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venerdì 9 febbraio 2024

L'intervista Carlson-Putin

Allora ieri ho aspettato l’intervista di Carlson a Putin per vederla in diretta e, ovviamente, l’ho mancata! Cioè l’ho vista in differita di mezz’ora o forse più e durando oltre due ore ho fatto notte fonda…

Personalmente ne sono rimasto piuttosto deluso: speravo in un’intervista da 8/10 mentre invece è stata da 6/10: sia per colpa di Carlson che di Putin. Questo a prescindere dal pippone iniziale di circa trenta minuti di Putin sulla “non storia” dell’Ucraina come nazione a sé stante.
Carlson non ha fatto le domande migliori, quelle cioè che avrebbero permesso a uno spettatore che non sa niente delle ragioni della guerra in Ucraina di capire il punto di vista della Russia. Ma anche Putin non è stato efficace nelle sue risposte, spesso prolisse e non sempre totalmente in linea con la domanda, né chiaro perché ha dato per scontato molti elementi che lo spettatore medio non conosce né perfettamente consequenziali a ciò che Carlson gli aveva chiesto.

Paradossalmente credo che se l’intervista fosse stata preparata un po’ meglio, invece di lasciarla così spontanea e naturale, sarebbe stata molto più efficace e produttiva.

Non so, forse qualche responsabilità potrebbe averla avuta anche il traduttore in tempo reale: io ho notato più di qualche inconsistenza logica nel doppiaggio (tipo un “prima” dove doveva esserci un “dopo” interpretato comunque come “dopo” da Carlson e altre piccolezze di questo tipo…).

Sono curioso di sapere cosa ne diranno le “mie” fonti di questa intervista: sono sicuro che vi troveranno degli aspetti positivi che a me sono sfuggiti… spero…
Soprattutto non è stata così chiarificatrice per lo spettatore medio: sia Carlson che Putin davano troppi elementi per scontati. Putin non doveva perdere mezz’ora riassumendo mille e passa anni di storia ma avrebbe dovuto fare una panoramica dei fatti significativi più recenti partendo dalle promesse di non espansione della NATO negli anni ‘90: e in 3 minuti non in 30!

Putin, qui probabilmente ha fatto bene pur rendendo l’intervista meno interessante, è rimasto sempre estremamente diplomatico: non si è tolto (troppi) sassolini dalle scarpe e non ha lanciato accuse ai politici occidentali.
Di nuovo però questo è stato un po’ a danno della chiarezza dato che tanti mandanti, cause prime degli eventi, non sono stati indicati esplicitamente. Magari Putin pensa di essere stato educato e diplomatico nel passare i suoi messaggi ma dubito che in realtà lo spettatore medio sia riuscito a recepirli capendo senza incertezze a chi si riferisse…

Personalmente questa intervista non ha aggiunto niente a quanto già sapessi: ma questo è normale dato che non era pensata per spettatori informati ma per coloro che non ne sapevano niente o quasi.

Ovvio che qualche particolare mi è comunque piaciuto o mi ha colpito.
Chiaro per esempio l’interesse di Putin per la storia: una volta ha pure citato Bismarck (che da qualche parte ho letto/ascoltato che è il suo personaggio preferito) e, curiosamente, proprio la stessa citazione che io avevo riproposto qualche settimana fa qui sul ghiribizzo: ah! credo sia sulle pagine scansionate… magari dopo la cerco e metto qui il collegamento…
Comunque Putin sottolineava (a una domanda sui rapporti con la Cina) che l’importante è il potenziale: non cosa sia la Cina adesso ma quello che potrebbe essere…

A un certo momento Carlson gli ha chiesto se avesse le prove che la CIA fosse dietro alla distruzione del gasdotto nel mare del Nord e Putin ha risposto di sì. Carlson allora gli ha detto: “ma perché non le rendete pubbliche: cosi almeno otterreste una vittoria mediatica!”
E Putin gli ha spiegato che dove la Russia non può competere con l’occidente è proprio nella propaganda: secondo lui qualsiasi prova esplosiva la Russia portasse all’attenzione dei media sarebbe trasformata in un petardo comunque sommerso da secchiate e secchiate d’acqua (la metafora è mia!). Comunque, ha aggiunto, nel resto del mondo la comprensione degli eventi è chiara: basta considerare a chi abbia giovato la distruzione del gasdotto e che, contemporaneamente, avesse le capacità per sabotarlo.
Quindi (non detto di Putin) perché dare prova delle capacità dei servizi russi se non sarebbe cambiato praticamente niente?

Altra domanda interessante è stata quella in cui Carlson gli ha chiesto se avesse sentito Biden per telefono dopo l’inizio della guerra: Putin ha risposto di no.
Allora Carlson ha insistito dicendo qualcosa del tipo: “Ma come? Con il pericolo concreto di guerra nucleare perché non ha parlato direttamente col presidente USA per cercare di raggiungere un accordo di pace per l’Ucraina?” (questo perché poco prima Putin aveva ricordato che Zelensky aveva emanato una legge che vieta a qualsiasi diplomatico ucraino, presidente dell’Ucraina compreso, di dialogare con la Russia!)
Giustamente Putin ha obiettato che sarebbe stato inutile dato che, ovviamente, sono proprio gli USA che vogliono la guerra dato che, altrimenti, avrebbero fatto pressioni ben diverse sull’Ucraina. In effetti ha ragione…

Poi, a occhio, ci saranno state un altro paio di scambi relativamente interessanti ma ora mi sfuggono: ho visto il video sonnecchiando, non ho preso appunti, e ora sono passate una decina di ore…

Adesso però mi metto ad ascoltare qualche commento sui miei canali preferiti per vedere se hanno notato qualcosa di importante che a me è sfuggito!

Conclusione: consiglio l’intervista a tutti? Sì, la consiglio ma saltate l’inutile (poco utile, via) premessa storica iniziale! È stata l'intervista del secolo? No: al massimo del decennio...

19 commenti:

  1. Non guarderò l'intervista per due motivi.

    Guardo gli show della TV di stato russa e questo non mi dice quello che la Russia vuole fare sapere agli "Occidentali", mi dice della propaganda ad uso interno, che tra parentesi è tale quale a quella nazista, come ho detto.

    Ho guardato Carlson in passato e mi sembra un disabile. Non c'è niente di male ad essere disabile fino a che non ti proponi a modello o a maestro. Carlson mi porta a chiedermi quale è il "pubblico" che lo può assumere a modello e maestro, quali virtù e talenti ci vedano.

    Mi sembra tutto abbastanza ovvio, l'unico modo che aveva Putin per tenere insieme la "Federazione Russa" che è una accozzaglia di lande e popoli disparati sottomessi alla egemonia della minoranza slava "russofona", era il vecchio espediente del Nemico Esterno.
    Guarda caso, lo stesso espediente che utilizzano tutti i regimi totalitari più o meno teocratici in giro per il mondo.
    C'è sempre un Nemico Esterno "satanico" contro cui scatenare una "guerra santa" e "Gott mit uns".
    Tutti questi regimi totalitari che sono anche prediletti da Dio sono anche indifferenti alla vita umana perché è l'unica risorsa di cui dispongono senza limiti ed è l'unica vera arma che possono tirare contro il "Nemico Esterno".
    Quando Putin ripete il ritornello della Grande Guerra Patriottica sta dicendo ai "Russi" che poi russi non sono, che per vincere magari dovranno sacrificare altri venti milioni di persone e quelli non ci trovano niente di strano o di irragionevole.

    Sul nostro lato siamo nella condizione opposta, magari spendiamo fantastiliardi in aggeggi ma non possiamo pensare che qualcuno ci lasci la pelle, da cui il famoso concetto della "guerra pulita" che si fa da lontano con le armi automatiche, come il videogioco.
    Ancora, niente di nuovo sotto il sole.

    Poi c'è il discorso del "Sud del mondo" che si vorrebbe emancipare dal giogo dello "Ordine Mondiale" con gli USA egemoni. Putin che eredita il proletariato del mondo unito sotto le bandiere dell'URSS. Excusatio non petita, significa ammettere che la "pseudo-Russia" non è in Europa ma da qualche parte in questo metaforico "Sud". Che ancora fa ridere per la situazione interna di spietato colonialismo slavo. Poi boh, non so perché un brasiliano dovrebbe sentirsi affratellato ad un iraniano.

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    1. Come ho scritto l’intervista, al di là del clamore, non mi è parsa eccezionale: se non la guardi perdi il giusto. Soprattutto poi se Carlson non ti piace…

      Sull’origine e le motivazioni della guerra mi rendo conto che la pensi molto diversamente da me. Personalmente ho letto con interesse il tuo punto di vista anche se non lo condivido.

      Interessante l’accenno all’alternativa multipolare che sta nascendo nel resto del mondo non occidentale (non solo nell’emisfero sud).
      Io credo che qui Putin stia guadagnando popolarità perché la Russia viene vista capace di resistere, e probabilmente vincere, a un attacco occidentale o comunque fortemente supportato dall’occidente con armamenti e denaro. E questo, credo, a popolazioni abituate a “subire” la volontà dell’occidente credo che piaccia molto.

      Ciò che unisce molti dei paesi BRICs insieme è l’antagonismo (non necessariamente militare ma anche solo commerciale) con l’occidente: un legame in effetti temporaneo e forte solo fino a quando l’occidente è forte.

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  2. Non si tratta di "Carlson non ti piace" ma del fatto che è un personaggio costruito, perché negli USA tutto è studiato a tavolino, non sono improvvisatori come noi ed è costruito per risultare "interessante" ad un pubblico di minorati.
    Non si tratta solo degli argomenti "trumpiani" della "pseudo-destra" USA, è tutto l'insieme, la fisionomia, la mimica, il trucco e parrucco.

    Non c'è nessuna "alternativa multipolare".

