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venerdì 11 giugno 2021

Måneskin

Da qualche giorno, mi sembra da sabato scorso per la precisione, sto seguendo i Måneskin…
Fino ad allora sapevo solo: 1. avevano vinto San Remo; 2. avevano vinto Eurofestival; 3. che suonavano “rock” che però a me, da pochi secondi ascoltati, mi sembrava al massimo pop-rock; 4. che il cantante giocava sul proprio aspetto; 5. vaghi accenni a polemiche varie…

Probabilmente deve essere stato grazie al solito Osho (con le sue frasi) che mi ha incuriosito con una battuta, oppure Youtube con le sue proposte di visione mi potrebbe aver suggerito un “React to...” sui Måneskin. Insomma non ricordo più come ho iniziato a vedere i vari video ma di sicuro è stata una cosa abbastanza casuale…

Inizialmente il divertimento era vedere come dei commentatori stranieri reagivano a una canzone italiana (ero partito dalla versione censurata di “Zitti e buoni” che aveva vinto l’Eurofestival). Io mi aspettavo qualcosa tipo “Carina ma non è rock”.
Invece era tutto uno sperticarsi di lodi: cosa che comunque ho trovato divertente. Allora ho iniziato ad appassionarmi e a divertirmi per le reazioni ammirate dei vari autori di “React to...”, talvolta commosse, per quella che a me continuavano a sembrare canzoncine molto leggere.

Infatti dopo un po’ mi ero stufato di sentire solo reazioni a “Zitti e buoni” e avevo iniziato a cercare altro.
Ho scoperto così che hanno iniziato a suonare giovanissimi in strada a Roma e questo, secondo me, la dice lunga. Chiaramente non è un gruppo costruito in laboratorio, con le canzoni e la musica scritta da altri: hanno seguito un proprio percorso di crescita, sono maturati e hanno costruito delle sinergie fra loro.
I caratteri più forti sono quelli di Damiano (il cantante) e Vittoria (la bassista): davvero il chitarrista e il batterista non potevano che avere una personalità più tranquilla altrimenti il gruppo si sarebbe spaccato a forza di litigi!
Invece, come dicevo, si è creata un’ottima sinergia fra i vari elementi del gruppo: si vede che lavorano bene insieme, che si divertono e che sono amici.

In un’intervista avevo notato che Vittoria parlava un ottimo inglese: poi ho scoperto che ha la mamma danese. Probabilmente è stata quindi lei a suggerire il nome del gruppo Måneskin che in danese significa “chiar di luna” (*1).

Poi evidentemente Damiano gioca sul suo aspetto per fare colpo sul pubblico femminile ma in verità c’è di più, molto di più.

Mi sembra di aver visto ieri per la prima volta “Torna a casa Marlene”: il video è senza dubbio molto evocativo ma in verità mi ha colpito il testo tutt'altro che banale: Marlene non è una donna ma simboleggia l’ispirazione creativa, una sorta di musa insomma. Un’idea affascinante che mi è piaciuta molto.

Infine oggi ho scoperto il brano “Coraline” e devo dire che il testo è oggettivamente molto bello. E nel complesso anche la parte puramente musicale mi è piaciuta: è un crescendo molto drammatico che si fonde perfettamente con la storia che viene raccontata (*2).

Ecco, l’autore di questi testi è proprio il Damiano cantante: per questo dico che non è solo aspetto ma ha anche una notevole sensibilità e spirito poetico. E, oltretutto, è evidentemente un animale da palcoscenico, capace di creare non solo con la voce, ma anche con movenze e atteggiamenti, una grande atmosfera in grado di coinvolgere il pubblico.

Insomma il mio genere di musica preferito rimane il power metal e, da questo punta di vista, i Måneskin non riescono a conquistarmi: però è evidente che nel loro genere sono effettivamente molto bravi e che le loro canzoni non sono solo orecchiabili ma hanno anche dei messaggi impegnativi e importanti. Sicuramente tutto il gruppo lavora molto su ogni brano che, quindi, non sembra scritto, senza voler far nomi (*3), sulla tazza del ce##o in dieci minuti.

Posso quindi dire che, al di fuori del metal (quindi escludendo i Whiteskull, i Graveworm, i Draugr, i Furor Gallico etc.), i Måneskin sono adesso il mio gruppo italiano preferito.

Conclusione: chi l’avrebbe mai detto che da San Remo potesse venire qualcosa di buono (*4)!

Aggiornamento: Oggi (il pezzo l’ho scritto ieri) ho sentito altre reazioni a Coraline e adesso mi è entrata in testa: ora però mi purgo con i Graveworm!

Modificato 14/6/2021: niente di importante ma solo due piccole precisazioni: 1. I Måneskin hanno vinto l’Eurovision e non l’Eurofestival (che non credo esista!). Non correggo l’errore perché mi pare divertente e perché sono pigro…
2. Il mio giudizio sui Måneskin come di genere pop-rock era basato solo su “Zitti e buoni”: in realtà i loro pezzi hanno tutti delle sonorità molto diverse e alcuni si possono sicuramente considerare come “rock”. Di sicuro però non sono power metal!

Nota (*1): almeno così mi pare che si traduca “moonshine”!
Nota (*2): da questo punto di vista, soprattutto all’inizio quando vi è solo l’accompagnamento della chitarra, mi ha ricordato un po’ De André. Se i Måneskin dovessero avere un calo di creatività potrebbero provare a riarrangiare qualche canzone di De André, magari in inglese: secondo me avrebbero abbastanza sensibilità da fare un buon lavoro e sarebbe un facile successo…
Nota (*3): Sfera Ebbasta.
Nota (*4): ero tentato di citare di De André (su diamanti e fiori) ma probabilmente sarebbe stata una battuta di dubbio gusto...

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