Oggi voglio scrivere ma non ne ho voglia: mi piace l’idea di mettere nero su bianco alcune considerazioni maturate negli ultimi giorni su “Democrazia cosa è” di Sartori ma l’idea dell’atto pratico di scorrere il libro, guardare le mie note, rileggere le parti interessate e tradurre il tutto per il lettore in una forma che sia chiara ma anche minimamente interessante mi dissuade dal farlo.
So bene che questo tipo di articoli servono principalmente a me per imparare e memorizzare meglio quanto letto ma, nonostante il mio egoismo utilitaristico, non mi va di farlo.
È che si tratta di varie osservazioni, tutte secondo me piuttosto interessanti, ma nessuna di esse mi entusiasma sufficientemente da aiutarmi a vincere la mia naturale pigrizia…
Proverò quindi a scrivere di calcio (non ho bisogno di consultare libri e appunti) ma premetto subito che sono più impreparato del solito. Non ho ripreso DAZN e quindi posso vedere solo le 3 partite settimanali che spettano a Sky. Negli ultimi anni mi ero già decisamente stufato di un campionato in cui le partite interessanti (a parte quelle della propria squadra del cuore) sono solo una, massimo due, per settimana: la maggior parte sono o fra squadre di basso livello o squilibrate fra una una forte e una debole: le prime non mi interessano mai, le seconde solo se, per qualche caso imprevisto, la squadra più debole riesce ad andare in vantaggio rendendo quindi la partita più equilibrata. Vabbè, l’ho già scritto l’anno scorso e, forse, ancor prima.
Però per parlare di calcio bisogna vedere le partite: ho imparato a mie spese che le sintesi sia video che cartacee possono essere estremamente fuorvianti. I giudizi poi ai singoli giocatori sono troppo condizionati dal risultato finale della partita e, dal mio punto di vista, sono spesso sballati.
Insomma o si guarda le partite dall’inizio alla fine oppure... non ci sono alternative!
Juventus: Ronaldo improvvisamente se ne è andato ma società e tifosi non piangono. Al di là dei giornalisti che continuavano a incensare spudoratamente Ronaldo come il più forte giocatore del mondo, ho la sensazione che i tifosi si fossero ormai accorti della realtà: “questo” (anziano) Ronaldo non è stato sufficiente a innalzare significativamente la competitività della Juventus a livello internazionale.
Al riguardo la mia opinione è che sicuramente l’apporto tecnico del singolo giocatore Ronaldo è stato positivo (io non ero nemmeno sicuro di questo) ma, a causa del suo costo spropositato, ha impedito miglioramenti in altre zone del campo: per permettersi Ronaldo la Juventus non ha potuto acquistare altri giocatori strategici e si è accontentata di parametri zero. A suo tempo ipotizzai che Marotta se ne fosse andato proprio perché in disaccordo con la scelta di prendere Ronaldo ma è solo una mia teoria…
Inoltre tutta la squadra si doveva sacrificare in funzione di Ronaldo: sì, CR7 in genere riusciva così a fare la differenza in Italia, con avversari mediamente molto più deboli, ma in Europa non è stato sufficiente: Ronaldo per la lotta alla Champions si è dimostrato essere una debolezza e non una forza.
Allegri adesso si trova a dover ricostruire la squadra lasciata dalle macerie di Pirlo e con qualche calciatore non all’altezza della Juventus. Sono però convinto che presto troverà la giusta alchimia e la Juventus sarà di nuovo la favorita per il campionato: ovviamente per la Champions non ci sono possibilità.
Anzi prima di scrivere questo articolo, senza cioè valutare oggettivamente (per quanto posso!) le altre squadre, avrei scritto che la Juventus rivincerà facilmente il campionato ma in effetti ci potrebbero essere delle rivali: quanto pericolose ancora non sono in grado di dirlo.
Inter: teoricamente la prima contendente della Juventus per lo scudetto. Tecnicamente ha perso Lukako, Eriksen e Hakimi. Correa è però probabilmente più forte di Hakimi ed Eriksen era utile ma non insostituibile (e Çalhanoğlu, seppure totalmente diverso, a livello di forza del singolo, quindi senza considerare gli equilibri della squadra, equivale al danese): il problema è la perdita di Lukako. A mio avviso Lukako era di una forza paragonabile a quella di “questo” Ronaldo con la differenza che Lukako giocava per la squadra mentre la Juventus doveva giocare per Ronaldo.
L’Inter, dal punto di vista dei giocatori, è quindi significativamente più debole dell’anno scorso: l’incognita è Inzaghi che due anni fa era riuscito a lottare, almeno fino alla pausa covid-19, per lo scudetto. Però non ho elementi sufficienti (la Lazio l’ho sempre seguita pochissimo) per giudicare se egli sia significativamente più bravo di Conte: se infatti Inzaghi fosse meglio di Conte e riuscisse a prendere un sufficiente vantaggio sulla Juventus nelle prime giornate allora si potrebbe assistere a un finale sul fil di lana per lo scudetto.
