In questi giorni sono molto impegnato tanto che solo di sfuggita ho saputo degli attacchi terroristici avvenuti a Parigi.
Anche oggi mi sono occorsi 5 minuti per capire che c'era stato un nuovo attentato e altri 20 per scoprire che erano stati due...
Per forza di cose non ho quindi riflettuto approfonditamente su questa situazione ma, comunque, un commento mi sento di farlo. Anzi due...
Per prima cosa noto il cambiamento di strategia nella scelta dei bersagli. È da tantissimo che lo penso: mi chiedevo ma come mai i terroristi continuassero ad affannarsi cercando di attaccare bersagli super protetti... Perché, visto che la loro strategia è quella di fare più vittime possibili, non attaccano luoghi pubblici indifesi? Mi sembrava di aver segnalato in un vecchio pezzo la possibilità di attaccare discoteche o cinema, magari bloccando le uscite di emergenza, ma non riesco a ritrovarlo...
Il secondo commento è l'inutilità della sorveglianza sulle reti sociali e sulla rete in generale (v. anche Pericolo libertà e simili). Da "secoli" ripeto che i terroristi non sono così fessi da fare un gruppo “segreto” su FB dove discutere cosa attaccare!
La riprova è data dal fatto che questi attentati non sono stati evitati.
Tutto quello che si ottiene con questo spionaggio è una schedatura di massa che dà delle indicazioni generiche su orientamenti politici, religiosi e simili completamente inutili per prevenire attentati ma che SICURAMENTE, nei prossimi anni, porteranno a episodi di discriminazione: altro che sicurezza dei cittadini questa sarà una grandissima limitazione della loro libertà.
alla prima stazione
1 ora fa
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