Rimango dell'idea illustrata in Breve sul PD: al PD un accordo di governo come stampella del M5S non conviene. Gli unici che possono avere interesse a questa ipotesi è l'opposizione interna a Renzi che però, ricordiamolo, ha solo una minoranza di parlamentari.
L'idea di Martina & C. è probabilmente quella di indebolire Renzi interpellando la base: se questa, come sembrerebbe, si dichiarerà favorevole a un accordo col M5S allora la decisione isolazionista di Renzi sarà sbugiardata.
Ma il braccio di ferro interno (escludendo gli iscritti) è a favore di Renzi perché egli ha un asso nella manica: dopo che anche questo tentativo sarà fallito sarà infatti il momento del governicchio...
In pratica Mattarella, dopo questo lunghissimo, noioso, inutile ed estenuante teatrino (comunque necessario per poter dire agli italiani “ci abbiamo provato”) sta solo aspettando la prima emergenza “utile” per appellarsi al senso di “responsabilità” dei vari partiti e formare così un governo del presidente (o come lo volete chiamare) ovvero: PD + FI + M5S (che magari potrebbe dare un appoggio solo esterno) senza la Lega e, forse, senza FdI.
Conclusione: mi chiedo solo se la UE sarà pronta a cogliere l'occasione e, fallite le “trattative” M5S-PD, inventarsi prontamente la necessaria “emergenza” (*1)...
Nota (*1): probabilmente di natura fiscale/economica...
Sonetti d’amore. Giacomo da Lentini
2 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento