Oggi mi voglio sforzare e non scrivere né del verdepasso né del covid-19 o simili…
Ho vari argomenti per la testa e ne approfitterò per buttare giù tutto insieme.
Per scherzo l’altra settimana scrissi su FB… bo, non lo trovo, forse semplicemente pensai di farlo ma poi lasciai perdere… comunque non è importante: ricordate quando a metà luglio uscì l’articolo su IlMessaggero.it in cui veniva seriamente affermato, con tanto di “argomentazione” cioè, che l’Italia aveva vinto gli europei, Berrettini era arrivato in finale a Wimbledon e i Maneskin avevano vinto l’Eurovision, grazie a Draghi?
Ecco, mi chiedevo quando il medagliere delle olimpiadi sarebbe stato accostato al nostro primo ministro. Probabilmente la scarsità di medaglie d’oro ha posticipato l’accostamento ma ieri, con il miracolo nei 100m, un fedelissimo ha cercato di battere la concorrenza e (metaforicamente) di baciare per primo le augustee chiappette col seguente cinguettio: ...
Anzi fornisco direttamente la fonte, Zhok, che evidentemente è stupito/perplesso quanto me: commento del prof. Zhok su FB.
Insomma il succo è che una persona in teoria non squilibrata (leggete Zhok per scoprire chi è, cosa ha fatto/detto e che responsabilità decisive avrà) ha cinguettato su Twitter “Primo oro italiano nella storia dei 100m con Draghi premier? Coincidenze? Non credo.”
Ma dove vivo? In che realtà parallela sono finito? Possibile che tutti stiano perdendo il senno?
Ieri ho finito di leggere “Shadow and Bone” di Leigh Bardugo su cui Netflix ha basato una serie che mi era sembrata valida. Ebbene per la prima volta nella mia vita ho visto una trasposizione cinematografica non solo meglio ma parecchio meglio del libro da cui era stata tratta!
Ancora non so se gli sceneggiatori hanno anticipato del materiale dai due libri seguenti per cercare di migliorare l’intreccio estremamente piatto del primo volume della trilogia: lo scoprirò presto.
Nella serie infatti ci sono due storie principali che si intrecciano e una terza piuttosto separata dalle altre, nel libro solo una senza alcun contatto con esse: mi auguro che queste due storie siano state tratte dai libri successivi della Bardugo!
Comunque le ho dato 2 stelline su 5 e, probabilmente, sono stato generoso…
Ieri sera sono andato anche avanti in “Democrazia cosa è” di Sartori. Come si intuisce dal titolo l’obiettivo è arrivare a parlare della democrazia ma il capitolo che sto leggendo si ferma alle sue premesse.
La premessa forse più importante è quella del “pluralismo” che però non deve essere formale ma reale: più voci che, pur in disaccordo fra di loro, si tollerano e rispettano i rispettivi diritti.
Nell’attuale situazione italiana vi pare vi sia questa pluralità? Tutti i partiti, con l’eccezione (formale e strategica) di Fratelli d’Italia, sono saltati sul carrozzone, del non votato ma scelto da Bruxelles, Draghi.
Da un altro punto di vista è confermata la mia affermazione, che a me pare un’ovvietà, che senza opposizione (come in Italia) non vi è democrazia.
Perché ho scritto che l’opposizione di Fratelli d’Italia è formale e strategica?
È formale perché non si oppone alle decisioni del governo: c’è un buon 40% (forse più) di italiani stufi di sentirsi dire che la mer## è cioccolato fondente e che sarebbero più che felici di scendere in piazza a protestare. Al momento però non c’è uno straccio di sponda politica a questo malcontento.
È strategica perché ha il preciso scopo di intercettare gli elettori delusi della Lega e, forse, del M5S.
Oops… mi sono appena ricordato che ieri mattina prendendo lo spunto dal solito articolo di Zhok avevo iniziato a scrivere un nuovo pezzo che però non avevo fatto in tempo a completare. Vedo di programmarlo per le 00:01 di domani.
E poi ne ho un altro praticamente terminato l’altra settimana: devo verificare che sia ancora attuale (lo ricordo poco), ma mi pare di sì, ed eventualmente pubblicarlo…
Ah, e ieri un mio amico, ancora fanatico sostenitore del M5S, e fedelissimo di Conte e Grillo ha pubblicato un meme su FB dove pone la domanda/questione: non è meglio che il M5S resti all’interno del governo da dove può “controllare” e “incidere” sulle decisioni piuttosto che porsi all’esterno di esso dove “non conterebbe niente”.
