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martedì 10 marzo 2020

Speciale Coronavirus 7

Pezzo postdatato (scrivo il 10 di marzo) perché volevo aggiungere le riflessioni odierne e il precedente Speciale Coronavirus era già parecchio “pieno”.
In realtà non ho molta voglia di scrivere quindi cercherò di essere breve.

Ho visto su uno dei canali Youtube che seguo un interessante confronto fra la situazione della Corea del Sud e quella dell’Italia: popolazione simile, simile numero di contagiati ma mortalità enormemente diversa: 0,2% in Corea e 5% in Italia.
La spiegazione data dal medico è molto semplice: il numero di tamponi fatto in Corea del Sud è circa 6 volte quello italiano; questo significa che: 1. in Corea sono riusciti a individuare anche i casi di Coronavirus molto lievi, magari asintomatici; 2. il numero dei contagiati individuati è probabilmente molto prossimo al numero reale.
Al contrario invece in Italia probabilmente: 1. molti casi lievi o asintomatici di Coronavirus non sono stato individuati ma emergono solo quelli più gravi; 2. il numero totale dei casi è di conseguenza molto più alto.
C’è da dire che la popolazione italiana è molto vecchia e il virus è molto più letale per gli anziani ma questo da solo non sembra spiegare la grande differenza di mortalità.
Insomma: altra brutta notizia per l’Italia.

Avendo voglia di giocare con la matematica (ma dovrei cercare i dati che adesso non ho sottomano) sarebbe interessante verificare quanti tamponi sono stati fatti in Francia e Germania e rapportarli al numero di infetti trovati: in questa maniera si potrebbe stimare se il numero di malati è sottovalutato o no e capire di conseguenza se la loro apparente tranquillità sia giustificata o meno…

Una ricerca del 2012 in cui mi sono imbattuto ieri sera: Increased Risk of Noninfluenza Respiratory Virus Infections Associated With Receipt of Inactivated Influenza Vaccine di Benjamin J. Cowling, Vicky J. Fang, Hiroshi Nishiura, Kwok-Hung Chan, Sophia Ng, Dennis K. M. Ip, Susan S. Chiu, Gabriel M. Leung e J. S. Malik Peiris su Ncbi.Nlm.Nih.gov
Se ho ben capito il vaccino per l’influenza protegge dall’influenza ma indebolisce le difese dell’organismo contro gli altri virus che attaccano le vie aeree come, ovviamente, il Coronavirus.
Di quanto esattamente non è chiaro: l’articolo indica un 4 volte più probabile ma l’intervallo di confidenza del 95% è molto ampio: parte da un 30% in più e arriva fino a 15 volte…
Comunque mi sembra un dato interessante: forse che la mortalità più alta in Italia sia dovuta proprio a una maggiore diffusione del vaccino antinfluenzale?

Si cerca (forse) di inculcare un po’ di ottimismo ipotizzando che con l’arrivo del caldo la situazioni migliori: da quello che ho capito leggendo qua e là (vedi poi) il Coronavirus sembra però essere molto resistente alla temperatura e quindi non c’è da aspettarsi regali dall’arrivo della bella stagione.

Ci riflettevo stamani mentre scrivevo Ipocondriaco++ ma in effetti i supermercati devono essere uno dei luoghi principali da cui si diffonde il virus: basta un commesso infetto, magari addetto alla cassa, che una parte significativa dei clienti ne verrà contagiata a sua volta. Vedi poi per una recente ricerca cinese sulla diffusione del virus.

E poi sembra che la gente abbia capito tutto sulla necessità di evitare gli assembramenti: Coronavirus, la diretta – L’Italia è tutta “zona protetta”. Nella notte code davanti ai supermercati da Torino a Palermo. Chigi: “Negozi di alimentari sempre aperti, affollarsi va contro motivazioni del decreto” da IlFattoQuotidiano.it

Ma l’informazione più interessante della giornata è il risultato di una recente ricerca cinese sulla diffusione del Coronavirus (di cui probabilmente avevo già letto qualcosa tempo fa ma mi sembra utile riepilogare tutto qui di seguito).
- Il virus si diffonde attraverso l’aria ben oltre la normale distanza di sicurezza di 1,5m: arriva a contagiare infatti fino a 4,5m!
- Il virus sopravvive nell’aria per 30 minuti.
[Già questi due primi due punti la dicono lunga sull’efficacia delle file con le persone a 1 metro di distanza l’una dall’altra. Beh, io l’avevo già scritto, inutile ritornarci… Magari questa regola è stata imposta semplicemente per evitare il panico…]
- In un ambiente a 37° il virus sopravvive sulle superfici per 2-3 giorni (a proposito delle speranza per la bella stagione).
- E infine sopravvive sulla pelle delle persone fino a 5 giorni: da qui l’importanza di lavarsi bene…

Infine volevo sottolineare il fatto che il numero di casi statunitensi è molto sottostimato (sebbene abbiano il ceppo meno pericoloso). Stupisce quindi che Trump continui a ripetere che tutto va bene e che non c’è pericolo: o ha un asso nella manica o rischia di giocarsi la rielezione. Bo…

Poi ci sarebbe da parlare del dramma dell’economia e della totale insufficienza delle misure a sostegno di essa: per capirsi e rimanere in tema è come cercare di curare il Coronavirus con l’aspirina.

