[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 0.4.1 "Morrigan").
Domanda banale ma importante.
Sicuramente non la gente comune (la democratastenia) quindi, evidentemente, deve trattarsi di altri soggetti dotati di grande potere e influenza (parapoteri).
Sono solo questi parapoteri che hanno direttamente nella guerra, o nel nuovo scenario politico che si avrà dopo di essa, interessi e/o opportunità di grande profitto.
La guerra si fa col sangue della gente comune ma sono pochi coloro che hanno da guadagnarci qualcosa. Eppure questi pochi, con cinismo amorale, non esitano a scatenare morte e distruzione.
La situazione in Siria è paradossale. Non l'ho mai seguita con attenzione ma c'è qualcosa che non capisco: per quale motivo Assad, che ha vinto o sta vincendo, dovrebbe usare delle armi chimiche, rischiando di provocare la devastante reazione USA? E poi perché usarle contro dei civili che, notoriamente, da un punto di vista militare sono un bersaglio inutile, che non dà cioè alcun vantaggio strategico? Ovviamente i media si guardano bene non dal rispondere ma perfino dal porsi queste ovvie domande...
Dopo le inesistenti armi di distruzione di massa in Iraq e dopo, perché no, la truffa sulle emissioni delle auto Volkswagen (*1), lo scetticismo non è solo lecito ma perfino doveroso. Io non ho più molta fiducia nelle autorità anche quando “giurano” che qualcosa è vero e certo. Non mi basta che mi dicano “abbiamo le prove”: io vi crederei solo dopo che queste siano state analizzate da esperti neutrali.
E le immagini raccapriccianti, dal forte impatto emotivo, che ci arrivano su FB dalla Siria, che ci turbano e ci riempiono di sdegno contro Assad e il regime siriano?
Beh, avete mai sentito parlare di Cambridge Analytica? Ve ne siete già scordati?
Allora ve lo ricordo io: FB può essere usato per manipolare l'umore e l'orientamento politico delle persone che se ne servono...
Il secondo paradosso è su come nella nostra democrazia (che etimologicamente significa “potere del popolo”) si eviti accuratamente, anche solo valutandola con banali sondaggi, di rispettare la volontà popolare che, come detto, sono convinto che in mancanza di prove concrete sia decisamente contro ogni tipo di intervento militare soprattutto se questo ha il potenziale per provocare una crisi militare mondiale.
Quale sia la VERA posta in gioco in Siria non lo so, come spiegato non ho mai analizzato attentamente la situazione, ma quel che è ovvio è che qualcuno, dei parapoteri ovviamente, spera di guadagnarci qualcosa.
In definitiva è palmare che sia in atto una strategia della tensione nei confronti della Russia: non dimentichiamoci le accuse di “dopaggio di stato”, lo strano caso dell'ex spia russa avvelenata in UK, la guerra commerciale e, sicuramente, molto altro che adesso mi sfugge...
Conclusione: non ho idea dei possibili sviluppi di questa crisi. Ciò di cui sono certo è che si tratterebbe di una guerra assurda e, CERTAMENTE, non motivata dalla reale volontà di proteggere la popolazione siriana dai presunti attacchi chimici (*2). Sono anche certo che qualcuno, ma certamente non la gente comune, probabilmente dei parapoteri politici o economici, avranno molto da guadagnare da questa crisi/guerra.
Nota (*1): può sembrare errato mettere sullo stesso piano le bugie politiche con quelle di una multinazionale economica ma entrambe evidenziano un aspetto caratterizzante del nostro tempo: la verità ha perso valore, tutto ciò che conta sono le immagini distorte della realtà che i media forniscono a una popolazione che non sa più pensare con la propria testa. Oggi conta solo l'apparenza e tale aspetto esteriore è manipolato da media (e reti sociali) compiacenti per orientare gli umori della gente.
Nota (*2): "ironicamente" si dice di voler proteggere la popolazione civile da bombe chimiche lanciadogliene contro migliaia tradizionali. Oppure pensate che saranno colpiti solo bersagli militari? Andate a considerare le morti e la distruzione provocate da vent'anni di instabilità politica causata dall'intervento occidentale in Iraq...
alla prima stazione
1 ora fa
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