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sabato 15 giugno 2019

La tetrarchia

[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 1.3.0 "Strauss III").

Oggi avevo una mezza idea di scrivere sulla Solitudine del satiro di Flaiano, letteralmente una miniera di spunti, ma preferisco qualcosa di più facile e meno impegnativo: un pezzo politico!

Ultimamente seguo molto Twitter, specialmente Bagnai, ma soprattutto parecchi sconosciuti che però scrivono commenti interessanti, spesso intelligenti e/o divertenti.
Recentemente leggo però molta confusione in riferimento all’attuale governo: io trovo divertente che persone magari acute e profonde in altri campi siano così politicamente ingenue. Il loro problema è che non hanno letto la mia Epitome e, quindi, non hanno i giusti strumenti per interpretare la situazione attuale!

Vabbè, un po’ scherzo… ma un po’ no!
Se si vogliono comprendere le apparenti ambiguità politiche del governo è molto utile aver letto il capitolo dell’Epitome sui populismi ([E] 12). Poi, in realtà, bisognerebbe aver letto anche la serie dei miei pezzi sul M5S qui sul ghiribizzo, così come quelli sulla formazione dell’attuale governo dello scorso anno…
Oggi voglio quindi approfittarne per chiarire quale sia la struttura di questo governo.

Il governo attuale è apparentemente sostenuto da due forze politiche ma in realtà sono quattro: questo ovviamente causa molti problemi di interpretazione a chi non se ne è reso conto perché l’atteggiamento del governo gli può quasi apparire come schizofrenico!

Le forze al governo non sono solo M5S e Lega ma: M5S/Grillo-Casaleggio, M5S/Di Maio, Lega e Uomini del Presidente.
Analizziamo queste forze una a una.
1. M5S/Grillo-Casaleggio Si tratta di un populismo apparente, inefficace e rinunciatario (per la definizione del significato di questi termini rimando a [E] 12.4. In breve significa che equivale a un partito tradizionale e finge solo di essere un populismo, non vuole migliorare realmente la situazione della popolazione ma è dalla parte dei parapoteri). Alcuni suoi esponenti sono le ministre Grillo e Trenta: evidentemente indipendenti da Di Maio, sembrano seguire una loro propria agenda, avulsa da quello del governo (e relativo contratto), tutta a favore dei parapoteri.
Una parte importante della perdita di voti del M5S è da attribuire a loro…
2. M5S/Di Maio Si tratta di un populismo forse reale e almeno parzialmente efficace, di sicuro ambizioso (di nuovo rimando a [E] 12.4. In breve essi cercando di fare realmente il bene della democratastenia ([E] 4.4) e, almeno parzialmente possono riuscirci; in quanto ambiziosi vorrebbero un M5S più forte e con più voti). Chi mi segue sa che la classificazione del populismo del M5S/Di Maio è sempre stata una mia priorità: avendo gli strumenti giusti per comprendere (Epitome), e sapendo dove/cosa guardare, piano piano ci sto riuscendo.
Adesso sono abbastanza convinto che rappresenti un populismo reale (soprattutto vorrebbe fare bene perché ambizioso) con il limite, comune a tutti i populismi, di non aver ben chiare quali siano le vere cause della crisi socio/economica del nostro paese: questo porta a politiche più o meno azzeccate anche se ben intenzionate. Ad esempio il reddito ci cittadinanza rappresenta un progresso enorme per la giustizia sociale nel nostro paese.
Esponenti del M5S/Di Maio sono, oltre all’ovvio Di Maio, anche Toninelli e Bonafede (buona la legge contro corruzione).
3. Lega Ancora non sono sicuro del tipo di populismo della Lega. Il motivo è che Salvini è enormemente opportunista e, per incrementare il consenso della sua parte politica, non si fa scrupoli di sorta (*1). Le sue posizioni viete sulla religione, ad esempio, le trovo ipocrite e le digerisco male ma, sembra, gli abbiano fatto comunque guadagnare grande successo fra i cattolici praticanti. Lo stesso si può dire per alcune sue mosse a favore dei parapoteri tipo il suo appoggio alla TAV (ho forti dubbi anche sulla “flat tax”).
Rafforzare il partito può anche essere la scelta più lungimirante se però poi si usa questa forza per fare il bene della democratastenia.
Di sicuro, anche grazie a esponenti come il Bagnai, almeno la Lega ha una chiara comprensione di quali siano i problemi economici del paese e, per questo, è il partito che ha maggiore probabilità di essere, almeno parzialmente, efficace (nel senso di [E] 12.4).
In definitiva ancora non ho capito se la Lega è un populismo reale o apparente, di sicuro è ambizioso e parzialmente efficace.
4. Uomini del Presidente Il parto di questo governo fu estremamente travagliato e, a mio avviso inopinatamente, fu permesso al presidente Mattarella di interferire pesantemente nella sua formazione. Col senno di poi Salvini ha avuto ragione e ha portato la Lega dal 17 a oltre il 30% mentre con la mia intransigenza probabilmente adesso ci sarebbe un deleterio governo tecnico…
Comunque a Mattarella fu permesso di imporre un suo uomo, il ministro Tria (*2).
Da un punto di vista politico gli “Uomini del Presidente” equivalerebbe a un tipico partito tradizionale (come PD o Forza Italia) ovvero tutto schierato dalla parte dei parapoteri e pronto a seguire pedissequamente tutte le deleterie indicazioni dettate da Bruxelles contro gli italiani.
Chi mi segue sa che è dal primo giorno di questo governo che ho sospetti su Tria ma il caso dei mini-BOT ne è la riprova: entrambe le forze che “ufficialmente” sostengono il governo sono a favori di questi strumenti finanziari ma Tria, non si sa bene su che basi, li ha bocciati. Cioè le basi politiche sono evidenti: su indicazioni di Mattarella che, a sua volta, ha ricevuto gli ordini da Bruxelles: sono le basi economiche per cui li ha scartati a essere molto dubbie e speciose…