Ah! Bagnai domenica aveva fatto un appello a chiudere le contrattazioni in borsa lunedì per evitare che il panico portasse a ribassi eccessivi: una cosa normalissima in situazioni di emergenza. Ovviamente il governo non ha fatto niente e la borsa ha perso un 10%.
Oggi su SkyPD24 intervistavano un esperto di borsa, se ho ben capito (ero in un’altra stanza) era il tizio che aveva gestito la borsa italiana (facendola chiudere) all’epoca della crisi di Lehman Brothers: ha definito l’operato del governo imbarazzante e al limite dell'incompetenza. Come al solito la conduttrice, imbarazzatissima, ha cambiato discorso…

[11/3/2020 9:10]
Ieri, come detto, avevo poca voglia di scrivere però mi ero annotato qualcosa. Prima di tutto due notizie positive: il “famoso” 38enne il cui ricovero ha portato alla scoperta del focolaio lombardo respira autonomamente. In pratica gli sono occorse circa due settimane: probabilmente a persone più anziane occorrerà qualcosa in più come, a occhio, fa supporre l’esperienza con i due turisti cinesi curati a Roma.
L’altra notizia positiva è lo sviluppo di un test rapido e altamente efficace per identificare il Coronavirus: il breve servizio mi lasciava con tanti “se e ma” (tipo costo analisi, costo macchinario, tamponi analizzabili contemporaneamente, tempi, etc) ma di sicuro è comunque una notizia positiva.

In serata ho poi visto il seguente video: Coronavirus: scuole chiuse, bar pieni - Mezz'ora in più dal canale RAI 3 su FB
Giudicate voi come venga rispettata, almeno a Roma, dai giovani la quarantena. Ma su questo voglio scrivere un pezzo a parte.

[11/3/2020 17:10]
Non ho molta voglia di scrivere ma siccome si tratta di una buona notizia farò questo piccolo sforzo extra: in uno dei canali Youtube che seguo (MedCram) si parla di una possibile terapia.
In una delle scorse puntate di questa serie accennavo all’importanza dello zinco all’interno delle cellule per bloccare la replicazione del Coronavirus. Spiegavo che il problema è portare lo zinco all’interno delle cellule visto che assumere integratori (molti hanno anche lo zinco) poteva servire solo a chi ne aveva una carenza.
Però, secondo una ricerca del 2014 (PDF), un farmaco contro la malaria, a base di clorochina, ha la capacità di introdurre grandi quantità di zinco nelle cellule.
Ebbene sia in Corea del Sud che in Cina, procedendo a tentativi, hanno scoperto che la terapia migliore per il Coronavirus si basa sulla somministrazione di questo farmaco (che oltretutto costa pochissimo e non ha controindicazioni particolari).
Ovviamente l’autore del video spiega che bisogna essere cauti: spesso soluzioni che sembrano logiche e sensate si rivelano invece errate. Comunque anche lui si dice ottimista.
Mi chiedo che terapia si usi nei nostri ospedali: certo la mortalità in Italia è molto maggiore che negli altri e un motivo ci deve pur essere…

Sempre a proposito di articoli anche questo è molto interessante: Influenza vaccination and respiratory virus interference among Department of Defense personnel during the 2017–2018 influenza season di Greg G. Wolff.
Qualche giorno fa segnalai una ricerca secondo la quale il vaccino antinfluenzale indebolisce l’organismo contro gli altri virus che attaccano le vie respiratorie: segnalavo comunque l’intervallo di confidenza estremamente alto.
In questa nuova ricerca del 2019 si è scoperto che l’interferenza del vaccino sulla risposta immunitaria dell’organismo è variabile in base al virus: in genere non c’è interferenza con però due eccezioni di cui una è molto interessante alla luce dell’attuale epidemia. Copio e incollo: «Vaccine derived virus interference was significantly associated with coronavirus and human metapneumovirus».
Esatto: il vaccino antinfluenzale riduce “significativamente” la risposta immunitaria dell’organismo al Coronavirus. Questo potrebbe in parte spiegare la maggiore mortalità in Italia considerate le vaccinazioni massicce, soprattutto agli anziani, di antinfluenzale.

In un altro canale (quello di Dr. John Campbell) il medico commentava la situazione italiana la cui peculiarità è la mortalità particolarmente alta.
Secondo il dottore in Italia vi è stata una cattiva sorveglianza: ovvero ci siamo accorti della presenza dell’epidemia quando ormai era già molto diffusa. La conseguenza è stata che l’Italia adesso è “reactive” perché non è riuscita a essere “proactive”: in altre parole siamo costretti a prendere iniziative d’emergenza perché non siamo riusciti ad anticipare il problema.
In pratica quella che io settimane fa chiamavo la “preparazione fatta con la burocrazia” non funziona: non si ferma un'epidemia con timbri e certificati...

Conclusione: continuo ad avere le vie aeree delicate.

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