Allora, ieri sera ho dato un’occhiata agli “exit poll” e stamani (alle 6:15) ho dato una ricontrollata alle proiezioni.
Qualche commento in ordine sparso.
Il testa a testa fra PD e FdI nei numeri (non ho idea di quanto siano definitivi) non c’è stato: anzi, considerando la differenza notevole, mi viene da pensare che i sondaggi fossero truccati per dare speranza agli elettori piddini e invogliarli così ad andare a votare. Non sarebbe niente di nuovo.
Bassissima affluenza: questa è stata l’unica mia facile previsione. Evidentemente c’è nel paese una percentuale di intelligenza che riconosce la futilità di votare per partiti sostanzialmente tutti uguali.
Crolla la Lega ma tiene, direi, il M5S: avevo previsto il primo risultato ma non il secondo. Davvero non riesco a capire chi possa aver votato il M5S dopo che questo ha fatto il contrario di quella che avrebbe dovuto essere la sua natura antisistema: penso all’alleanza di governo col PD e al sostegno, praticamente fino al termine della legislatura, al governo Draghi. Non so: forse sono stati premiati per l’unica cosa buona che hanno fatto, il “reddito di cittadinanza” cioè.
La Lega al contrario è stata punita anche dal fatto di avere un’alternativa forte: FdI. L’elettore della Lega deluso aveva un partito a cui passare, quello del M5S no…
Altro piccolo mistero per me è Forza Italia all’8%. Suppongo che, oltre ai frutti del clientelismo, sia premiata per essere considerato il partito più di “centro” della coalizione di destra. Poi, è ovvio, Forza Italia è un guscio vuoto: dietro al pupazzo di carta pesta pubblicitaria di Berlusconi non vi è niente altro, né a livello di programma né di di principi. Evidentemente chi l’ha votato ha fatto una mera scelta “geografica” cercando un ipotetico centro-destra che non esiste.
Ancora più stupefacente è l’altro 8% di Calenda e Renzi: sorvolando sull’alleanza contraddittoria di questi due figuri, suppongo che Calenda fosse attrattivo per chi voleva votare una persona “seria e preparata”. Ovviamente Calenda non lo è ma così si sforzava di sembrare e, con la benedizione dei media, così è stato presentato al pubblico.
Mi dispiace ma sono anche felice che, come temevo, Italia Sovrana non sia entrata in Parlamento: mi sarebbe seccato se il mio voto avesse potuto essere vagamente significativo. Invece no: avrei solo consumato inutilmente la benzina per andare al seggio e, con la mia partecipazione, avrei dato il mio microscopico contributo a rendere credibile la “democrazia” italiana.
Che ci aspetta?
Come ho abbondantemente scritto cambia poco per l’Italia qualunque partito abbia vinto.
Sì certo, qualche tassa sarà diversa così pure qualche taglio alla spesa (già a brandelli a forza di decenni piddini di tagli), ma nella sostanza, per quello che potrebbe influire sul nostro futuro e su quello dei nostri figli, non ci sarà sfortunatamente alcuna differenza. La Meloni è già corsa a baciare anelli (o piedi) e a giurare fedeltà ai vari burattinai della politica italiana assicurandoli che eseguirà tutto ciò che le verrà richiesto…
L’unico vago motivo di interesse potrebbe essere la capacità di fare opposizione di PD e M5S.
Oddio, in quella del PD credo poco: non vedo capaci di manifestare in piazza vecchietti infermi, nobildonne ricoperte di anelli e collane oppure burocrati e dirigenti di municipalizzate col “gilet in cashmire”. Sì, di opposizione virtuale, quella delle dichiarazioni “forti” e poi ristrombazzate dai media obbedienti, ce ne sarà anche troppa. Ma quella che farebbe bene al paese sarebbe quella di piazza.
Invece il M5S con i suoi gruppi territoriali (ai miei tempi si chiamavano “Meetup” ora non so), nonostante siano stati ignorati e, anzi, umiliati dalla “lista di uomini di fiducia” di Conte, ora potrebbero fare comodo per organizzare manifestazioni di protesta.
Il governo non è infatti all’altezza di rimediare ai danni (e ai buchi) lasciati in eredità da Draghi (intendiamoci: nemmeno il PD ne sarebbe stato lontanamente capace!) ma ora avrà gran parte dei media contro (esclusi quelli berlusconiani e vedremo come andrà in RAI) compresi, probabilmente quelli internazionali (occidentali). I burattinai preferirebbero infatti il ritorno della loro marionetta preferita e di provata ubbidienza, Draghi cioè, e faranno di tutto per rispedircelo impacchettato come “salvatore” mentre invece è il principale artefice dei disastri più recenti (che avremo modo di scoprire da ottobre quando i media ci racconteranno che sono opera del governo Meloni!).
Conclusione: come commento a caldo mi sembra possa bastare così. Sicuramente, nonostante la brevità del pezzo, ho comunque già scritto un commento più valido di quanto leggibile nella maggioranza dei giornali!
AVE CESARE
9 ore fa
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