Brevissima premessa.
Ho già scritto che in geografia sono un completo ignorante? Ebbene sì, è così…
Non so: fin da bambino mi è sembrata un puro e semplice sforzo mnemonico sostanzialmente inutile e, per questo, mi sono sempre guardato bene dall’impegnarmi in tale materia o, comunque, dall’interessarmene per mio conto.
Oggi, come ogni giorno (a breve ci scriverò un pezzo a parte!), ho fatto i miei consueti 10 minuti di esercizi per la memoria con Anki (v. Anki, Ank’io e successivi): un programma in cui inserisco le definizioni di parole che incontro nei libri che leggo e che mi permette di impararle.
L’ultima parola della giornata era “Latania”. Facile!
Cito a memoria: “Genere di piante con tre specie tutte nelle isole Mascarene, medio piccole, dall’aspetto di palma (la definizione non dice proprio così ma lo si capisce dalle foto che ho allegato alla scheda!) e di importanza per la orticoltura.”
Questa scheda inutile la devo, come molte altre di botanica e zoologia tropicale, a Salgari...
Da una precedente indagine sapevo anche che l’arcipelago delle Mascarene si trova a largo del Madagascar ma avevo sempre avuto il dubbio di quali fossero le specifiche isole in questione: non so (non ridete!) magari le Seicelle sono lì?
Allora oggi mi sono finalmente deciso a indagare per bene la questione (informazioni lette su Wikipedia).
Le Mascarene comprendono due isole maggiori: Maurizio (indipendente dal 1968 da UK e originariamente francese) e Riunione (tuttora francese) e vari altri isolotti.
La storia: inizialmente scoperte dalla Francia, che vi portarono lavoratori indiani (credo che originariamente le isole fossero disabitate) che adesso costituiscono il 70% della popolazione, furono in parte acquisite dagli UK che poi concedettero l’indipendenza nel 1968.
Poi ho approfondito le informazioni sull’isola Maurizio perché mi incuriosiva il nome e ho finito per leggere il paragrafo riguardante la religione: circa 50% di induisti, poi un forte minoranza cristiana (30%), poi musulmani ma anche buddisti ed ebrei. Ovviamente l’isola presenta un’unica grande città e i vari luoghi di culto sono tutti concentrati insieme e, nel corso dell’anno, si susseguono le feste delle varie tradizioni religiose.
L’articolo non lo dice esplicitamente ma questo mi ha fatto pensare a una grande tolleranza religiosa. La cosa non mi stupirebbe dato che la maggioranza della popolazione è induista: le religioni politeiste infatti sono molto più tolleranti di quelle monoteistiche e, in particolare, di quelle abramitiche. Al riguardo rimando a Tolleranza e rispetto.
Conclusione: e quindi? Quindi niente: mi sembrava buffa questa concatenazione di ricerche e riflessioni! Semmai ora mi sono incuriosito sulla religione dell’isola Maurizio: magari ne leggerò di più nel wikipedia in inglese. Idealmente mi piacerebbe scoprire quale sia la dinamiche e le relazioni fra le diverse religioni dell’isola…
E il nome Maurizio? Non ho avuto la pazienza di leggere l’intero articolo per scoprirlo!
alla prima stazione
1 ora fa
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