Quindi, considerate le attuali tensioni all’interno del governo, che futuro può avere questa maggioranza?
In pratica si sta riverificando la situazione che analizzai lo scorso anno all’epoca della formazione di questo governo. Rimando ai pezzi politici del maggio-giugno 2018 per maggiori informazioni ma, in pratica, le elezioni anticipate converrebbero solo alla Lega mentre tutti gli altri parlamentari rischierebbero di rimetterci il posto. Per questo motivo l’ipotesi di elezioni in autunno mi sembrano altamente improbabili.
L’unica alternativa a questo governo è il solito governo tecnico o del Presidente (o come lo volete chiamare). Un governo sostenuto da un accozzaglia di forze (ci vorrebbero almeno PD e M5S col sostegno esterno di Forza Italia per avere i numeri) che, prono agli interessi “superiori” della EU, finirebbe col rovinarci del tutto. Oltretutto un governo di questo tipo, che si prolungasse nel tempo e smantellasse le timide novità introdotte dell’attuale coalizione, farebbe lentamente evaporare il consenso della Lega
C’è da dire che Salvini è un politico molto più abile (e senza scrupoli) dei suoi avversari (*3) e, probabilmente, in questa situazione ci sguazza a proprio agio.
Adesso è molto più forte di un anno fa: col suo 33%, se Forza Italia e FdI gli portassero un 15% di voti, la coalizione di centro destra potrebbe essere vicinissima al 50%.
E se poi (come da tempo suggerisco) facesse salire a bordo della Lega esponenti del M5S/Di Maio (che essendo al secondo mandato dovrebbero, in teoria, sparire dalla scena politica), a partire da Di Maio stesso, e se questi iniziasse a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, magari spiegando come il M5S/Grillo-Casaleggio abbia remato contro? Io credo che farebbe perdere al M5S un 10% di voti e ne porterebbe un 5% in dote alla Lega.
In altre parole credo che Salvini abbia la forza di non permettere la nascita di un governo tecnico convincendo gli ex alleati (e magari, come detto, pezzi del M5S) che il ritorno alle urne sarebbe preferibile.

Insomma credo che, grazie alla minaccia del ritorno al voto (invece del governicchio tecnico), questo governo possa durare ancora: la strategia più probabile del M5S/Grillo-Casaleggio e Uomini del Presidente sarà quella di remare contro dall’interno del governo ma sono convinto (in verità lo spero soltanto!) che Salvini sappia cosa fare anche in questo caso…

Quindi KGB “tifa” per la Lega di Salvini?
In realtà ancora non ho deciso: per me è fondamentale stabilire se la Lega sia un populismo reale o apparente: dalla politica di Salvini ciò ancora non è chiaro. Nel mio giudizio pesa poi molto la presenza nelle fila della Lega di Bagnai: a mio avviso garanzia che, almeno i problemi economici, siano ben chiari…
Diciamo quindi che per me una Lega in buona fede (populismo reale) è l’unica speranza per l’Italia: anche il M5S/Di Maio è un populismo reale però è una forza politica solo virtuale e che esisterà solo fino alla fine di questa legislatura…

Conclusione: vedremo! La situazione è molto fluida e imprevedibile: sono comunque sicuro che la mia ricostruzione della struttura del governo sia abbastanza accurata e che questa detterà comunque, almeno a grandi linee, le strategie politiche delle diverse forze...

Nota (*1): mi divertivo a pensare cosa avrei fatto io se fossi stato a capo della Lega all’indomani delle elezioni al posto di Salvini. Probabilmente ci sarebbe stato adesso in carica un governo tecnico, zerbino dei più gretti interessi della EU; la Lega sarebbe un partito molto più pulito (avrei “fatto fuori” tutti gli esponenti del partito che non mi fossero sembrati abbastanza onesti) e avrei propugnato una linea politica netta, giusta e chiara. Probabilmente con me la Lega avrebbe avuto ora un consenso intorno al 10-12% sebbene in calo!
Nota (*2): e FORSE lo stesso Conte non gli è troppo lontano; ma in questo caso non ho abbastanza informazioni per pronunciarmi…
Nota (*3): credo che anche chi non lo apprezza debba riconoscerglielo.

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