Come si può facilmente intuire dal titolo, questo post, tratterà di anime e manga giapponesi.
Beh, per la precisione, scriverò solo di anime: i manga dovevo solo citarli per via del titolo(*)!
Come tutti sanno, gli anime, sono i cartoni animati giapponesi. Che indigestione ne feci da bambino! Ricordo che tenevo una rubrica telefonica dove, al posto dei nomi, inserivo i titoli dei cartoni animati di cui venivo a conoscenza. All'epoca le TV locali erano molto attive e trasmettevano cartoni animati senza sosta. La conseguenza era che, bastava spostarsi di pochi kilometri, per poter vedere cartoni mai visti (perchè trasmessi su TV locali diverse).
Comunque adesso Cielo ha ben due canali (uno dei quali ha iniziato a trasmettere dal primo luglio) dedicati ai cartoni animati. A parte una breve crisi nostalgica di qualche anno fa, di solito evito questi canali, ma, ieri, ho avuto un'idea: mi sono detto -"proviamo a vedere se l'audio originale funziona..."
E, almeno per alcuni anime, funziona, tanto che, ne sono rimasto choccato!
Mi ha impressionato vedere questi cartoni per bambini (sapete quelli con i robottoni che si danno le botte e, quotidianamente, salvano la Terra dagli alieni...) con i protagonisti che parlano in giapponese. Perchè? Perchè la lingua giapponese ha un suono così duro e aspro che i cartoni sembrano molto più violenti e militareschi. Davvero, il giapponese sembra una lingua creata appositamente per dare ordini: brevi, secchi e spietati (e con una punta di incazzatura costante!). A dire il vero, LE giapponesi, riescono a dare alla lingua una sfumatura più dolce: nei cartoni che ho visto io sembra quasi di sentir cinguettare degli uccellini...
Boh, forse sono io troppo impressionabile ma, chi ha Cielo, faccia la prova, per dieci minuti, di ascoltare, in lingua originale, i cartoni giapponesi.
Si impara pure qualcosa: io ho imparato che "ai" significa "sì"!
Nota (*): Insomma, un caso di ontogenesi che riassume la filogenesi, abortito!
Sonetti d’amore. Giacomo da Lentini
3 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento