[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 0.4.1 "Morrigan").
Temo di star diventando noioso ma anche oggi ho un breve pezzo politico sulla formazione del governo.
Lo spunto viene dall'articolo Salvini e Berlusconi ai ferri corti. Il leghista: così Silvio fuori dai giochi di A. La Mattina - A. Mattioli da LaStampa.it
In particolare vengono riportate le dure parole di Berlusconi verso il M5S e, contemporaneamente, l'irritazione per esse di Salvini dato che queste rendono più difficile trovare un accordo fra l'intera coalizione di centro-destra e M5S. L'articolo spiega anche che l'attacco di Berlusconi al M5S è dettato dalla paura di rimanere isolato da un accordo M5S+Lega+FdI e dal suo orgoglio personale.
Trovo l'analisi dell'articolo piuttosto convincente e conforme a quanto ho scritto in Previsioni sul prossimo governo, Aggiornamento previsioni per il governo e Brevi da Di Maio.
Riepilogo quanto ho già scritto nelle “puntate precedenti”.
Berlusconi/FI non vogliono le elezioni e vorrebbe governare perché altrimenti i suoi parlamentari, notoriamente non affidabili, si disperderanno rapidamente saltando su tutti i carri vincenti appena possibile.
La Lega/Salvini invece vorrebbe FI al governo insieme al M5S: in questa maniera infatti Salvini, con l'intera coalizione di centro-destra alle proprie spalle, potrebbe legittimamente aspirare alla carica di primo ministro.
Il M5S/Di Maio invece vorrebbe solo la Lega al governo in maniera da avere in lei solo un socio di minoranza. Questo, più che una questione morale, è il vero motivo del veto di Di Maio a FI.
Alla luce di quanto detto vediamo quindi di analizzare il significato delle nuove notizie.
La dichiarazione di Berlusconi indica chiaramente che egli non vede possibile un governo di centro-destra, forse neppure lo gradirebbe per la visibilità che darebbe alla Lega di Salvini, e che quindi opta per un governo del presidente (o come lo vorremo chiamare). Non per niente, nel centro-destra, solo Salvini si è dichiarato contrario alle larghe intese (o come le vorremo chiamare): a Berlusconi (e al PD di Renzi) invece andrebbero benissimo.
Con la sua manovra Berlusconi spinge Salvini verso l'opzione 1 (v. Aggiornamento previsioni per il governo), ovvero governo M5S + Lega (ed eventualmente FdI), che non è la soluzione ideale per Salvini in quanto dovrebbe lasciare a Di Maio la carica di primo ministro, o verso l'opzione 3, ovvero nessun accordo fra M5S e Lega e, quindi, governo tecnico (o come lo vorremo chiamare). Ma abbiamo già spiegato che fra l'opzione 1 e la 3 Salvini opterà per la prima che, anche se non ideale, potrebbe FORSE permettergli di raggiungere qualche obiettivo.
Vedo quindi tre scenari:
A. Nel breve tempo quindi Berlusconi ha sicuramente sbagliato i suoi calcoli visto che le sue dichiarazioni spingono Salvini fra le braccia di Di Maio.
B. È però possibile che preveda che tale ipotetico governo abbia vita breve e che dopo di esso il governo di scopo (o come lo vorremo chiamare) sarà inevitabile. Il problema di questa ipotesi è che è un azzardo: ci sono molti “se”, molte incognite imprevedibili. Una volta che si ha un governo è difficile prevedere quando questo cadrà visto che il potere piace a tutti: certo io per primo credo che ci sia un'incompatibilità di fondo fra populismo apparente (M5S) e populismo reale (Lega) però non sarei altrettanto sicuro della breve durata di un tale governo.
C. Alternativamente Berlusconi potrebbe essere “sicuro” che non ci sarà un accordo di governo fra M5S e Lega (ed eventualmente FdI). Da cosa possa derivare tale sicurezza non è dato sapere: forse da contatti “segreti”? L'ipotesi più inquietante sarebbe che proprio il M5S/Grillo-Casaleggio (non il M5S/Di Maio) gli abbia fatto sapere che il M5S non si accorderà mai con la Lega (ad esempio proponendo condizioni totalmente inaccettabili per Salvini) e che quindi si arriverà, dopo qualche tempo, alla solita ipotesi di governo istituzionale (o come lo vorremo chiamare).
Del resto l'ho sempre scritto che il M5S, in quanto populismo apparente, non vuole governare (diverrebbe evidente la sua falsità) e quindi dare il sostegno esterno a un governo di minoranza (o come lo vorremo chiamare) FI+PD sarebbe un'ipotesi che andrebbe benissimo al M5S/Grillo-Casaleggio anche se molto meno a Di Maio.
Ritengo però che l'ipotesi più probabile sia la A, ovvero che Berlusconi, mosso da stizza, abbia semplicemente sbagliato i propri calcoli o, al massimo, abbia deciso di optare per l'incertezza del caso B: ovvero scommettere sulla breve durata di un governo M5S + Lega.
Conclusioni: come al solito, avendo informazioni molto incomplete sui reali contatti fra i diversi partiti è impossibile fare previsioni più accurate.
Aggiungo anche che ho la sensazione che Renzi abbia vinto, o stia vincendo, il braccio di ferro interno al PD: la sua strategia è semplice, tenere insieme il partito, e aspettare la formazione di un governicchio d'emergenza (o come lo vorremo chiamare) a cui sarebbe felicissimo di dare il suo sostegno per “il bene del paese”.
Nelle prossime settimane sarà anche interessante vedere chi comanda fra Di Maio e Grillo-Casaleggio: ci saranno dei veti da parte di Grillo-Casaleggio a Di Maio per evitare che egli faccia concessioni alla Lega che portino a un governo M5S+Lega? Difficile saperlo, del resto potrebbero anche rimanere indicazioni segrete, ma non mi sento assolutamente di escluderlo.
Il ritorno del gladiatore
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