«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
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martedì 2 luglio 2024

Non è una litote

Un pezzo breve prima di andare a dormire…

Ripensavo a un’altra considerazione che non ho inserito nel pezzo Trump contro Biden.
Il declino mentale di Biden non è iniziato ieri né un mese fa: ho visto un video che mette insieme spezzoni tratti da diversi anni e la differenza diventa marcata a partire dal 2020. Poi chiaro che chi ci aveva a che fare quotidianamente avrà notato i primi sintomi anche da molto prima.

Quello che voglio dire è che la squadra di Biden, quelli che io chiamo affettuosamente i suoi badanti, sicuramente erano consci del suo stato di salute.
E allora perché sapendo che, siamo buoni, non sempre è lucido e capace di intendere e di volere non hanno avviato le procedure per rimuoverlo dall’incarico per motivi di salute?
Al suo posto sarebbe subentrata la vicepresidente Harris: non sarà un genio ma almeno non è malata…
Addirittura avevano deciso di ricandidarlo: se già adesso è, risiamo buoni, appena presentabile come sarà fra uno o due anni?

L’unico motivo che mi viene in mente per non aver sostituito Biden e, addirittura, aver avuto la faccia tosta di riproporlo per un altro mandato è il potere: un presidente nelle condizioni di Biden non dirige la propria squadra di governo ma è governato da essa. I singoli Blinken, Sullivan e simili hanno molto più potere personale con un presidente come Biden che con un altro capace di ricordarsi cosa gli avevano detto la settimana precedente e di reagire di conseguenza.
È come quando a scuola invece del professore severo c’è un sostituto senza esperienza e incapace di farsi rispettare così che gli studenti non lo stanno a sentire e fanno quello che gli pare...

Eppure la democrazia americana si basa sull’elezione del presidente: gli americani hanno votato Biden, non la sua squadra. È Biden che rappresenta gli elettori non i suoi ministri. Se Biden non governa non è democrazia.

L’ovvia conclusione è che alla squadra di Biden non interessa niente della democrazia: probabilmente neppure si sono posti il problema.

Conclusione: ci sarebbe da scrivere anche sullo stupore di molti elettori democratici che, affidandosi all’informazione dei media di parte, non si erano resi conto delle condizioni dell’uomo che avevano votato. Perché se dei 90 minuti di dibattito si fa una sintesi di 5 minuti allora è possibile montare le immagini per far fare buona figura a Biden: negli ultimi anni questa è stata la pratica normale di tutti i media tradizionali…
E quindi ci sarebbe anche da dire dei media che invece di informare disinformano: anche subito dopo il dibattito ci è stato chi ha avuto il coraggio di dire che “Biden NON è mai stato più acuto di adesso”. È non è una litote.

lunedì 1 luglio 2024

29. Omoni e ormoni

Sono ancora perfettamente sveglio, forse per la tensione dell’incubo (v. L’incubo del drago) o forse per la lattina di Monster che ho bevuto…

Comunque domani saranno passati cinque giorni dalla pubblicazione dell’ultima puntata e allora prendo l’occasione per preparare il commento al nuovo pezzo di Strabuccinator: sì sì, mi ci vuole proprio un po’ di Zozzapanna & C. per conciliarmi il sonno!

29. Omoni e ormoni

Nella precedente puntata la dottoressa poco di buono Ruth Saltenberger si era di nuovo messa ne guai saltando sul palco insieme a Zozzapanna e ordinando alla sua recluta di ripulirla dalla sostanza di cui aveva detto (mentendo) al colonnello Kack di essersi cosparsa per far vedere a tutti anche questa abilità della ragazza. In realtà la sostanza era effettivamente “stima” dei colleghi e, in pratica, gli unici a non saperlo erano lo stesso colonnello e il capitano Patt Jr. Mac Burgerin troppo impegnato a prendere appunti per notare altro.
Sul palco poi Zozzapanna aveva giocato d’astuzia ridicolizzando la dottoressa Lily Saltenberger: la puntata era infatti terminata con la donna che cadeva sul palco finendo gambe all’aria…

In questa puntata il punto di vista è quello della dottoressa e, per la prima volta, sentiamo parlare Zozzapanna che scambia poche parole col direttore Kack. Subito è evidente la sintonia fra i due e, come se non bastasse, la dottoressa sospetta che Zozzpanna abbia “puntato” il suo uomo, ovvero il capitano Carl Patt Scott Jr. Mac Burgerein…
Zozzapanna direttamente interpellata dal colonnello su una certa questione gli dà subito ragione mettendo così in difficoltà la dottoressa Raden che si sente un po’ tradita dalla propria recluta.
Scopriamo anche il vero nome di Zozzapanna che è completamente diverso e la sua origine: la sintonia col colonnello Tualet pare rafforzarsi e questo rafforza anche la determinazione della dottoressa Ruth Raden a eliminare la ragazza una volta che avrà compiuto la sua missione di uccidere Strabuccinator.
Dopo il tradimento di Zozzapanna la dottoressa Lily decide di vendicarsi e, grazie alla sua capacità di improvvisare bugie che già conosciamo, cercherà di prendersi una piccola immediata rivincita sulla propria recluta.
La vendetta prende la seconda parte della puntata e, di nuovo, potrebbe turbare i lettori più sensibili: come sempre voglio ricordare a coloro che trovano la scena eccessiva di interrompere la lettura dato che da questo punto di vista le cose andranno progressivamente peggio!
Con la sua rivincita la dottoressa accorcia le distanze su Zozzapanna arrivando a un 2 a 1: ma come finirà la partita? Sul finale scopriamo di cosa tratterà la prossima puntata…

Il fattore EC non mi pare altissimo, anzi: diciamo che un 3/10 mi pare ragionevole.

Stilisticamente mi pare di stare delineando bene le dinamiche psicologiche fra Zozzapanna e il direttore Kack e la dottoressa Lily Raden: ammirazione e stima dal primo, invidia e rivalità dalla seconda. Inizia poi a delinearsi la lotta fra l’intelligenza di Zozzapanna e l’astuzia mendace della dottoressa von Krausslofter…