    Ti faccio un esempio ovvio, la Cina. La Cina attuale è stata creata dagli USA quando hanno ammesso la Cina comunista nel WTO e hanno cominciato a delocalizzare le manifatture. Stringi stringi, è una versione "soft" del vecchio colonialismo britannico per cui le colonie forniscono materia prima e forza lavoro, nel contempo vengono assimilate culturalmente e quindi diventano mercato per i prodotti "a valore aggiunto".

    La Cina non è la nemesi degli USA, è una creatura degli USA. L'unico intoppo è che i dirigenti Comunisti si vedono scalzati da una aristocrazia nascente di "imprenditori" e ovviamente non gli va. Hanno un vantaggio rispetto agli USA, il fatto che mentre gli Statunitensi ragionano con l'ottica del profitto a breve termine, i Comunisti possono ragionare sul lungo e lunghissimo termine. Grazie alla pianificazione a lungo termine si sono attrezzati per passare da semplici fabbricanti di prodotti finiti al controllo di tutta la filiera, proprio tutta, di prodotti "strategici" come l'elettronica.

    Possono fare resistenza rispetto al colonialismo e al fatto che gli USA gli impongano dei "vicerè" che scalzino il Partito Comunista proprio grazie al fatto che controllando tutta la filiera impediscono la concorrenza o meglio l'ingerenza. Non hanno interesse a bloccare l'esportazione di magneti permanenti verso lo "Occidente" ma possono regolare le quantità e i prezzi, possono controllare entro certi limiti il "mercato".

    La conflittualità tra USA e Cina non è come quella putiniana sulla conquista delle terre e deliri su antichi re medievali, è sul fatto di controllare le filiere dei prodotti strategici, per esempio le miniere in Africa, la raffinazione in Indonesia, i porti in Grecia, che ne so. Gli USA hanno ereditato dai Britannici un impero oceanico, la loro egemonia si fonda su quello, cioè sul controllo dei commerci degli altri.

    Nello stesso tempo i dirigenti cinesi si trovano davanti al solito bivio degli autocrati. Possono scegliere se chiudersi in se stessi come la Corea e vivere in maniera autarchica, magari poi ricicciando il "nemico esterno" oppure possono essere "giocatori sulla scacchiera mondiale" ma per giocare devi essere in due, cioè devi dare avere, devi mantenere le relazioni.

    La popolarità di Putin è frutto di due cose.

    Cancellazione della memoria sempre per via del progetto massonico per cui tutti vivono nello "eterno istante presente". Se vivi nell'istante presente ti interessa solo che tra un secondo godrai o soffrirai, neghi la possibilità che quello che succederà domani sia preparato ieri e che si debba investire per guadagnare.

    Infantilismo, torniamo al rasoio di Occam ma nella versione perversa. Si sceglie l'opzione più semplice perché evita di dovere prendere una posizione che spaventa. Solo un idiota può pensare che Putin possa "vincere" contro la NATO che ha cento volte le capacità economiche quindi logistiche della Russia. Quello che vuole l'idiota però è non essere coinvolto, quindi non è tanto Putin in se stesso quanto l'idea spacciata da Orsini e colleghi che abbia "vinto" ancora prima di cominciare perché qualsiasi disagio possa procurare non vale il prezzo di opporsi. Meglio gli Ucraini schiavi ma vivi che morti, significa meglio noi schiavi ma vivi che morti, translato poi nel pensare solo alle rate e alle ferie e le routine quotidiane del lavorare per consumare/godere.

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  3. Popolazioni "abituate a subire" quello che vogliono è essere come noi.
    Si dividono in due gruppi. Quelli come i Polacchi che pensano di potercela fare e quindi si sforzano di entrare nel gioco e quelli che pensano di non potercela fare e quindi sono frustrati. Un po' come i tagliatori di teste islamici che sono vestiti da "rapper" e notoriamente sono i maggiori consumatori di pornografia occidentale.

    I BRICS non esistono se non in una certa narrativa masochista.

    Qui bisognerebbe fare un pippone sui paradossi delle pseudo-ideologie dell'Occidente, la storia della dialettica "sinistra-destra" ma non ti annoio.

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    1. Il resto del mondo non occidentale invidia il nostro benessere ma non necessariamente vuole essere come noi: la cosiddetta cultura occidentale (ormai separata e indipendente dalla cultura scientifica) in alcune regioni del mondo è disprezzata e talvolta dileggiata (vedi il wokismo).

      I BRICs esistono: attualmente non sono un’organizzazione politica ma bisogna valutarne il potenziale e questo è notevole.

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  4. Poi, fammi capire una cosa.

    Premessa: non ci vuole niente a fare una ricerchina su Wikipedia e fare due conti circa le quantità sul tavolo riguardo il "blocco occidentale" contro Putin. Senza gli USA. Basterebbe la Germania come illo tempore, muovendone gli apparati verso l'economia di guerra, per sommergere la Russia con la produzione industriale e la tecnologia. Oggi come allora, l'unica cosa che può fare Putin è svuotare le galere e i villaggi remoti della Taiga. Il PIL dell'Italia è maggiore di quello della Federazione Russa ed è più o meno in linea con quello di uno solo dei cinquanta stati degli USA.

