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martedì 3 marzo 2020

Speciale Coronavirus 4

Oggi ho già scritto il mio pezzo “quotidiano” (v. Teoria MOLTO inquietante) ma mi è venuto voglia di scrivere anche le mie riflessioni sul Coronavirus: anzi, già che ci sono, ne approfitto per illustrare come ho in mente di proseguire questa serie.
La mia sensazione (poi forse ci tornerò) è che la crisi possa durare ancora a lungo: e per questo ho deciso di concedermi una certa flessibilità. Eviterò i corti aggiungendo eventuali riflessioni allo “Speciale” più recente, magari a distanza di giorni; inoltre non voglio scrivere due “Speciali” di seguito ma voglio frapporvi sempre almeno un pezzo di altro argomento.
Suppongo poi che col tempo, le mie delicate vie aeree permettendo, mi stuferò dell’argomento e avrò sempre meno da scrivere ma per il momento le “regole” sono quelle sullodate.

[Appunti del 3/3/2020:]
Quarantena in Cina a chi arriva dall’Italia.
È un provvedimento di buon senso e non razzista adesso così come sarebbe stato di buon senso e non razzista se l’avessimo adottato noi parecchie settimane fa nei riguardi di chi rientrava dalla Cina.
Oggi (4/3/2020) ho scoperto che lo stesso ragionamento l’ha espresso (ieri) su Twitter anche il Figlio Prediletto della Scienza…

Male anche UE: non bravi noi ma incapaci tutti.
Ho la sensazione che la politica in generale, non solo italiana, non abbia la capacità mentale di gestire una crisi di un nuovo tipo come quella attuale. Probabilmente manca una formazione scientifica, una comprensione matematica della diffusione di un virus…
Forse i politici cercano di rifarsi a esperienze già note, che però in questo caso non esistono, e mancano del coraggio di prendere le decisioni necessarie al momento giusto.
In tal caso il nostro governo non avrebbe fatto bene ma male come TUTTI gli altri solo, forse, con un pizzico di sfortuna in più.

Articolo sulla mancanza di posti letto
In riferimento a quanto avevo scritto in Speciale Coronavirus 3: Coronavirus, il direttore dell’ospedale di Cremona: “Non possiamo attivare altri posti letto per pazienti positivi” da IlFattoQuotidiano.it

Sito.
Ah! Questo è un sito interessantissimo sui diversi ceppi di Coronavirus: NextStrain.org
Ieri e oggi non ho avuto voglia/tempo ma voglio studiarlo meglio.
Il dato più interessante è che il ceppo “Lombardo” del Coronavirus deriverebbe a sua volta da un ceppo cinese e, se ho capito bene come leggere i dati, avrebbe iniziato a diffondersi intorno al 17 gennaio 2020. Ma non ne sono sicuro! In tal caso il nostro governo, che comunque ha preso la questione estremamente sottogamba, avrebbe meno responsabilità.
Il sito è per specialisti e non lo trovo molto facile da usare: ad esempio per ingrandire l’albero con i ceppi ho scoperto che si può usare CTRL e + o -…
Comunque, pur non conoscendo questo sito, avevo già ipotizzato che “con calma” (pensavo a un anno di distanza o giù di lì) la diffusione del virus sarebbe stata analizzata nei dettagli (v. Speciale Coronavirus 3): evidentemente sono già molto più avanti!

Evoluzione in Italia: mia preoccupazione.
Non so: è solo una mia sensazione ma temo che le misure prese siano troppo poco e troppo tardi.
Cioè in Cina per 50.000 persone infette ne hanno quarantenate 50.000.000, cioè mille volte tante: per fare altrettanto in Italia, per 1.500 persone infette, se ne sarebbero dovute quarantenare 1.500.000 non 50.000. Al di là dell'esattezza dei numeri c'è comunque una discrepanza di un ordine di grandezza.
Questo mi fa temere che i nostri sforzi possano essere insufficienti: poi certo da noi si parla di focolai e non di epidemie… non so magari questo potrebbe spiegare la diversa entità delle misure prese: ma come detto ho la sensazione che come scritto precedentemente tutta la classe politica, italiana e non solo, non abbia la capacità di gestire con la giusta efficacia il problema…

[Modificato: 4/3/2020]
E qui dovrei aggiungere un paio di riflessioni odierne ma le rimando a più tardi…

Eccomi! Con un giorno di ritardo aggiungo al pezzo le mie riflessioni di ieri (oggi è il 5!).

America morti x malati.
Il numero di morti per Coronavirus non sembra compatibile con il numero di infetti trovati. Probabilmente dipende dal bassissimo numero di tamponi fatti.
Un’altra conferma all’incapacità politica di affrontare l’emergenza.

Teoria virus molto più diffuso e quindi molto meno pericoloso.
È una teoria che ho trovato su un cinguettio di un’economista (quindi non so se abbia basi mediche). L’autrice suggerisce che il numero di casi degli infettati sia di uno o due ordini di grandezza superiore a quanto rilevato: questo significa che, non cambiando il numero di pazienti che necessitano di terapia intensiva, allora il virus è di un ordine o due di grandezza meno grave di quanto si dice: non il 10% degli infetti necessiterebbe di terapia intensiva ma solo l’1 o lo 0,1%.
Questo potrebbe spiegare gli scarsi controlli fatti in altri paesi, ammesso che i politici ci capiscano qualcosa, perché in questa ipotesi la pericolosità della malattia sarebbe in effetti paragonabile a quella di una normale influenza. In tal caso inutile generare troppo allarme: si accetta la diffusione della malattia, mettendo in preventivo un certo numero di morti, senza però deprimere l’economia.
Plausibile?
Non ne ho idea! Lo sarebbe se il dato del 10-15% di malati gravi fosse sballato: ma quanto è accurata tale cifra? Questo lo dovrebbero sapere gli esperti ma alla fine sarebbe necessario conoscere il numero totale di infetti cosa che, credo, ancora non si sappia bene…
In definitiva si tratta di un’ipotesi non impossibile ma, almeno al momento, neppure particolarmente credibile.

