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giovedì 12 marzo 2020

Speciale Coronavirus 8

Stamani ho aggiunto delle riflessioni al precedente Speciale Coronavirus 7 ma visto che ho pubblicato questo pezzo le sposterò direttamente qui di seguito.

[12/3/2020 8:20]
Che misure importanti andassero prese lo sapevo e ritengo che sia stato giusto farlo: sebbene laconicamente l’ho scritto in Speciale Coronavirus 6 all’aggiornamento finale del 9 marzo alle 22:00. Anzi copio e incollo tanto è una frase: «Tutta l’Italia zona rossa.
Per una volta sono d’accordo col governo: nel più ci sta il meno.
»
Premesso questo voglio però aggiungere quattro considerazioni sull’azione del governo.

1- A febbraio, se si fosse usata più attenzione, con una sorveglianza attiva più attenta, si sarebbe potuto scoprire prima l’origine del contagio e, magari, riuscire a contenerlo più facilmente.
2- A fine febbraio, una volta compreso di essere di fronte a un focolaio, con 1009 infettati si sarebbe dovuta quarantenare un’area più vasta: la mia stima super approssimativa del fattore x1000 avrebbe suggerito di quarantenare un’area con circa 1 milione di abitanti invece che 50.000 (*1). Ovviamente non essendo un esperto in materia ho sperato che il governo avesse ragione e io torto e mi sono limitato a esprimere le mie perplessità incrociando le dita (v. appunti del 3 marzo in Speciale Coronavirus 4).
3- In Cina la quarantena ha funzionato anche perché sono state chiuse le fabbriche: per non far fallire nessuno il governo ha immesso sul mercato l’equivalente del 2% del proprio PIL, circa 200 miliardi. Ovviamente l’ha potuto fare senza problemi perché ha il totale controllo della propria moneta e finanza.
In Italia invece, impastoiata dalle assurde regole UE, si è erroneamente ma comprensibilmente, deciso di continuare con la normale attività lavorativa suggerendo precauzioni inefficaci e inadeguate. Questo paradosso favorisce il contagio anche se non ho idea se vanifichi o no la quarantena stessa.
4- Ma cos’è questa fissazioni per la burocrazia e le scartoffie? Che senso hanno tutte queste autocertificazioni che non potranno mai essere verificate? A me pare un inutile spreco di carta e di tempo: l’illusione che con la burocrazia inutile si controlli e si gestisca meglio la situazione. Lo so: è una piccolezza rispetto alle altre problematiche ben più gravi però, nella sua stupidità, anche questa riesce a irritarmi…
Nota (*1): sto cercando di ricordare quando è stata istituita la prima zona rossa: probabilmente fu il 25 febbraio quando i malati erano poco più di 200. Comunque anche in tal caso la zona interessata dalla quarantena era piccola secondo la mia stima.

La mortalità in Italia è oggi del 6,6% mentre in Corea del Sud, dove hanno avuto un’epidemia di proporzioni simili alla nostra, hanno avuto solo lo 0,2%.
Come mai questa discrepanza?
Come ho scritto ieri potrebbe banalmente trattarsi del numero errato di casi infetti: se invece di essere 12.000 fossero 120.000 allora la mortalità sarebbe dello 0,66%…
Chiaro però che con 120.000 infetti allora l’epidemia sarebbe ormai fuori controllo…
A contribuire ad aumentare la mortalità italiana potrebbero concorrere i seguenti tre fattori:
1. La maggiore anzianità della popolazione (e il virus colpisce più duramente gli anziani).
2. La massiccia vaccinazione antinfluenzale (che protegge da influenza e altri virus ma indebolisce contro il Coronavirus).
3. Non ho idea di che terapia usino in Italia ma sia in Cina che in Corea del Sud si è avuto un buon successo con la clorochina (*1): magari ne andrebbe seguito l’esempio.
Nota (*1): Mi voglio augurare che in questa situazione drammatica non ci siano pressioni e speculazioni da parte delle case farmaceutiche per usare farmaci costosissimi e magari meno efficaci. La clorochina è fuori brevetto e costa pochissimo...

[12/3/2020 12:50]
Aggiungo un paio di riflessioni.

Ho seguito delle interviste alla tivvù di esperti virologi e simili: mi ha stupito la discrepanza con le informazioni che provengono dall’estero. Non riesco a spiegarmela è come se ci sia una sorta di censura fra quello che si può dire e cosa non si può dire: forse in parte è comprensibile cercare di mantenere il morale alto edulcorando qualche verità ma bo… sembra quasi un mondo parallelo…

Colpisce l’inerzia dei governi occidentali nel tentare di prevenire la diffusione della malattia: l’Italia, anche per l’incapacità di cogliere i prodromi del contagio, sta affrontando l’emergenza in Europa per prima dando agli altri paesi una chiara dimostrazione di cosa si debba e (soprattutto) non debba fare, invece solo in questi ultimi giorni iniziano a prendere delle iniziative piuttosto blande come la sospensione delle partite di calcio.

E non crediate alla frottola che il virus, comunque, non poteva essere fermato: la Cina ha chiaramente dimostrato il contrario. Non solo è riuscita a bloccare l’epidemia nel proprio territorio ma, sono convinto, riuscirà a impedire che vi rientri controllando attentamente gli ingressi nel paese con quarantene obbligatorie per chi arriva da zone a rischio, oramai il resto del mondo.
O almeno così credo: non si può escludere la possibilità che la Cina “reimporti” dall’estero il Coronovirus ma questo lo sapremo solo fra qualche tempo.

[12/3/2020 15:25]
Notizia: Coronavirus, scioperi spontanei in acciaierie di Terni e Fincantieri. Sindacato: “Quel che vale nelle strade deve valere nelle fabbriche” da IlFattoQuotidiano.it
Io avevo già segnalato questa ipocrisia giorni fa (8 marzo) accennando all’ipotesi di non far giocare neppure le partite a porte chiuse: «Alcuni giornalisti dicono che è per tutelare la salute dei calciatori: e perché questo trattamento speciale? Chi lavora in un supermercato, in un ufficio o in una fabbrica non rischia lo stesso o ancora di più?». Forse ne avevo scritto anche altrove: mi sembrava infatti di aver anche evidenziato il maggior rischio del lavoratore prossimo alla pensione rispetto a un giovane calciatore.

12/3/2020 21:50
Racconto di una mia amica per epistola: «Comunque c'è il fratello di un'amica della S che ha la nostra età ed è risultato positivo al virus… l'idiota non solo ha pranzato con tutta la famiglia nonostante stesse male, ma è anche andato al pronto soccorso… vabbè inutile commentare, in ogni caso è isolato in una stanza del reparto infettivo da 10 giorni… non può vedere nessuno, per fortuna non ha bisogno del respiratore ma è attaccato all'ossigeno con una polmonite seria… non è in pericolo… ma insomma… e intanto tutta la famiglia in quarantena, i medici pure, ancora non sono passati 15 giorni e non si sa se gliel'ha trasmessa o meno.… mah...»

Finalmente è uscito il nuovo video del medico americano su Youtube (canale MedCram). Oggi non c’erano grandissime novità comunque ha presentato una ricerca cinese di tre giorni fa sull’efficacia in vitro (che è tutt’altra cosa che su pazienti!) della idrossiclorichina, una variante più facilmente reperibile della clorichina. Secondo lo studio è ancora più efficace nel portare lo zinco all’interno delle cellule polmonari e a inibire così la replicazione del virus. Attualmente si sta cercando il giusto dosaggio ma comunque, è bene ripeterlo, l’efficacia su pazienti affetti da Coronavirus deve ancora essere confermata.
Un’altra sostanza che riesce a far penetrare lo zinco nelle cellule è la quercetina, una sostanza naturale che si trova in molti alimenti fra cui il tè verde, le cipolle e il vino rosso. Studi dimostrano che è utile per combattere l’influenza e altri virus come lo zika: anche in questo caso non sappiamo se possa essere di qualche utilità contro il Coronavirus ma si tratta di un integratore che si può comprare senza ricetta e quindi assumerlo male non dovrebbe fare.

[13/3/2020 9:00]
Nel “mondo parallelo” italiano non capisco cosa stia succedendo…
In Coronavirus, l'Italia è tra Paesi che testeranno l'antivirale contro Covid 19 su TG24.Sky.it
Si spiega che in alcuni ospedali italiani verrà testato un antivirale, il Remdesivir, che però sull’uomo ancora non è stato sperimentato. L’articolo spiega che al momento “nella totale carenza di farmaci” (suppongo “efficaci”) verrà somministrato ai casi più gravi per “uso compassionevole”.
Ma perché delle ricerche coreane (0,2% di fatalità) e cinesi (a memoria mi pare sul 3%), della clorochina e idrossiclorochina, non si dice niente? Si tratta di farmaci già testati, poco costosi e sicuri…
Sicuramente ci sarà qualche spiegazione logica, sicuramente anche noi staremo usando gli stessi farmaci, probabilmente nell’emergenza in cui versa la sanità ci sarà senz’altro un difetto di comunicazione…
Eppure iniziano a esserci parecchie cose che mi tornano poco…

Anche il ritardo in cui si sta intervenendo negli altri paesi europei è sospetto: sembra quasi che non ci si curi del pericolo e che solo lo si aspetti per poi, quando è tardi, prendere dei provvedimenti molto più duri di quelli che si sarebbero potuti prendere intervenendo prima.
Qualche giorno fa attribuivo il tutto alla mancanza di mentalità scientifica nella classe politica occidentale: ora però siamo arrivati in una zona di inadeguatezza e incompetenza, ambiente perfettamente familiare al governo italiano, ma che davvero sembra totalmente fuori luogo per i vertici di nazioni come UK, USA, Francia e Germania. Inspiegabile.
E come diceva Sherlock quando le spiegazioni probabili sono state scartate allora si deve iniziare a guardare a quelle improbabili: per il momento però eviterò di fare ipotesi che suonerebbero troppo complottistiche.

Conclusione: e le mie vie aeree etc. etc...

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