    Detto questo, mi piacerebbe capire la mentalità di uno che parteggia per Putin contro lo "Occidente" o la "egemonia USA". Cioè, come se noi fossimo su Marte e guardassimo le vicende col telescopio invece di farne parte. Che vantaggio avremmo noi nel "mondo multipolare", se esistesse, con i "poli" dati dal Partito Comunista, dagli ayatollah iraniani, dai generaloni sudamericani e asiatici, eccetera, quali miglioramenti porterebbe a noi e a tutti una "vittoria" (che poi è praticamente impossibile) di Putin.

    Voglio dire, tornando a prima, l'industria europea si era attrezzata per fare leva sulle materie prime della Russia. Putin fa la guerra, come se gliele avessimo rubate, le materie prime, come se veramente i "nazisti" marciassero versi i campi petroliferi russi, ovviamente salta per aria l'economia. Ma le cose sono cosi delocalizzate, disperse, globalizzate che entro pochi mesi i flussi vengono dirottati e più o meno tutto ricomincia come prima.

    Proprio il fatto che guardiamo la guerra come se non ci riguardasse se non per motivi "ideali" o di disturbi mentali, dimostra che in effetti non ci riguarda, Putin non ha nemmeno la capacità di rompere abbastanza le palle da provocarci il minimo disagio. Dibba e Conte si lagnano per le "armi", gli abbiamo mandato le robe prese dal deposito rottami e ci fanno il favore di togliercele di torno senza chiederci dei soldi. Un bombardiere B2 costa più del doppio del suo peso in oro, per dire, altro che gli M113 che risalgono alla guerra del Vietnam.

    La propaganda della TV russa ad un certo punto raccontava l'Europa come un posto dove la gente mangiasse i topi, con i cartoni al posto dei vetri dei tuguri, insomma l'immagine che avevamo noi dell'Est negli Anni Novanta. A parte l'ovvia ed ennesima excusatio non petita, non solo siamo ben lontani dall'essere "poveri" ma, torno a dire, possiamo ignorare una guerra in Europa e a maggior ragione in un qualsiasi altro posto del mondo.

    Il concessionario mi dice che le moto è un po' un problema perché i pezzi vengono dall'Asia e adesso magari non passano dal Mar Rosso ma fanno il periplo dell'Africa. Vabè, significa che invece della moto pronta consegna dovrò aspettare un mese. Come da sketch di Aldo Giovanni e Giacomo, "ci stiamo cacando sotto".

    Che vantaggio avranno gli oligarchi russi o anche gli sdentati dei villaggi della taiga dal nazionalismo imperiale di Putin? In Russia non si fabbrica nulla perché conveniva importarlo contro materie prime. Le famiglie degli oligarchi non vivevano in una dacia nelle ridenti località caucasiche, vivevano negli USA o in Europa e gli sdentanti sognavano l'iPhone, l'hamburger e il cappelletto con visiera da scemo. Soloiov, quello che fa i talk show di propaganda alla TV, sul tavolo ha un "surface" della Microsoft. A cose fatte torneranno all'ovile perché la Russia si troverà comunque a doversi confrontare col mondo del presente e gli oligarchi e gli sdentati vorranno le stesse cose degli altri.

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    1. In questo commento metti tanta “roba” nel piatto.
      A occhio ti basi su dati vecchi riguardo la Russia.
      Per esempio il PIL puro e semplice della Russia è ormai maggiore di quello italiano: https://countryeconomy.com/countries/compare/italy/russia

      Ancora più interessante è se si confronta il PIL pesandolo sul costo della vita: in questo caso l’anno scorso la Russia ha superato la Germania.

      Sulla capacità produttiva l’occidente è in crisi perché il privato a cui è affidata la produzione ha grosse difficoltà ad aumentarla: non basta costruire N nuovi capannoni perché parecchi componenti vengono da tutto il mondo; non vengono tenute scorte perché sono antieconomiche e il privato vuole massimizzare il profitto (se hai voglia e tempo puoi guardare questo video tutto basato su fonti occidentali e con i relativi collegamenti disponibili e verificabili: https://www.youtube.com/watch?v=auNyHniau5s ).
      Il risultato è sotto i nostri occhi: l’Europa ha fallito l’obiettivo di produrre un milione di proiettili da 155mm per l’artiglieria. Gli USA sono riusciti a raddoppiare la propria produzione di queste munizioni ma solo perché le aziende che le producono sono statali e, comunque, devono importare l’esplosivo dall’estero.
      In Russia, per tradizione sovietica, le aziende erano obbligate a mantenere scorte per poter in caso di bisogno moltiplicare la produzione: non solo delle munizioni ma anche dei missili, carri armati etc.

