Oggi (3 gennaio 2022) mi era venuta voglia di completare le due vignette che mi ero ripromesso di disegnare per il 2021…
Una, quella per la “Lega”, era praticamente finita mentre quella per l’Europa (UE) avevo già in mente un’idea chiara e semplice (*1) di cosa rappresentare.
Terminata la vignetta mi stavo mentalmente preparando alla noiosissima opera di aggiornamento di tutti gli articoli che dovrebbe contenerla quando mi sono ricordato di essere ancora senza Internet: grazie Fastweb.
Analogamente non ho potuto neppure iniziare quella per l’Europa perché dovrei cercare del materiale in Rete: al momento quindi mi sto limitando a pianificarne qualche dettaglio…
Già che ci sono ne approfitto per aggiornare sui progressi della mia Epitome.
Evidentemente la stesura della versione 1.8.0 fu un’impresa estremamente stressante e più faticosa del solito: mi è completamente mancato lo stimolo, che di solito giungeva un mesetto scarso dopo l’ultima versione, a rimettermi a scrivere/leggere/correggere. Con la scusa di aspettare la revisione da parte di un’amica (che ha impiegato un 3-4 mesi per leggerla tutta) mi sono limitato a riguardare i nuovi sottocapitoli (non presenti nella versione prestata alla mia amica). Come al solito un’enormità di correzioni che mi deprimono un po’ perché mi fanno rendere conto quanto ancora l’Epitome sia lontana da avere una forma accettabile.
Anche sul mio quadernone ho aggiunto pochissime nuove note, sono a meno di una pagina contro le due o tre usuali.
Comunque in questi giorni mi sto imponendo di riprenderla in mano (presto dovrei ricevere i commenti scritti dell’amica (*2)). È venuto fuori che probabilmente vi aggiungerò un nuovo capitolo!
Poi, per non stressarmi troppo, ho deciso che non rileggerò tutto per l’ennesima volta: mi lascio questo ingrato compito per la versione ancora successiva.
Sul fronte epigrafi avrei una mezza idea di aggiungerle anche ai sottocapitoli: il problema è che non le avrei per tutti e troppe sono dello stesso autore (di Aristotele ne ho tantissime): questo perché ho iniziato solo nell’ultimo anno (forse due?) a raccoglierle sistematicamente e, ovviamente, è quasi impossibile ritrovare una frase significativa, anche se la si ricorda vagamente, in libri letti anche dieci anni fa o più.
Un problema minore è che le epigrafi per i sottocapitoli vorrei che fossero corte, per non appesantire troppo la lettura, ma a volte non è così. Sicuramente le aggiungerò con un carattere molto più piccolo rispetto a quello del testo in maniera da ridurne l’impatto visivo.
In verità non so quanto il lettore medio sia interessato a questi passaggi: a me però piacciono tantissimo se, come quelle scelte da me, sono interessanti/divertenti e, spesso, danno un’ottima sintesi di quanto si andrà a leggere. Insomma alla fine eccedere di epigrafi potrebbe rivelarsi inutile o addirittura controproducente ma, considerato che al momento io resto sostanzialmente il principale lettore della mia opera, allora tanto vale che la agghindi come più piace al mio gusto.
Conclusione: pezzo più corto del solito oggi: ma credo che un pezzo più agile da leggere sia un bene. E in teoria, mi piace credere, oggi potrebbero anche ricollegarmi a Internet: speriamo!+
Nota (*1): la semplicità in genere non è un mio obiettivo ma, siccome sono estremamente scarso a disegnare, in questo caso è una necessità!
Nota (*2): erano pronti già da inizio dicembre ma per cause indipendenti dalla mia volontà non ci siamo potuti incontrare...
Il figlio della Concetta
9 ore fa
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