Fantasie e realtà

Un'intuizione provocatoria oggi.
Come spiegare gli errori di calcolo macroscopici commessi a partire da Holliwood fino alla Casa Bianca?

Io credo possa dipendere dal politicamente corretto (PC).
Quando si va sistematicamente contro le verità scientifiche (biologiche, talvolta mediche o simili) ci si abitua a pensare in maniera irrazionale. Si inizia a presumere che le nostre idee debbano avere la precedenza sulla realtà. Una cosa non è come è ma come si vuole che sia.
Non importa se questo metodo di ragionare lo si applica solo in ambiti ristretti: inevitabilmente questa irrazionalità filtra in tutto il nostro pensiero: nella scelta di trama e attori ma anche nell’economia, nella geopolitica etc.

Putin è “folle” perché nella mente di chi ci governa (da Washington, non in Italia!) è così; l’Ucraina sta vincendo perché Zelensky è “buono” e Putin è “cattivo”…

Io inizio a credere che parecchi dei nostri (occidentali) guidoni ci credano realmente: hanno perso il contatto con la realtà e non sanno distinguere fra i loro desideri e i fatti concreti.

A questo si aggiungono i media ormai totalmente acritici nei confronti del potere: ne ripetono le bugie e anche il potere che le ha ideate finisce per crederci.

È un meccanismo psicologico noto. Spesso mi capita di citare Confucio: “Molti cattivi ministri, avendo predicato a lungo l'onestà senza cercare di raggiungerla, alla fine si immaginano di possederla”.
Questo non è vero solo per l’onestà ma per qualsiasi affermazione ripetuta sistematicamente, non importa quanto illusoria.

E qui mi torna in mente la massima dello zoroastrismo “Fare bene, dire bene e pensare bene” (v. Valeria Solesin e Zoroastro). Tutto è collegato: alla fine quello che facciamo, diciamo e pensiamo si deve conciliare insieme (anche la tendenza a evitare la dissonanza cognitiva l’impone). La direzione dal fare al pensare o dal pensare al fare può essere variabile ma di sicuro l’azione tende a vincere sul pensiero: se si fa male si tenderà a pensare male mentre il vice versa sarà molto più raro.

Quella dell’occidente è un’incapacità che si autoalimenta delle proprie illusioni.
Certo, a questa si sovrappongono i deliranti e miopi sogni dettati dall’avidità dei supermiliardari che si ritengono superiori a ogni persona e a ogni legge: ma si sbaglia a credere che tutto sia progettato e realizzato accuratamente. Tutto affonda nella mente confusa e corrotta dei politici che ci guidano.

Anche adesso, quando tutti i loro progetti illusori sembrano svanire sbattendo contro il muro della realtà, invece di risvegliarsi continuano a delirare nel loro mondo parallelo che hanno immaginato ma che esiste solo nelle loro menti.

Conclusione: l’irrazionalità trionfa in occidente: per questo il razionalissimo Putin viene descritto come un folle.

PS: lo sapete com’è nata la caccia alle streghe? Nel medioevo, diversamente da quanto si potrebbe pensare, le persone istruite erano ben consapevoli che la stregoneria era in genere una fantasia per raggirare il popolo credulone vendendogli intrugli o amuleti. Ma quando il papà dichiarò la crociata contro gli albigesi della Provenza faceva comodo assimilare l’eresia alla stregoneria. Era una strategia politica ma evidentemente molto suggestiva tanto che dopo qualche generazione la Chiesa finì per crederci e nei secoli successivi ci sarà un progressivo incremento della caccia alle streghe in tutta Europa (e non solo) che culminerà nel XVII secolo.
Questo per dire che il potere non è immune alle proprie bugie: col tempo finisce cioè per credere in esse!

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