      Le conseguenze sull’Europa ci sono eccome: l’inflazione è la conseguenza dell’aumento del costo dell’energia. La Germania si sta deindustrializzando anche qui per il costo dell’energia che in alcuni casi è quintuplicato…
      Il periplo dell’Africa non comporta solo più attesa ma, di conseguenza, anche un costo maggiore e quindi inflazione.

      Io cerco di essere distaccato perché voglio valutare oggettivamente la situazione: non faccio il tifo per Putin contro i miei (dell’Italia) interessi ma osservo che i nostri (occidentali) politici incapaci stanno prendendo decisioni sbagliate di cui la gente comune pagherà le conseguenze mentre i ricchissimi diverranno ancora più ricchissimi...

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  5. Il guaio non è che deliri ma che sei cosi "distaccato" che ripeti la propaganda di Soloiov.
    Sono stufo, quello che potevo fare l'ho fatto, amen.

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    1. Ma prova a metterti nei miei panni: come a te quello che scrivo sembra la rifrittura della propaganda russa lo stesso accade a me leggendo i tuoi commenti.

      Io sono aperto a cambiare idea e, anzi, lo ritengo un segno di maturità e intelligenza: però mi baso su fatti e logica. Per farmi cambiare idea ho bisogni di dati e informazioni su cui poter ragionare e verificare. Che tu mi dica, per esempio, “Putin fa la guerra, come se gliele avessimo rubate, le materie prime, come se veramente i "nazisti" marciassero versi i campi petroliferi russi, ovviamente salta per aria l'economia.”
      Questa per me è un’opinione che come tale rispetto ma di certo non basta a farmi cambiare idea.

      Alla fine, secondo me, invece di dirci le cose stanno “così e cosà” sarebbe più utile ampliare il discorso e individuare quali possano essere dei criteri per valutare la bontà di un’informazione o, meglio, di una fonte.
      A questo punto, armati di questi criteri, possiamo analizzare alla luce di questi le diverse informazioni e trarne poi le logiche conseguenze.

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    2. Il fatto che noi scriviamo in italiano e siamo in Italia non ti dice niente sul fatto che non ha senso ripetere la propaganda "russa" che racconta della necessità della guerra santa contro lo Occidente e quindi contro l'Italia e gli Italiani? Per favore non tirare fuori il giretto retorico per bambini che non sono gli Italiani, è il "governo", perché noi amiamo la "Russia" e poi siamo "pacifisti". L'unico gran culo che abbiamo è che la linea del fronte non è più a Gorizia ma è appunto in Ucraina. Te però la faccenda di Gorizia l'hai rimossa, puf.

      Non mi interessa cosa pensi e non voglio farti cambiare idea. Il problema è che tu esisti insieme a milioni di altri e la vostra esistenza manifesta una crisi catastrofica del cosiddetto "Occidente". Non per i froci o per i "missili ipersonici - wunderwaffen" di Putin ma perché non avete memoria e non siete capaci di pensare. Un mondo di gente che non sa nulla e non riesce a mettere due idee in fila è un incubo, un incubo che minaccia di finire in apocalisse.

      Comunque, ti ripeto:
      La "Federazione Russa" è un impero coloniale che discende dalla distopia dell'URSS, quella in cui la aristocrazia del Partito Comunista teneva schiavi centinaia di milioni di persone, sotto la minaccia delle armi, col lavaggio del cervello, l'eliminazione dei dissidenti, il permesso per spostarsi da una città all'altra e mantenendo tutti appena sopra il livello della sopravvivenza.
      Putin non fa mistero del progetto di ripristinare l'URSS tal quale quello che era prima degli anni Ottanta, quindi annettendo tutta l'Europa dell'Est.
      Tolta la facciata di cartapesta del Marxismo-Leninismo quello che rimane dell'URSS è esattamente la stessa retorica con cui i Nazisti si proponevano di rifondare l'Impero Romano, cioè il Terzo Reich, sulla superiorità della Razza Ariana e oggi su quella della Razza Slava. Il "Rusky Mir" è il Quarto Reich.

      Con questo abbiamo archiviato la pratica "Russia" o "pseudo-Russia".
      Adesso affrontiamo l'altra questione e cioè che noi siamo dentro l'egemonia USA e gli USA sono una fogna.
      Questo è tutto un altro discorso, non è che siccome hai le emorroidi allora devi buttarti sotto un treno.

      Mettiamola in questi termini, l'egemonia USA in questo momento è di fatto il migliore dei mondi possibili.
      A noi toccano due problemi.
      La evidente decadenza degli USA in quanto sede della Massoneria Apolide da cui discende l'enorme problema del Mondo Nuovo e del progetto dello Uomo Unico.
      Il nostro ruolo e in generale il ruolo dell'Europa all'interno dell'egemonia USA, quanto possiamo renderci autonomi, quanto possiamo resistere o deflettere i progetti della Massoneria Apolide, come farlo. Dobbiamo essere migliori noi, Putin non è un esempio ne un aiuto, cosi come buttarsi sotto il treno non cura le emorroidi. Putin si deve levare dai coglioni che abbiamo già le nostre rogne da grattare. Che stia pure in Asia a massacrare gli sdentati dei villaggi

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    3. Poi c'è una cosa che trovo incredibile.
      Ti dico che tu ripeti gli argomenti di Soloiov e tu mi dici che secondo te io faccio lo stesso.

