diversi fra loro.

27-Aprile (e questa è stata la puntata più interessante)
- Per esperienza personale il dr. Seheult ha notato che molti pazienti muoiono per complicazioni cardiovascolari: infarti o ictus.
- La teoria è che si formino coaguli nel sangue e che ci sia stress ossidativo: la ragione è ovviamente il covid-19. Ora la spiegazione del dottore è stata molto tecnica: in questi giorni è impegnatissimo e adesso preferisce farsi capire più dai medici che lo seguono che da utenti comuni. In pratica il virus attacca le cellule col recettore ACE2 che si trovano nei polmoni (e questo si sapeva) ma, quando e se la malattia peggiora, allora passa anche nel sangue dove ci sono altre cellule con recettori ACE2: queste cellule, se infiammate, rilasciano nel sangue una sostanza coagulante e che provoca stress ossidativo (che a sua volta può portare a infarti). In questo caso l’azione del virus è molto rapida e può essere letale anche per i giovani. Ovviamente le persone più a rischio sono quelle che hanno già forme di stress ossidativo e in particolare i diabetici e gli obesi. Questo almeno è quello che ho capito!
- Ovviamente questa nuova teoria, che spiegherebbe tante delle stranezze osservate per questo virus, ha suscitato un sacco di domande fra i commenti: dottori che si consultano fra loro e non sanno più che fare o che fanno domande tecniche che non capisco!

Comunque è chiaro che nei prossimi giorni questo sarà l’argomento caldo della ricerca sul covid-19, magari collegandola a mutazioni genetiche dei vari ceppi.

Sul fronte italiano ho perso contatto con la situazione: vediamo un po’ qual è la tendenza…
Dunque il rapporto fra nuovi contagiati e tamponi fatti continua a diminuire: non è super significativo a causa dei relativamente pochi tamponi fatti ma ormai la tendenza è assodata.
Più significativo, sebbene in ritardo di svariate settimane sulla diffusione del virus, è il numero dei morti che continua a scendere super lentamente: anche se non sono considerati i morti in casa e quelli nelle case di cura penso che la tendenza sia comunque la stessa.
Nel complesso la quarantena funziona ma è veramente poco efficace: il problema di fondo è che si tratta di una quarantena non mirata. Si costringe a casa persone sane mentre altre infette magari hanno meno limitazioni (continuando quindi a infettare). Il risultato è che per nascondere l’inadeguatezza di questa strategia si colpevolizza il cittadino comune che non rispetta “abbastanza” la quarantena. Come se poi il rimanere chiusi in casa non avesse effetti negativi sulla salute sia fisica che mentale…
E la fase 2? Lo scrissi giorni fa: per prendere decisioni sensate, con cognizioni di causa, senza fare scommesse, bisogna avere dei dati certi su cui basarci. Al momento non abbiamo neppure idea dell’ordine di grandezza del numero dei contagiati: tempo fa si parlava di fare una grande ricerca epidemiologica per capire quale fosse la diffusione statistica della malattia sul territorio nazionale. All’epoca scrivevo che era inutile per il singolo cittadino ma, in effetti, sarebbe fondamentale per pianificare la “fase due”. Non avendo dati certi, ed essendo incapace di procurarseli, il governo adotta la strategia più prudente, ovvero quella di procrastinare la riapertura del paese: politicamente è comprensibile ma non è detto che non gli si rivolti contro se gli altri paesi rimarranno chiusi meno a lungo del nostro senza particolari problemi o conseguenze.

Più filosoficamente colpisce l’incertezza della scienza nei confronti di questa malattia sulla quale, dopo ormai vari mesi, ancora non si sa niente di preciso. Del resto il saggio “La scienza è democrazia” che lessi l’anno scorso spiegava proprio questo: nella scienza tutti gli scienziati devono avere diritto di parola, non ci devono essere “dittature” di specifiche teorie perché ogni teoria può sempre rivelarsi errata.
Negli USA hanno ben chiara questa logica: non c’è prevenzione verso particolari ricerche, se ne seguono molte, diverse fra loro, in parallelo. In Italia ho la SENSAZIONE (anche perché in Italia i media danno molto spazio a scienziati, o presunti tali, dotati di molto più ego che buon senso) che si sia più pecoroni: si va dietro l’opinione della maggioranza e subito si taccia di bufala le ipotesi minoritarie.

3/5/2020
Mi sono rimesso per l’ennesima volta in “pari” con i video di MedCram: c’è da dire che in questa settimana sono stato decisamente apatico, indolente e di cattivo umore. Sto leggendo solo “Insomnia” di Stephen King, probabilmente il suo peggior romanzo, e niente altro. Non sto seguendo la politica, nemmeno su Twitter. Ecco perché anche guardare i video sul covid-19 mi fa fatica…

Ho visto le puntate del 29 aprile, 30 aprile e 1 maggio.

29/4/2020
- Lunghissima e interessantissima spiegazione di come funzionano i mitocondri delle cellule: attraverso un complicato meccanismo convertono l’energia fornita dal cibo in energia chimica utilizzabile dalla cellula. Un prodotto di scarto di questa trasformazione sono dei radicali e in particolare O2- e OH- (il meno indica un elettrone extra, avrei dovuto usare un puntino ma…).
Questi radicali vengono prodotti da sostanze inibite da ACE2 che però, come sappiamo, viene distrutto dal virus: di conseguenza il virus porta a un accumulo di radicali e quindi a stress ossidativo.
- Il succo del discorso è che il covid-19 non è propriamente una malattia polmonare (si trasmette attraverso l’aria, e quindi i polmoni, ma i danni maggiori li fa altrove) ma dell’endotelio (ovvero della superficie interna dei vasi sanguigni).
30/4/2020
- digressione sul farmaco Remdesivir: sembrerebbe funzionare anche se non è chiaro quanto. Come minimo usandolo si salverebbe una persona su 28 che altrimenti sarebbe morta ma, probabilmente, la sua efficacia è molto maggiore. (Lo studio è stato interrotto prima del tempo per motivi etici quando ci si è accorti, oltre ogni ombra di dubbio, che il farmaco era efficace).
1/5/2020
- L’autore ha presentato tutta una serie di ricerche degli ultimi 10-20 anni, ma anche recentissime, che mostrano le relazioni fra ACE2, AT-II e AT 1-7: ovvero che l’ACE2 contribuisce a mantenere sotto controllo i radicali.
- Analogamente ha mostrato ricerche che mettono in relazione stress ossidativo e trombosi (provocata da malattia dell’endotelio).
- Non a caso esaminando i dati di oltre 5000 pazienti newyorchesi curati in terapia intensiva si nota che c’è una percentuale significativamente rilevante di malati con ipertensione e obesità (fattori che già da soli portano a un aumento dei radicali).

Conclusione: bo… voglio la fase due!

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