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giovedì 21 novembre 2019

Vs Salvini

Avevo deciso di raccogliere in un unico pezzo tutto ciò che NON mi piace di Salvini: ho infatti la sensazione che la mia posizione personale possa apparire completamente appiattita su quella della Lega…
…poi però il pezzo mi è sfuggito di mano: ho aggiunto tante considerazioni e divagazioni e alla fine mi è venuto molto lungo: per questo motivo vi ho aggiunto anche il marcatore “Peso”…

Il rosario: essere religiosi è legittimo e, suppongo, anche bello. Però la propria religiosità, con i suoi feticci, non dovrebbe essere esibita su un palco. È di per sé svilente strumentalizzare la religione e, in uno stato laico, la politica dovrebbe rimanerla a sua volta.

Israele: sicuramente Israele ha dei meriti ma ciò non significa che stia gestendo bene, e soprattutto umanamente, la questione palestinese. Ridurre il tutto a israeliani vittime e palestinesi terroristi è una semplificazione che non digerisco.

Le forze dell’ordine: il 99% e passa dei poliziotti e dei carabinieri sono individui eccezionali e coraggiosi che mettono quotidianamente a repentaglio la propria vita: non per “due lire” ma per senso del dovere (*1). Questo non significa che qualcuno di essi non possa sbagliare: in tali casi i colpevoli non andrebbero protetti ma isolati e puniti (come tutti del resto).

Berlusconi: Forza Italia rappresenta il marcio della politica (intendiamoci: il livello è più o meno quello del PD) e l’idea di un’alleanza con tale partito alle prossime elezioni nazionali (delle regionali non mi importa) non mi va assolutamente giù (*2).

Impresentabili: discorso simile per i candidati che, soprattutto al sud e al centro Italia, dove la Lega non ha ancora una struttura ben definita sul territorio, sono stati raccattati da altri partiti (specialmente da Forza Italia) e, ovviamente, finiscono spesso inquisiti quando non arrestati portando così discredito e sfiducia sulla Lega.

TAV: se non erro Salvini si è dichiarato a favore della TAV in Valle d’Aosta. Io sono favorevole al rilancio delle opere pubbliche ma solo di quelle realmente utili: meglio poi tante e diffuse che poche e grosse.

Caccia: non dico che la caccia debba essere abolita ma credo che debba essere più regolamentata e limitata: soprattutto va garantita la sicurezza e l’incolumità di chi cacciatore non è ma vorrebbe vivere in tranquillità la natura anche di autunno e inverno. Definire i cacciatori amanti della natura è offensivo per chi lo è davvero.

La droga: secondo studi recenti (v. Droghe e pregiudizi) le droghe LEGGERE (LSD, ecstasy e cannabis) sono molto meno pericolose di barbiturici, alcool e tabacco. Quindi lo scagliarsi contro di queste o è frutto di ignoranza o di ipocrisia: in entrambi i casi non mi piace. Intendiamoci: capisco essere contro le droghe per motivi fondati (*3) ma non quando lo si è a priori e apoditticamente.

Probabilmente c’è anche altro: se mi verrà in mente aggiungerò…
In realtà ciò che non mi piace di Salvini è il suo cinismo politico: la pantomima col rosario mi è parsa una recita per accattivarsi i voti dei credenti più che dimostrazione di vera fede; le genuflessioni a Israele gli hanno garantito l’immunità dalla Segre (probabilmente “inventata” a tavolino per dare del fascista/nazista a Salvini) e ora già messa da parte perché non ha attaccato la Lega come si sperava; l’occhiolino a Berlusconi credo sia solo nell’ottica di far cadere il governo e andare a elezioni, insomma solo un tatticismo per non impaurire il vecchio alleato isolandolo prematuramente; per gli impresentabili la logica di Salvini deve essere quella del “meglio comunque vincere le elezioni anche se con personaggi discutibili”; il supporto alla TAV mi parso un modo per tranquillizzare qualche parapotere economico e anche le “sparate” sulla caccia mi sono sembrate pensate per avere l’appoggio della potente lobbi dei cacciatori…
Il cinismo di Salvini non mi piace ma è innegabile che stia pagando: ha raccattato la Lega Nord di Bossi che, perduta ogni identità, si era ridotta a un insignificante 5% (o giù di lì) e l’ha portata alle elezioni del 2018 al 17%: in un anno di governo, nonostante i quasi sei mesi (o più) di opposizione interna del M5S, è arrivato a oltre il 30%. E anche adesso, pur all’opposizione, facendola bene, attaccando cioè con solide argomentazioni il governo (che da parte sua sta combinando poco di buono), ha ricominciato a guadagnare consenso.

Poi ci sarebbe tutta la sua campagna contro l’immigrazione clandestina, usata strumentalmente e giocando sulle paure degli italiani ma che, però, ha anche basi fondate: soprattutto andare avanti facendo entrare tutti non è una soluzione: ci sono problemi sia economici che, inevitabilmente, di ordine pubblico. Ritengo anche poi vero che: 1. disincentivando le partenze si diminuiscono le morti in mare; 2. gli immigrati che scappano dalla guerra sono solo una piccolissima minoranza, la maggioranza cercano (illudendosi) una vita migliore; 3. questo tipo di emigrazione penalizza anche l’Africa.
Per tutti questi motivi non ho aggiunto la voce “immigrazione” alla lista delle posizioni di Salvini che non mi piacciono: insomma mi sembra abbia fatto bene anche se con motivazioni sbagliate o, almeno, non totalmente valide.

Ho sempre detto, e recentemente formalizzato (v. La morale dell’astensione del febbraio 2018), che bisogna votare solo per partiti che ci piacciono e non per “il meno peggio”: quindi la Lega, che si identifica con Salvini, è votabile nonostante tutti i limiti sopraddetti?
Il fatto è che la Lega ha anche un grandissimo punto di forza. Un manipolo di persone, fra queste spiccano Bagnai e Borghi, che hanno un’idea chiara di quali siano le reali cause della crisi economica italiana e che, di conseguenza, sanno cosa fare per affrontare il problema invece di andare alla deriva in balia del vento che spira da Bruxelles.
In questa Italia, diciamolo chiaramente, il problema di gran lunga più importante è quello economico. È una questione di priorità: si possono fare tutti i progetti politici più belli del mondo ma se poi manca il denaro per realizzarli allora restano solo dei sogni.
E sul piano economico tutti gli altri partiti ripetono formule viete, incongruenti e inconsistenti: al massimo offrono delle aspirine quando occorrerebbero cure da cavallo.

Intendiamoci, Salvini nel suo cinismo potrebbe stare usando Bagnai e Borghi solo per accattivarsi i voti di chi, come me, crede nelle loro teorie: magari poi, in un ipotetico governo a guida leghista, metterebbe come ministro delle finanze un burattino pro Bruxelles…
Il punto è che ancora non sono sicuro se la Lega sia un populismo reale o apparente: l’essere usciti dal governo per non fare una cattiva finanziaria mi fa propendere per la seconda ipotesi, ma non mi voglio illudere e tengo sempre presente anche la possibilità del semplice errore di calcolo politico (*4).

Ma una speranza concreta per il futuro è di gran lunga preferibile alla certezza del disastro: per questo motivo mi dispiace di non aver votato la Lega alle politiche del 2018 (astenuto) e sono contento di averlo fatto alle europee del 2019 (ero stato incerto sul votare M5S).

Fa impressione il vuoto pneumatico di idee degli altri partiti: sulla crisi economica sparano banalità o, peggio, propongono “soluzioni” che l’aggraverebbero (più tasse e tagli) oppure preferiscono distrarre l’opinione pubblica con altri argomenti emotivamente più caldi ma di gran lunga meno importanti.
La loro ricetta per l’immigrazione? Niente, va tutto bene così… magari fare lo ius soli per raccattare qualche voto in più…
E poi cosa c’è? Tasse sulle merendine, altre tasse qua e là e qualche taglio: il solito insomma…
Io non avrei problemi a votare per un partito diverso dalla Lega che però avesse proposte concrete ed efficaci per economia ed Europa (chi mi segue sa che le due problematiche sono strettamente connesse) ma non c’è niente altro…

E ora ci sono pure le “sardine” il cui unico pensiero che riempie le loro testoline (dopotutto sono sardine) è “Salvini è fascista! Cantiamo «Bella ciao» e salviamo così l’Italia dai fascisti!”.
Già 50 anni fa Pasolini si era reso conto che il fascismo era ormai finito per sempre in Italia: ma ha ragione Barbero, basta sventolare la muleta giusta che i torelli nostrani, anzi le nostre sardine, reagiscono automaticamente caricando a testa bassa e senza riflettere: poi farsi massacrare dall’Europa (vedi Cos’è il MES) va bene, l’importante è che il “fascista” Salvini non vinca le elezioni, anzi “sarebbe bene che qualcuno lo facesse fuori” dicono gli “anti-fascisti”, gli stessi del resto a favore della censura, “perché Salvini vince grazie alle bufale” e non per la completa incapacità dei suoi avversari (nonostante questi abbiano la maggioranza dei media, questi sì propalatori di bufale (*5), a proprio favore).
Ma è nella natura umana: lo stesso del resto avveniva quando Berlusconi vinceva le elezioni ventilando l’inesistente pericolo comunista. Così adesso, in assenza non dico di ideologie credibili ma di semplici proposte concrete, la maggioranza ricorre allo spettro del fascismo (*6).

