Avevo pensato di scrivere un corto ma, conoscendomi, credo sarebbe diventato troppo lungo: scrivo quindi questo pezzo, già dall’inizio, con calma.
Appena iniziata la lettura di Rawls ho avvertito una notevole sintonia col suo modo di scrivere ed esprimersi: per questo avevo ipotizzato che fosse un INTP come me. All’epoca ero senza rete e non potevo controllare ma oggi me ne sono ricordato e ho “verificato” sul sito Personality-Database.com
Ho scritto “verificato” fra virgolette perché la categorizzazione dei vari personaggi nelle diverse tipologie MBTI è solamente presunta. Per i personaggi dell’antichità in pratica è poco più di un gioco, per quelli più recenti, di cui magari si hanno maggiori informazioni come lettere personali o altri dati che permettono una ricostruzione più accurata della personalità, il sito dà un’indicazione un po' più credibile…
Perlomeno questo pensavo fino a quando non mi sono accorto che le tipologie psicologiche dei diversi personaggi sono decise tramite dei sondaggi! E da quello che ho letto nei commenti non mi sembra che chi vota sia un esperto: in genere si basano su brevi passaggi tratti da libri da cui sembra emergere una caratteristica tipica di un certo tipo MBTI…
Comunque nel caso di John Rawls ci sono stati 29 voti di cui 15 per INFJ e 12 per INTP. Prevale quindi di misura la tipologia INFJ ma evidentemente le caratteristiche INTP sono presenti.
Ovviamente, considerata anche l’incertezza del giudizio degli “esperti”, rimango dell’idea che Rawls fosse un INTP: comunque ho letto la scheda degli INFJ su LaStessaMedaglia.it (che si può ancora leggere in Internet Archive – The Wayback Machine!) e in effetti potrebbe anche essere. In particolare ero scettico per la funzione secondaria Fe che relega la Ti a terziaria ma, da quello che ho capito, negli INFJ la terziaria è comunque discretamente forte e ben integrata.
LaStessaMedaglia come personaggi famosi INFJ mette Platone, Schopenhauer, Nietzsche e (volendo) Jung e Chomsky (!); fra gli INTP: Kant, Arendt, Cartesio, Leibniz, Locke…
Dato che queste suddivisioni sono comunque arbitrarie, è da prendere con le molle qualsiasi deduzione basata su di esse: per il poco che vale Rawls mi pare, a suo stesso dire, si ispiri particolarmente a Kant e Locke entrambi INTP…
Poi ho letto la pagina inglese di wikipedia di Rawls in cerca di indizi: difficile trovare qualcosa di utile nelle brevi sintesi fornite però mi ha colpito la sua forte religiosità prima di divenire ateo. Gli INTP sono infatti particolarmente poco religiosi, quindi questo potrebbe essere un segno di INFJ…
C’è da dire che nella sua infanzia e giovinezza prevalgono i traumi: la morte di due fratelli più piccoli da lui infettati (in due diverse occasioni) e l’esperienza della seconda guerra mondiale. Secondo me questi fattori scombussolano la personalità…
Mi è poi venuta in mente un’altra possibilità: sapete della mia teoria secondo la quale nella primissima infanzia io abbia oscillato fra INTP e INFP? Io ho tutte le caratteristiche degli INTP, e sicuramente lo sono, ma ho anche delle caratteristiche tipiche degli INFP, come la creatività e il forte senso dei principi, che non dovrei avere…
Ipotizzo quindi che nella mia trasformazione da INFP e INTP io possa aver attraversato uno stadio da INFJ e che anch’esso abbia lasciato il suo segno: del resto, negli INFP, Fe è dominante mentre negli INTP è represso: mi sembra quindi ragionevole che, nella mia ipotetica trasformazione, Fi sia stata temporaneamente la mia funzione secondaria come negli INFJ.
Insomma l’affinità che provo con Rawls (e del resto anche con Nietzsche) potrebbe essere dovuta a questa mia (presunta) anomalia al mio essere stato, sebbene per pochissimo, un INFJ.
E in effetti io stesso mi riconosco abbastanza anche nella descrizione degli INFJ…
Comunque la maniera in cui ragiona Rawls mi sembra proprio la mia! Nelle mie note a margine mi è per esempio capitato spesso di evidenziare frammenti peculiari che si ritrovano pari e tali nella mia Epitome. Per esempio il sottocapitolo 9 inizia con: “Per evitare fraintendimenti...”: frase (e preoccupazione) tipicamente mia che però non mi aspettavo di trovare in un libro in cui un autore affermato esprime il proprio parere con proprietà di termini. Già, a proposito di termini, anche Rawls si inventa molte definizioni!
Conclusione: di Nietzsche non dubito che sia un INFJ, nonostante l’affinità che sento per il suo pensiero, le sue intuizioni spesso sono un passo oltre la mia usuale prospettiva e non avverto lo stesso procedere logico e metodico che mi contraddistingue nelle mie esposizioni; ma il modo di ragionare di Rawls è invece proprio uguale al mio e se dovessi scommettere sul suo tipo psicologico punterei comunque su INTP nonostante i due voti in più come INFJ sul sito Personality-Database.com!
Cecilia Sala
41 minuti fa
Nessun commento:
Posta un commento