[Modificato: 5/3/2020 9:00]
E ora scrivo per oggi!

Ho ascoltato una delle mie fonti preferite: un dottore americano (il Dr. Seheult) che da giorni segue la vicenda sul suo canale Youtube. In genere è avanti di un giorno su quanto viene detto in Italia (ovviamente NON per quanto riguarda l’Italia stessa ma sulla situazione generale). Nella puntata di 12 ore fa, che ho visto solo adesso, spiega che secondo uno studio inglese indipendente (nel senso che non è sponsorizzato da case farmaceutiche ma è comunque affidabilissimo in quanto pubblicato sulla più prestigiosa rivista inglese di medicina) piccole dosi di vitamina D aiutano moltissimo nel contrastare i virus che attaccano le vie aeree: questo soprattutto in pazienti che ne hanno una carenza.
Prima che la notizia si diffonda e vada a ruba (ammesso che non sia già successo ma spero di avere ancora qualche ora) voglio suggerire a mio padre di comprarsene un po’...

[Aggiunte: 6/3/2020 8:50]
Ieri ho trovato questo articolo: oops… non lo ritrovo!
Comunque il dato interessante era che si ipotizzava che l’origine del contagio italiano fosse il focolaio tedesco di fine gennaio, probabilmente attraverso qualche portatore asintomatico. Veniva poi citato al riguardo il sito NextStrain.org (che avevo “scoperto” il giorno prima).
In verità ho poi studiato un pochino meglio tale sito ma l’interfaccia è quella che è: ovvero difficile da usare e scomoda. Un sito destinato non al grande pubblico ma agli esperti che sanno interpretarne i dati.
Detto questo ricontrollai la situazione del “primo” ceppo tedesco e quella del ceppo “lombardo” e NON mi pare che la teoria proposta da IlFattoQuotidiano.it (mi sembra!) venga confermata.
Nell’albero della filogenesi il primo ceppo tedesco e quello lombardo provengono dallo stesso ramo cinese che porta a 13 discendenti ma il ceppo lombardo viene fatto provenire da un altro ramo con 12 discendenti.


Inciso: il problema di questo albero è che gli elementi noti sono solo quelli campionati (i cerchietti) e, per questo, molti rami sono solo ipotizzati: ci dovrebbe essere cioè un antenato comune ma manca lo specifico campione (in Italia per esempio è stato analizzato solo il genoma del 38enne: nel frattempo potrebbero essersi già creati nuovi ceppi).
Se interpreto bene i dati quindi occorrerebbe che dalla paziente 0 (nel caso tedesco si scoprì che era una dirigente cinese asintomatica) che rappresenta il ramo con 13 discendenti fosse poi derivato sia il ceppo tedesco che quello con i 12 discendenti (fra cui il ceppo italiano).
Chiaramente è possibile ma non mi sembra particolarmente probabile (la donna rientrò poi in Cina, CREDO, senza passare dall’Italia). Il mio dubbio è anche un altro: se l’origine fosse il focolaio tedesco perché in Italia abbiamo un numero di contagiati di un ordine di grandezza maggiore rispetto alla Germania (3.300 contro 400)?
Insomma, non essendo un esperto in materia, mi astengo da affermazioni definitive ma, da quello che ho capito, l’ipotesi di un’origine tedesca del focolaio italiano mi sembra resti tale.
Probabilmente se ne saprà di più quando ci sarà tempo per analizzare altri campioni del virus che, immagino, vengano conservati qua e là.

La mia sensazione riguardo alla diffusione del virus resta negativa: in Cina (sempre che i dati forniti siano attendibili) la malattia sembra essere stata contenuta ma per riuscirci, a occhio, secondo la mia stima grossolana, hanno isolato un numero di persone di un ordine di grandezza maggiore che da noi. I continui casi che spuntano qua e là in Italia fanno pensare che circolino dieci volte tanti asintomatici i quali continuano a diffondere il contagio in lungo e in largo.

Il problema dei posti letto di terapia intensiva sta diventando sempre più allarmante: cosa aspetta il governo a far costruire degli ospedali da campo sul modello cinese? Di nuovo temo che non ci sia la comprensione matematica del problema. E gli altri paesi occidentali, con politici altrettanto inadeguati, probabilmente ci osservano per decidere se prendere o meno il nostro esempio. Starebbero freschi in tal caso…

Il babbo è riuscito a trovare un integratore con vitamina D: ne ha solo 15µg e non 25µg (quantità ideale) ma, spero, sia meglio di niente…
Al momento ha solo un raffreddore (gli starnuti non sono un sintomo del Coronavirus) ma sarebbe bene guarisse anche da quello il più alla svelta possibile.

[11:20]
A conferma di quanto scritto nei giorni scorso riguardo il provvedimento dei 1 o 2 metri di distanza fra le persone: il problema sono le superfici che rimangano infette se non vengono ripulite.
Articolo: Coronavirus: l’importanza del contagio “indiretto” di Roberto Burioni su MedicalFacts.it

Conclusione: e io ho anche le vie aeree delicate...

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