Ho cominciato a scrivere una nuova versione dell’Epitome, la 1.13.0!
Avrei voluto farlo a inizio agosto ma il caldo afoso e il fracasso incessante, soprattutto con le finestre aperte, della casa di mio padre me lo hanno impedito. Senza considerare la carenza di sonno, e quindi capacità di concentrazione, provocate dalle cause sullodate.
Che poi l’ultima volta che ci avevo messo sopra le mani era stato a inizio anno perché a maggio avevo semplicemente aggiornato le epigrafi, aggiungendole anche ai sottocapitoli, ma senza però modificarne la sostanza. Nel frattempo avevo accumulato circa quattro pagine di quadernone con l’usuale lista di modifiche e aggiunte.
Ultimamente avevo iniziato le nuove versioni facendo una panoramica delle varie note per capire e decidere come muovermi e organizzare eventuali nuovi capitoli o sottocapitoli.
Invece oggi sono partito dalla prima pagina di note e ho modificato la mia opera seguendone cronologicamente le indicazioni una dopo l’altra.
Il “problema”, se di problema si può parlare, è che non ho assolutamente idea di quanto ho ancora da scrivere: le modifiche puntuali a specifici sottocapitoli le faccio rapidamente, però aggiungere un nuovo sottocapitolo mi prende, nel caso migliore, un intero giorno e spesso di più.
Comunque è in realtà solo una mia curiosità: non ho nessuno che mi corra dietro e quindi finirò la nuova versione quando la finirò, senza preoccuparmi esattamente quando. Certo dovrò farcela prima di tornare in città dato che ho bisogno di un minimo di tranquillità e riposo che in estate non è fattibile.
In verità dovrei poi dare una bella rilettura al tutto: sia per trovare refusi (soprattutto nelle nuove parti del testo) e rendere più scorrevole il testo ma, soprattutto, per uniformarlo. Quando introduco un nuovo sottocapitolo poi cerco di andare a modificare anche i preesistenti capitoli che potrebbero fare riferimento alle novità introdotte ma ovviamente è un’operazione che parte dall’alto: cioè mi scorro l’indice e mi segno in quali capitoli intervenire. Invece leggendo l’intero testo, come si sviluppa frase per frase il mio pensiero (insomma partendo dal basso), mi accorgo automaticamente di dove posso inserire i riferimenti alle novità introdotte.
Solo che rileggere tutto è per me noiosissimo e mi prende parimenti molto tempo. Ma ormai è passata almeno un anno dall’ultima revisione generale e quindi dovrò rassegnarmi a compiere questo ennesimo sforzo.
Però, molto probabilmente, mi lascerò questa rilettura per una successiva versione, la 1.13.1 da iniziare appena terminata l’attuale.
Il dividere in due versioni questi compiti mi mette meno ansia: se invece cercassi di fare tutto insieme sarei stressato dal non potere condividere le probabile novità fino a quando non avessi finito la rilettura generale.
In questo modo la revisione generale resterà comunque noiosa ma almeno non avrò l’ansia di volerla finire il più rapidamente possibile…
Quando sarà pronta la nuova versione? Ci saranno nuovi capitoli/sottocapitoli?
Per i motivi sopraddetti non posso rispondere a nessuna di queste due domande.
Di sicuro cercherò di finire la versione 1.13.0 nel giro di tre settimane circa (quando poi dovrò tornare in città). Nuovi capitoli non credo di inserirne a questo turno ma quasi sicuramente, considerando le passate esperienze, ci saranno uno o più nuovi sottocapitoli...
alla prima stazione
1 ora fa
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