Milan: il Milan non l’ho ancora visto giocare né posso quindi valutare se la squadra si sia indebolita o rafforzata. Molto dipenderà da come torna Ibrahimovic: io ho scarsa fiducia nei giocatori molto anziani ma, da questo punto di vista, l’unico a crollare fisicamente dopo un infortunio è stato Ribery…
Poi c’è il “limite dei due anni” di Pioli. Io ho avuto modo di osservare bene Pioli quando allenava la Fiorentina e notai che nel secondo anno insistette sui giocatori che conosceva tralasciando altri elementi della panchina a mio avviso più validi o in forma: la mia conclusione fu che Pioli si “affezionava” ai giocatori che conosceva bene e li schierava titolari anche quando altri sarebbero stati preferibili.
Quindi, ammesso che la mia “diagnosi” sia corretta e valida in assoluto e non solo per la Fiorentina, ecco che i problemi per Pioli potrebbero venire se si trovasse a dover cambiare i giocatori titolari o semi-titolari degli scorsi due anni con i nuovi. Mi posso per esempio immaginare un Pioli che insiste a oltranza a schierare Ibrahimovic anche se questo non fosse più quello dell’anno scorso e anche se, invece, Giroud fosse più che pronto...
Nel complesso credo poi che la stagione scorsa il Milan fu decisamente fortunato e guadagnò più punti di quanto avrebbe meritato: poi questo anno ha la distrazione della Champions che gli toglierà molte energie…
Insomma vedo il Milan forse in lotta per la Champions ma non per lo scudetto.
Napoli: a me il Napoli di Gattuso dell’anno scorso non dispiaceva: il problema furono gli infortuni a catena che ne condizionarono pesantemente la stagione. La squadra è rimasta sostanzialmente la stessa ma è cambiato l’allenatore: forse mi sbaglio ma ho la sensazione che fra Spalletti e De Laurentis vi possa essere un’incompatibilità caratteriale. Non so però spiegare il perché di questa mia sensazione. Probabilmente se le cose andranno bene non ci saranno problemi ma se dovessi esserci qualche intoppo ecco che i contrasti potrebbero emergere e avere delle ricadute sul rendimento della squadra. Sicuramente in lotta per la Champions, potenzialmente per lo scudetto, sicuramente se l’allenatore fosse rimasto Gattuso, mentre solo a meno di liti fra Spalletti e il presidente.
Atalanta: non so niente dei nuovi acquisti ma mi ha colpito il cambiamento di strategia: quest’anno l’Atalanta è andata a comprarsi i giocatori che voleva pagandoli cifre significative invece di andare a pescare i soliti sconosciuti. Questo potrebbe far pensare a un’Atalanta più forte ma non vorrei che questo cambiamento di politica societaria avesse delle ripercussioni anche sugli equilibri all’interno dello spogliatoio. I giocatori non sconosciuti arrivano con aspettative (e stipendi) diversi dagli altri giocatori della rosa…
Gasperini, come ha dimostrato il caso Gomez l’anno scorso, è sicuramente un bravissimo allenatore tecnicamente ma sono scettico sulla sua capacità di gestione psicologica: lui vuole dei giocatori che obbediscano per filo e per segno alle sue istruzioni e basta.
Probabilmente la dirigenza se ne rende conto e, mi immagino, ne avrà tenuto conto anche per i nuovi acquisti.
Se tutto va bene non c’è motivo per cui che anche l’Atalanta non possa lottare per lo scudetto…
Fiorentina: non conosco il nuovo allenatore ma, sulla carta, dopo aver individuato e scelto uno a uno i peggiori allenatori disponibili sulla piazza per oltre un decennio, questo dovrebbe essere buono. Anche i nuovi innesti, sempre sulla carta, dovrebbero essere forti (per adesso posso, giudicando però una singola partita, confermare solo che Gonzalez mi è sembrato un ottimo giocatore intelligente e concreto).
Sulla carta quindi la Fiorentina dovrebbe tornare improvvisamente competitiva per la zona UEFA: certo che se poi Vlahovic si conferma e inizia a segnare a valanga ecco che le ambizioni potrebbero salire alla Champions. Come scrivo sempre sono fondamentali gli attaccanti per vincere le partite e fare punti. Coppa Italia e l’ultima di campionato fanno ben sperare sulla voglia di Vlahovic di fare bene ed essere decisivo.
Poi ci sarebbero tante altre squadre (tipo Roma e Lazio) su cui scrivere qualcosa ma, come ho spiegato, senza vedere le partite e avere quindi una conoscenza diretta della reale forza delle singole squadre il mio sarebbe solo un bla bla poco significativo.
Questo anno di sicuro non mi azzardo quindi in previsioni: magari alla quinta giornata proverò a predire la vincitrice del campionato. A oggi direi la Juventus (nonostante il pari e la sconfitta) ma magari avrò avuto modo di valutare le altre squadre “sospette”...
Conclusione: vedendo meno partite del solito suppongo che scriverò anche un minor numero di pezzi sull’argomento: diverse persone ne saranno felici!
L'esempio di Benjamin Franklin
5 ore fa
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