Stamani non so cosa scrivere: sarebbe facile semplicemente andare a guardare gli ultimi pezzi di Zhok, che da qualche giorno FB non mi mostra, ma preferisco invece pubblicare un nuovo episodio della serie sui “mongolini”: ovvero quei pezzi che mi sono “venuti male” e, soprattutto, quelli dove ho preso un clamoroso abbaglio. In realtà di questa seconda specie, se ben ricordo, ne ho scoperti solo uno forse due ma sulla mia coscienza li sento pesanti e quindi, quando li trovo, sono felice di evidenziarli e denunciarli personalmente…
Vediamo dove ero rimasto…
Candidati Ottobre 2011:
- Non so che dire: in questo articolo ero molto preoccupato per la potenziale censura provocata dal “decreto Alfano” (*1). In realtà non so se fu convertito in legge o semplicemente decadde ma non sono a conoscenza di episodi di censura collegati a esso. Quello che fa riflettere è che in dieci anni siamo passati dalla censura indiretta e potenziale a una censura automatica e sistematica.
- Eridano: pezzo non sbagliato ma sostanzialmente molto modesto.
Il resto del mese è decente e, anzi, ho riletto un paio di pezzi decisamente buoni. La scelta fra i due candidati è semplice: nessuno è fortemente meritevole del “mongolino” ma mi sembra sbagliato punire la semplice bruttezza quindi…
Molto divertenti i miei resoconti del mio primo maestro di chitarra!
Candidati Novembre 2011:
- Riflessioni, CIA, Twitter...: sulla prima parte non ho niente da criticare; nella seconda però mi dimostro consapevole dei vantaggi delle reti sociali ma non dei loro difetti: di quanto cioè anche queste possano essere influenzate e manipolate (e oggi censurate con solerzia). Insomma c’è un errore di prospettiva sull’utilità reale delle reti sociali che, negli anni seguenti, correggerò autonomamente.
Oops… c’era qualche altro pezzo modesto ma non abbastanza da essere “premiato” con la candidatura al mongolino…
Ho riletto diversi pezzi su Colline (cioè Monti: all’epoca non usavo i nomi reali) per vedere se ci fossero delle previsioni sballate ma in realtà l’avevo immediatamente valutato bene: poi, sì certo, qualche mia ipotesi forse non era corretta ma niente di particolarmente importante e, comunque, erano teorie plausibilissime.
Candidati Dicembre 2011:
- Colline 7: piove forte: in prima (ri)lettura mi era sembrato un ragionevole pezzo di critica alla legge finanziaria (rivelatasi poi, come da me previsto, una mazzata inutile e dannosa per l’economia italiana) di Monti. Nel pezzo del giorno dopo però mi scuso per una frase finale in cui accuso di “XXXXX” gli italiani che alle prossime elezioni avrebbero dato il proprio voto a uno dei partiti che avevano dato la fiducia a Monti. In realtà l’ingenuità politica non è una colpa come ho spiegato e scritto in numerosi pezzi successivi: chiaramente ero frustrato ma non dovevo offendere chi la pensava diversamente da me. E comunque poi gli italiani hanno pure fatto di peggio regalando nel 2013, se ben ricordo, un buon 10% di voti abbondanti a “Scelta civica”!
- CD fragili: scrivo del declino nella vendita di CD ma manco l’essenza della concorrenza data dalla musica in linea. Parzialmente sono giustificato perché mi concentro sul prodotto offerto ma almeno una menzione avrei dovuto farla…
Certo che Monti l’avevo inquadrato proprio bene: peccato che tutto ciò che odiavo, a partire dalla disinformazione a 360° dei media, sia poi diventata prassi comune. Il governo Monti non è stato il peggio ma l’inizio del peggio: io almeno ho avuto la frustrante “soddisfazione” di essermene reso conto subito. Divertente un pezzo dove chiedo in sogno a mio zio Gip (morto l'anno precedente) cosa pensi del governo Monti. Mi risponde: «Lui ha fatto come suo solito e si è preso qualche secondo per rimuginare: ancora non aveva parlato ed ero ansioso di ascoltare la sua voce. Finalmente mi ha detto: “Sento puzzo di bruciato: all'interno non è come sembra...” e io, tutto contento, ho risposto “Perfetto! Perfetto! Perfetto!” felice che anche lo zio nutrisse il mio stesso scetticismo.»
Ma ancora più interessante è il prosieguo: «Poi lo zio, cambiando argomento, mi ha chiesto: “Ma hai iniziato a scrivere su quello che ti ho dato?”. Non ho capito a cosa si riferisse: pensavo a un'agenda, un quaderno, un blocchetto, non so... Così, ho iniziato a rispondergli: “No, ma sto leggen...”. Ho fatto in tempo a vedere che lo zio si rattristava e subito mi sono svegliato...»
All’epoca non avevo saputo interpretare la “strana” domanda dello zio ma adesso invece vi colgo chiaramente un accenno alla mia Epitome che, come ho più volte scritto, si basa molto sui libri ereditati dallo zio (vedere per esempio i “Ringraziamenti” della stessa Epitome).
Conclusione: in realtà in queste riletture mi capita di riscoprire un sacco di pezzi piacevolissimi invece che errori! Nel complesso in questi tre mesi ho assegnato tre mongolini ma sono stato estremamente severo con me stesso: non c’era niente che meritasse un “mongolino” nel senso in cui l’avevo inteso originariamente...
Nota (*1): non ricordo cosa fosse ma dal nome sembrerebbe robaccia...
L'esempio di Benjamin Franklin
5 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento