Il vero uomo: “Non amo me stesso: non sono omosessuale.”
Indovinato! - 24/11/2023
Ho dato un’occhiata su chatGPT alle opere del filosofo David Lewis (v. Cinque logiche o il buon dittatore) che mi ha segnalato (con relative brevi spiegazioni) i seguenti campi di studio:
- Modalità e Mondo Possibile
- Teoria delle Descrizioni
- Contrafattuali Controfattuali
- Contibuti alla Filosofia della Mente
Il paragrafo “controversie” diceva che non tutti sono d’accordo con i suoi risultati: probabilmente non li capivano!
Affascinante: e così ho pensato “questo deve essere un INTP!”
Sono così andato a controllare sul sito (inaffidabile) sui diversi tipi e MBTI: David Kellog Lewis
La nota biografica dice: “Known for defending his radical metaphysical modal realism, in addition to a humean supervenience about space-time points, a counterfactual position on causation, functionalism about the mental, among much more.”
Che tipo potrà mai essere?
Berusky - 20/11/2023
[Questo è il pezzo/corto a cui accenno in Cinque logiche o il buon dittatore ma che mi ero dimenticato di pubblicare! Ho lasciato volutamente la data originaria.]
Ho ritrovato un vecchio gioco (gratuito) di logica a cui giocavo una quindicina di anni fa: Berusky (degli stessi autori esiste anche un Berusky 2 tridimensionale e sempre gratuito).
Ci avevo giocato molto (non avevo altri giochi all’epoca!) e comunque mi divertivo: non ne ho la certezza ma sono abbastanza sicuro di essere arrivato almeno ai livelli di difficoltà media.
Ieri sono ripartito dall’inizio risolvendo quelli di apprendimento senza problemi e poi sono passato a quelli facili. Già al secondo di quelli facili ho perso abbastanza tempo ma è al terzo che mi sono piantato.
La struttura logica era molto semplice ma non sono stato in grado di calcolare correttamente tutte le possibilità e alla fine ho guardato la soluzione in Rete.
C’è da dire che avevo un vago ricordo di un livello col “trucco”: qualcosa tipo una falsa parete. La paura di perdere tempo a cercare una soluzione logica quando invece non esisteva si è sempre fatta più forte togliendomi contemporaneamente la capacità di rifletterci.
Addirittura (di solito non lo faccio mai in nessun gioco) ho provato a farmi dare un suggerimento: per l’appunto è apparso un testo ambiguo che, in tono scherzoso e con molte più parole, diceva che “Non ci sono trucchi ma è divertente pensare che il giocatore lo creda”. In pratica non era un suggerimento a meno che le allusioni al trucco non fossero significative. E qui mi sono convinto che ci fosse veramente un “trucco” e per questo ho cercato la soluzione in linea…
Però mi rimane il forte sospetto che le mie capacità mentali siano significativamente calate rispetto a 15 anni fa. Nei prossimi giorni ci giocherò ancora ed, eventualmente, ne avrò la conferma...
Ariosto patriarcale - 26/11/2023
Oggi nell’articolo Demoni dall’aspetto umano su Il blog della Curiosona ho trovato una citazione molto bella direttamente dall’Orlando Furioso dell’Ariosto:
Parmi non sol gran mal, ma che l’uom faccia
contra natura e sia di Dio ribello,
che s’induce a percuotere la faccia
di bella donna, o romperle un capello:
ma chi le dá veneno, o chi le caccia
l’alma del corpo con laccio o coltello,
ch’uomo sia quel non crederò in eterno,
ma in vista umana un spirto de l’inferno.
Che “italianizzato” da chatGPT significa:
“Non solo mi sembra un grave male,
ma anche un atto contro natura e una ribellione contro Dio,
quando qualcuno si spinge a colpire il viso
di una bella donna o a spezzarle un capello:
ma chi le dà del veleno o chi le strappa
l'anima dal corpo con lacci o coltelli,
non potrà mai considerarsi un essere umano,
bensì un demone in forma umana.”
Insomma una condanna molto dura del femminicidio. Un momento: ma l’Italia a cavallo fra il XV e il XVI secolo non era una cultura patriarcale?
Nel pezzo Panoramica sul “femminicidio” avevo scritto:
“Ho sentito parlare di cultura “patriarcale”: che alcuni valori giustificherebbero, almeno parzialmente, tali omicidi.
Sono scettico: le culture patriarcali, come tutte le culture, non tollerano questo tipo di crimine: sicuramente il colpevole sarebbe giudicato più brutalmente da una società veramente patriarcale [...]”
Io e Lee Whorf - 27/11/2023
Poche settimane fa scrissi il pezzo Lingua e pensiero e oggi mi sono imbattuto in questo video educativo: Linguistic Relativity: How Language Shapes Thought dal canale Sprouts (pubblicato da appena 28 minuti quando l’ho visto!).
Il video è molto generico e si limita a elencare diversi tipi di influenza della lingua sul pensiero ma senza entrare in alcun dettaglio: di sicuro però conferma la relazione fra lingua e pensiero e, di conseguenze, che lingue diverse plasmano diversamente il pensiero.
Ingenuamente nel mio vecchio pezzo avevo scritto “È un peccato che non esistano studi su questa materia” ma, ovviamente, esistono. Il video cita tale Benjamin Lee Whorf, linguista e antropologo; secondo chatGPT la sua “Teoria del Linguaggio e Pensiero” “suggerisce che la struttura della lingua che parliamo influenzi il modo in cui percepiamo il mondo e pensiamo a esso. Ha sostenuto che le lingue modellano la nostra realtà e che ciò che possiamo pensare è vincolato dalla lingua che parliamo.”
Comunque mi stupisco sempre di come le mie intuizioni trovino così spesso conferma in teorie di cui vengo a conoscenza solo a posteriori! Beh, in questo caso magari ervamo stati entrambi ispirati da Nietzsche...
Ombudsman (or woman)
58 minuti fa
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