      Mi domando quale sarebbe l'equivalente di Soloiov dalla mia parte, quale altra TV ha degli show con gente che minaccia la guerra nucleare, di conquistare la "Russia" fino al Pacifico, di sterminare chi resiste e rieducare gli altri, la guerra santa contro i Nazi-Froci-Satanisti "russi", le zanzare dei biolab per infettare gli Occidentali, insomma il repertorio "russo" ma a parti invertite.
      Sulle TV Italiane trovi Orsini, Santoro, Dibba e tutto il circo degli Anti-USA, Anti-NATO, i corrispettivi dei MAGA americani e in generale il "grillismo" a partire dall'inguardabile e inascoltabile Conte. In "Russia" non c'è nessun contraddittorio, finisci in un gulag in Siberia per un nonnulla.

      E' triste e un po' ridicolo che io ti debba fare notare che Putin sta riciclando le migliaia di carri armati che l'URSS aveva fabbricato per invadere l'Europa e che evidentemente noi non abbiamo mai progettato di invadere la Russia dato che non ce li abbiamo quei carri armati e, come ti ho detto, la dottrina NATO è sempre stata solo difensiva e poi la NATO era in dismissione. L'URSS non ha mai fabbricato abbastanza scarpe o salsicce per i suoi abitanti però i carri armati si, a migliaia. Un paradiso senza dubbio. Noi invece abbiamo le campagne contro lo spreco perché buttiamo via troppo mangiare.
      Adesso secondo te Zelensky un pupazzo drogato che è telecomandato per "uccidere i Russi", povere vittime, che erano li tranquilli a sfogliare margherite nel loro paradiso. Non si capisce perché gli Ucraini invece di volere fare la fame senza denti ma con tanti carri armati preferiscano venire in "Occidente" a sprecare il mangiare. Più ci penso più è incredibile che ci sia gente come te, perfino convinta di saperla lunga.

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    4. Certo che questo 23 febbraio eri proprio scorbutico! ;-)

      > Il fatto che noi scriviamo in italiano e siamo in Italia non ti dice niente sul […]
      Bo, mi sembra che tu ti stia accalorando in maniera non produttiva.
      Tu dici che io ripeto quanto dicono le fonti russi ma non sembri accettare che, analogamente, tu pari a me essere vittima della più bieca propaganda occidentale.
      Come ti avevo già detto qui non ha senno dire “questo è vero e questo no”. Piuttosto ragioniamo perché tu consideri qualcosa propaganda e io no e viceversa. In questa maniera potremmo arrivare a una comunicazione utile...

      > Non mi interessa cosa pensi e non voglio farti cambiare idea. Il problema è […]
      Bo… qui faccio fatica a capire la tua logica: il tuo mi sembra piuttosto lo sfogo di una persona irritata contro chi, più o meno vagamente, la pensa come me. Per gli altri non posso parlare ma per quanto ti riguarda ti posso assicurare di essere molto più logico e razionale della media.

      > La "Federazione Russa" è un impero coloniale che discende dalla distopia
      > dell'URSS […]

      Non sei l’unico che afferma che questa Russia sia il proseguimento storico dell’URSS. Io non la penso assolutamente così e magari argomenterò questo mio pensiero in un pezzo a parte...

      > Adesso affrontiamo l'altra questione e cioè che noi siamo dentro l'egemonia
      > USA e gli USA sono una fogna.
      E poi spieghi che la Russia è peggio.
      Su questo siamo, finalmente d’accordo, in un vecchio pezzo che mi sembra di averti già citato do un punteggio alla libertà/giustizia di vari paesi: non solo gli USA ottengono il punteggio migliore ma ho anche dato all’UE un punteggio più alto che alla Russia… ;-)

      > La evidente decadenza degli USA in quanto sede della Massoneria Apolide […]
      D’accordo anche qui.

      > Il nostro ruolo e in generale il ruolo dell'Europa all'interno dell'egemonia USA, […]
      Giusto.

      > Dobbiamo essere migliori noi, Putin non è un esempio ne un aiuto, […]
      Putin e la Russia avrebbero dovuto essere usati dall’Europa per emanciparsi dagli USA. Sfortunatamente a livello politico (europeo) è mancata totalmente questa capacità.

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    5. Ciao Anonimo! Parte 1/3?
      Come al solito ti rispondo a blocchetti...

      > Poi c'è una cosa che trovo incredibile.
      > Ti dico che tu ripeti gli argomenti di Soloiov e tu mi dici che secondo te io faccio lo stesso.