Conclusione: e con questo pezzo mi sono inimicato anche i lettori leghisti! Riassumendo: i piddini non mi leggono dai tempi di Renzi, i pentastellati neppure perché li ho traditi, i forzisti non leggono per forma mentis, su Boldrini e Grasso ho sparato più che abbastanza e quindi niente lettori LeUisti, su Italia Vulva (o come si chiama) non ho ancora scritto niente ma potete immaginarvi il mio pensiero e ora, infine, non avrò più neppure lettori leghisti...
Secondo questo recente sondaggio (vedi Sondaggi politici, Swg: Lega in calo di mezzo punto: recupera il M5S. Giù Pd e Renzi da IlMessaggero.it) ipotizzando un LeU al 3% (non compare nella lista) il mio bacino di lettori potenziali scende al 19,1% del totale compreso un 9,5% di Fratelli d’Italia che probabilmente mi guarda con legittimo e giustificato sospetto (reciproco). Insomma, alla fine, mi rimane meno del 10% dell’elettorato italiano come potenziali lettori! Ormai ho infatti capito che per il lettore comune dieci pezzi ben scritti e con cui è d’accordo non ne compensano uno che critica la sua fede politica...
La verità è che chi pensa con la propria testa pensa da solo: e rimane solo. Ma del resto “meglio soli che male accompagnati” e io sono abbastanza introverso da sopportare la solitudine intellettuale che mi circonda.

PS: qualche lettore potrebbe obiettare che io, alla fine, ho parlato bene della Lega definendola infatti l’unica speranza per l’Italia. È vero: ma la natura umana è questa. Le pecore di un gregge non tollerano le critiche al proprio pastore anche se, e anzi specialmente se, sono motivate come le mie: non importa che anch’io, almeno momentaneamente, sia disposto a seguire la loro guida: belo fuori dal coro e questa è una colpa che solo l’abiura totale delle proprie idee personali può FORSE lavare...

Modificato 10/12/19: Era da un po’ che lo volevo aggiungere ma me ne scordavo…

Flat Tax: Le tasse sono troppo alte? Verissimo: allora abbassiamole in maniera progressiva per tutti. Tanto margine per abbassare le aliquote mantenendo comunque una progressività ce ne sarebbe più che in abbondanza…

Sull’argomento sto aspettando l’opinione di Bagnai ma, o mi è sfuggita, oppure ancora non si è pronunciato chiaramente. Questo mi fa pensare che non ci siano giustificazioni economiche sul perché le tasse debbano essere piatte e non progressive.
Cosa significa questo?

Difficile dirlo: come detto Salvini è estremamente cinico e opportunista. Potrebbe quindi sostenere questo progetto sia perché vi crede realmente sia perché gli porta voti e sostegno da parte della destra liberista. Nel primo caso Salvini sarebbe liberista (“peccato” che mi piace attribuire alla “corrente” che ho definito di “Giorgetti”) nel secondo caso il significato sarebbe puramente tattico.
Decisivo sarebbe il programma presentato poi alle elezioni nazionali (se, prima o poi, ce le lasceranno fare).
È da sottolineare che la flat tax è un provvedimento liberista ma non a favore dei parapoteri economici: questo significa che, comunque, non ci direbbe niente sul fatto che la Lega sia un populismo reale o apparente...

Fine modifica

Nota (*1): chi rischia la vita SOLO per denaro non è un eroe ma uno stupido: sia che lo faccia per poco che per molto.
Nota (*2): e la Meloni? Bo, non conosco né lei né il suo partito. Probabilmente meglio di Forza Italia ma non ci metterei la mano sul fuoco. Diciamo che se sei uno che si vuole approfittare della politica ti iscrivi a un partito forte, che ti possa garantire qualcosa, non a uno piccolino…
Nota (*3): per esempio argomentando che la liberalizzazione delle droghe leggere possa aumentare la diffusione anche di quelle pesanti e decisamente pericolose (cocaina ed eroina). Io credo che il danno inflitto alla criminalità compensi questo rischio ma rispetto chi la pensa diversamente.
Nota (*4): e poi la Lega di Salvini si porta dietro tutta la zavorra della vecchia Lega Nord: vecchi politici la cui consuetudine col potere è stata probabilmente fatale alla loro integrità morale.
Inoltre inizialmente le ragioni dell’uscita dal governo non furono espresse chiaramente: la questione della finanziaria venne fuori a posteriori e questo, a me che sono sospettoso, generò qualche perplessità.
Nota (*5): una delle ultime: le presunte 200 minacce al giorno ricevute dalla Segre quando, in verità, erano 197 in un anno. Quello che io chiamo un errore di DUE ordini di grandezza (un x365). Questa è l’affidabilità di “La Repubblica”...
Nota (*6): che poi molti dei ragazzi in piazza devono essere quei fenomeni espertoni in storia che credono che Mussolini sia stato re d’Italia e che la marcia su Roma sia avvenuta nel 1945: insomma si dichiarano contro il fascismo ma non sanno cosa sia né, soprattutto, riescono a riconoscerlo...

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