Esattamente la stessa posizione dei leghisti Bagnai e Borghi. A fine maggio scrissi il pezzo E la Lega poi? dove, scrissi:
«La loro [di Bagnai e Borghi] posizione è, grossomodo, che per influire sulle importanti scelte che questo governo dovrà compiere si deve essere al suo interno: dall’opposizione non si potrebbe fare niente.
Una posizione politicamente forse sensata ma moralmente errata.
Credo nella buona fede di Borghi e Bagnai ma temo che il loro giudizio sia alterato da due fattori: il primo è quello di illudersi di riuscire realmente a limitare i danni del governo Draghi; il secondo deriva dalla loro formazione culturale da economisti: per loro se -1000 è molto male allora -900 è di +100 meno peggio. Questo è sicuramente vero quando si parla di denaro ma non ha senso quando si passa a valutare diritti e, soprattutto, libertà.
Secondo Hobbes sapete com’è definita la forma più basilare di libertà? Come possibilità di movimento senza limitazioni. Capite quindi che se abbiamo un “coprifuoco” che inizia alle 23:00 invece che alle 22:00 si è comunque NON liberi. Non ha senso di parlare di queste sfumature irrilevanti: io non mi sento più libero perché posso tornare a casa alle 23:00 ma mi sento esattamente frustrato e arrabbiato come quando ero obbligato a rientrare alle 22:00.
La forza politica che riesce, dall’interno del governo, a posticipare l’inizio del coprifuoco NON è migliore delle altre ma, semplicemente, loro complice nel derubare gli italiani, senza alcun motivo (neppure pseudo scientifico come va di moda oggi), della loro libertà.
Il partito non buono ma solo meno peggio degli altri è comunque cattivo ed è sia politicamente che moralmente sbagliato votarlo.»
Oltretutto l’affermazione del M5S che stando fuori dal governo non cambierebbe niente è più debole di quella della Lega: senza il sostegno dei senatori pentastellati probabilmente il governo Draghi non avrebbe i voti. E, se anche riuscisse a stare a galla, diverrebbe molto più debole nei confronti della Lega. Ma infatti i parlamentari del M5S si tengono ben strette le loro poltrone…
E il mio amico pentastellato come ha vissuto lo scontro fra Grillo e Conte quando non si erano trovati d’accordo sul nuovo statuto che esautorava l’anziano fondatore?
Se ne stava zitto zitto come un cucciolo che non sa a quale padrone obbedire e uggiola cercando di dar retta a entrambi. In verità mi era parso che propendesse più per Conte ma comunque è stato felicissimo come un bambino quando i “genitori” hanno deciso di non divorziare come sembrava ormai inevitabile…
Già che ne pensate del comportamento di Grillo?
Il nuovo statuto preparato da Conte in pratica l’esautora togliendogli ogni potere concreto di controllo sul M5S: Grillo indignato dice che è inaccettabile. Dopo un paio di giorni torna sui suoi passi e viene firmata la pace: Conte aveva fatto delle concessioni? Non mi risulta (ma potrei sbagliarmi)…
La sensazione è che Grillo venga ricattato probabilmente grazie al processo del figlio: come spiegare altrimenti i suoi interventi a gamba tesa sulle decisioni dei suoi parlamentari?
Ricordo:
1. la telefonata per fare l’accordo col PD (il partito causa di tutti i mali italiani per tutti gli anni precedenti, ricordate il motto “Mai col PD”?) per il governo Conte II e il passo indietro di Di Maio che probabilmente stava contrattando per fare avere più peso politico nel governo al M5S.
2. e poi l’intervento per convincere i parlamentari pentastellati a sostenere il governo Draghi: l’essenza di tutto ciò contro cui dicevano di volersi battere negli anni precedenti…
3. e adesso rinuncia al controllo del M5S o di quello che ne è rimasto grazie alle sue decisioni scellerate e, ipotizzo, forzate.
Comunque la riprova sarà il processo (ammesso che inizi quando il M5S vale ancora qualcosa). Suggerisco di segnarsi il nome del giudice e tenere d’occhio la sua carriera nella magistratura: se sarà rapida e brillante allora dimostrerà che ha forti sostegni politici. Ricordate come Renzi sceglieva i membri del CSM, no? Che la “pseudo-sinistra” abbia una forte influenza su diversi esponenti della magistratura lo dimostrano gli ultimi vent’anni e passa di attacchi a Berlusconi prima e a Salvini durante il breve periodo del Conte I.
Conclusione: vabbè, il pezzo ha preso una piega politica ma almeno c’è un filo conduttore, per quanto sottile, che unisce le varie riflessioni...
L'esempio di Benjamin Franklin
30 minuti fa
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