      C’era un tizio che diceva che “chi ha orecchi per intendere intenda”.
      Premesso che non seguo Soloiov (né la tv italiana) ma fonti per quanto possibile neutrali, io dal giorno 1, cioè dalla prima risposta che ti detti su questo argomento, capii che il punto non erano le singole affermazioni: che era inutile farti notare cosa non tornava delle tue affermazioni “fattuali” come del resto lo era per te scrivermi che XXX era in verità YYY.
      Piuttosto io avevo cercato di spostare la conversazione su un tema più produttivo: cioè con quali criteri si può giudicare una fonte come propaganda o come informazione.
      Forse non mi spiegai bene ma tu non mi rispondesti. In seguito presi l’occasione per scriverci un pezzo sopra e, almeno, spiegare il mio punto di vista (Criteri di propaganda).
      Invece tu insisti a dire che io mi baso sulla propaganda mentre tu sull’informazione affidabile e corretta. Ovviamente senza argomentazioni ma solo con una supponenza che non mi sembra molto giustificata: cioè nella tua testa ovviamente sì, ma se provi a considerarlo dal punto di vista esterno no.
      Io parto dall’ipotesi che tu, basandosi sulle tue premesse e informazioni, arrivi logicamente e correttamente alle tue conclusioni. Tu però non fai lo stesso con me.
      E allora che dialogo vuoi costruire? Tu in pratica mi ripeti che sono un idiota ma, nonostante la tua insistenza su questo punto, di sicuro non mi convinci che hai ragione solo scrivendomi che ce l’hai!

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    6. Parte 2
      > E' triste e un po' ridicolo che io ti debba fare notare che Putin sta riciclando le migliaia di carri
      > armati che l'URSS aveva fabbricato per invadere l'Europa e che evidentemente noi non abbiamo
      > mai progettato di invadere la Russia dato che non ce li abbiamo quei carri armati e, come ti ho
      > detto, la dottrina NATO è sempre stata solo difensiva e poi la NATO era in dismissione. L'URSS
      > non ha mai fabbricato abbastanza scarpe o salsicce per i suoi abitanti però i carri armati si, a migliaia.

      Vabbè, come ti ho detto trovo inutile accapigliarsi su singole affermazioni ma, tanto per cambiare, proverò a risponderti su qualche punto specifico.
      Per esempio:
      - Putin voleva conquistare l’Europa ma non aveva i carrarmati. Non sarà allora che NON voleva conquistare l’Europa?
      - Confondi l’URSS con la Russia.
      - La NATO sempre e solo difensiva? Come per l’attacco alla Serbia, alla Libia e in Afghanistan?
      - Le spese militari (sì ho visto un po’ del video che mi hai mandato dove Parabellum dà i “fatti” e un po’ di “numeri”). Parabellum ci mostra come la media delle percentuali di spesa dei vari paesi NATO negli ultimi decenni sia crollata. Verissimo (credo) ma l’anima e la sostanza della NATO sono gli USA e qual è stata la loro spesa per la difesa annuale negli ultimi decenni?
      Dati da chatGPT:
      2000: $290.5 miliardi
      2001: $305.4 miliardi
      2002: $343.3 miliardi
      2003: $457.6 miliardi
      2004: $495.4 miliardi
      2005: $518.3 miliardi
      2006: $559.3 miliardi
      2007: $600.6 miliardi
      2008: $616.7 miliardi
      2009: $676.7 miliardi
      2010: $690.0 miliardi
      2011: $711.4 miliardi
      2012: $711.6 miliardi
      2013: $670.8 miliardi
      2014: $626.1 miliardi
      2015: $596.1 miliardi
      2016: $611.2 miliardi
      2017: $606.7 miliardi
      2018: $643.3 miliardi
      2019: $684.6 miliardi
      2020: $732.0 miliardi
      2021: $778.0 miliardi

      A occhio dal 2000 al 2021 è più che raddoppiata.

      E quella Russa? Sempre secondo chatGPT:
      2000: $61.0 miliardi
      2001: $65.0 miliardi
      2002: $65.3 miliardi
      2003: $65.7 miliardi
      2004: $65.6 miliardi
      2005: $66.4 miliardi
      2006: $69.3 miliardi
      2007: $78.2 miliardi
      2008: $70.2 miliardi
      2009: $61.0 miliardi
      2010: $58.7 miliardi
      2011: $61.0 miliardi
      2012: $61.0 miliardi
      2013: $68.2 miliardi
      2014: $84.5 miliardi
      2015: $66.4 miliardi
      2016: $69.2 miliardi
      2017: $66.3 miliardi
      2018: $61.4 miliardi
      2019: $65.1 miliardi
      2020: $61.7 miliardi
      2021: $62.1 miliardi

      A occhio dal 2000 al 2021 è rimasta uguale...

      Da cui si ricava, secondo Parabellum, che la NATO è pacifista e che la Russia è imperialista. O roba del genere: non sono sicuro...

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    7. Parte 3
      > Adesso secondo te Zelensky un pupazzo drogato che è telecomandato per "uccidere i Russi",
      > povere vittime, che erano li tranquilli a sfogliare margherite nel loro paradiso. Non si capisce
      > perché gli Ucraini invece di volere fare la fame senza denti ma con tanti carri armati preferiscano
      > venire in "Occidente" a sprecare il mangiare. Più ci penso più è incredibile che ci sia gente come
      > te, perfino convinta di saperla lunga.

      Eh?! Hai sicuramente tante idee ma le mischi tutte insieme così che mi è difficile comprenderti.
      - Zelensky dipende dagli aiuti occidentali e principalmente da quelli statunitensi. Questo implica che Zelensky obbedisce a Washington. Se sia drogato non so…
      - Ecco questa parte sugli ucraini mi è poco chiara. Io credo che avrebbero preferito la pace e non farsi ammazzare per niente.
      - A me non pare di saperla lunga. Cerco di esprimere più chiaramente possibile le mie idee e sono consapevole che possano essere sbagliate. Il problema è se ci sia o no la volontà di comprendermi da parte di chi mi legge.

      Comunque ribadisco quanto ti avevo scritto all’inizio di questa risposta: se vogliamo essere costruttivi è inutile discutere sulle singole affermazioni ma, semmai, mi parrebbe utile partire dalle rispettive premesse. Ovvero come distinguere la propaganda dall’informazione: cioè con quale criterio giudichi una fonte affidabile e un’altra no.

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  6. Mi sono letto tutto, stanotte, in insonnia e poi in parte ri-letto, ora.
    Per me il commento interessante è stato il "23 febbraio 2024 alle ore 18:57".
    Due imperi che cozzano: il regime russo e il regime marcio, del Deep State, massonico apolide nelle parole di Nessuno, che impesta gli SUA e quindi, per imposizione, le province come noi.
    Interrompo che Rosa Canina è uscita dalla sala gessi.

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    1. Ma... sono andato a vedere il commento a cui ti riferivi e che, ho verificato, ancora non avevo letto con attenzione.

      Secondo me il problema di fondo sono le sue premesse e non la veridicità delle sue singole affermazioni.

      Questo Anonimo non è interessato a dialogare perché non vuole neppure ipoteticamente accettare (come invece sono disposto a fare io) la premessa di poter avere non dico torto ma neppure completamente ragione.

      Se così stanno le cose che senso ha l'andare a spulciare le singole sue affermazioni?
      Anch'io sono d'accordo con alcune di esse ma a cosa servirebbe scriverlo? L'interessante sarebbe discutere i punti dove non siamo d'accordo ma qui trovo il muro
      invalicabile delle sue certezze che non ammettano dubbi.

      È una perdita di tempo parlare a chi non ti vuole ascoltare...

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  7. Agli sdentati dei villaggi russi (di recente ho visto alcuni filmati russi sulla vita nei loro villaggi, mi ricordano l'Italia degli anni anni Cinquanta) corrispondono gli zombi così indicati da filmati statunitensi che in seguito alle "nuove droghe" sono a migliaia nelle città statunitensi.
    Personalmente ritengo che gli imperi abbiano un ciclo di vita: la globalizzazione, tecnica e tecnologia hanno ridotto notevolmente tali cicli di vita.
    A pelle direi che gli SUA sono sulla china calante, dopo la vetta, la Federazione Russa ha nei suoi limiti di povertà anche la forza, la garra, come dice Nessuno. Per i primi, il PIL, l'agio, da punti di forza o pregio, diventano decadenza, vizi, patologie culturali (intersezionalismo) e diventano dei limiti.

    Aggiungo una nota: i metodi del nazionalsocialismo e del comunismo erano metodi del tempo, la industrializzazione, la ingegnerizzazione della società, più che della rispettiva ideologia.
    Anche se, oggi, 2024, se leggi qualcosa di Potere al Popolo e Forza Nuova, hanno una parte rilevante di ideologia e lessico in comune.

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    1. Sostanzialmente d'accordo.

      Aggiungo però che la qualità della vita nelle grandi città russe (molto meno nelle periferie) è estremamente migliorata. San Pietroburgo qualche anno fa era stata nominata la città più vivibile del mondo: questo se metti sul piatto della bilancia non solo il denaro ma anche la cultura, i servizi pubblici, la sicurezza, l'arte, l'ambiente etc.
      L'anno scorso il PIL russo procapite aggiustato per il costo della vita aveva superato quello tedesco (ovviamente altrettanto aggiustato).

      La teoria dei cicli di vita degli imperi è un'applicazione della palingenesi: l'ontogenesi riassume in sé le tappe della filogenesi. Ovvero le fasi di vita individuale riassumono quelle della specie, compreso quindi il declino e la morte. Se consideriamo uno stato o un impero come un'entità biologica (plausibile dato che alla fine si tratta di un insieme di persone) ecco che il parallelismo diviene evidente (la palingenesi è nota anche come legge fondamentale della biologia o roba del genere...).

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