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domenica 11 giugno 2023

Ricerca sulla discriminazione

Da mesi ne volevo scrivere ma, siccome è un pezzo impegnativo, ho sempre rimandato.
Si tratta di una ricerca scientifica di cui sentii parlare ormai diversi mesi fa, solo un accenno: in genere mi limito a scrivere pezzi su ricerche mediate, digerite, sintetizzate e tradotte da esperti come il Dr. Campbell o altri dottori. In pratica mi limito alla sintesi di altre sintesi.

Ma questa ricerca, poverina, fu appena menzionata e dovetti trovarmi il collegamento da solo (avevo il titolo). La lessi anche e le dita mi prudettero dalla voglia di scrivere…

All’epoca l’articolo era ancora in pre-stampa ma adesso è pienamente pubblicato su Nature, una rivista scientifica piuttosto famosa che, sebbene non abbia l’autorità e credibilità delle trasmissioni domenicali della nostra tivvù dove sguazzano ministri e virologi benedetti dal possesso dell’assoluta verità, è comunque ritenuta dalla comunità scientifica, a torto o a ragione, abbastanza affidabile…

L’articolo è: Discriminatory attitudes against unvaccinated people during the pandemic su Nature.com
Premetto subito che la ricerca non cerca di stabilire se la discriminazione fosse giusta o sbagliata ma si limita a misurarla e a confrontarla con altri tipi di discriminazione. Anzi, leggendo l’interpretazione dei dati data dagli autori appare chiaro che i ricercatori sono a favore delle vaccinazioni e, complessivamente, considerano i non vaccinati come irrazionali affetti da paura o dubbi ingiustificati.

Già la panoramica iniziale dell’articolo è interessante. La ricerca è stata fatta su più paesi e complessivamente è risultata una discriminazione da parte dei vaccinati (V) nei confronti dei non vaccinati (NV) paragonabile a quella verso gli immigrati o altre minoranze. (Se ben ricordo tavole e grafici in realtà la discriminazione verso i NV è stata PIÙ alta).
Viceversa NON esistono prove di discriminazione da parte dei NV verso i V.

Già questi due argomenti iniziali sono interessantissimi: è nella natura umana ricambiare gli altri con la stessa moneta con cui si viene trattati. La minoranza ostracizzata si compatta sempre contro la società. Se ben ricordo qui gli autori proposero soluzioni strampalate per spiegare questa anomalia ma a me pare chiaro che nel gruppo dei V ci finirono dentro tutti gli individui tendenzialmente intolleranti e che si fidano delle autorità (--TJ) e quelle potenzialmente fanatiche (--FJ) mentre in quello dei NV quelle più tolleranti e amanti della libertà. La maggioranza di pecore indifferenti finì nel gruppo dei vaccinati ma queste non sono responsabili degli eccessi: la loro colpa è solo quella di essersi voltati dall’altra parte. Non poco in effetti: ma è nella loro natura di pecore fare così.

Prove concrete di discriminazione sono state chiaramente individuate in tutte le nazioni oggetto di studio tranne che in Ungheria (ma Orban non era fascista? (*1)) e Romania.

Ecco: l’articolo spiega che le tendenze negative verso i NV sono state più alte dove la cooperazione sociale è normalmente più alta perché percepiti come “furbetti/profittatori”. Aggiungo io che così sono stati dipinti dai media che ha VOLUTAMENTE aizzato l’odio verso queste persone senza mai tentare di discuterne seriamente le ragioni.
L’articolo parte infatti dalla premessa che i vaccini fossero sicuri ed efficaci e che contribuissero sostanzialmente a limitare la diffusione del virus e simili. Giustificata e comprensibile quindi la discriminazione dei “giusti” verso i “profittatori”. Peccato che le ricerche scientifiche abbiano e stiano dimostrando che i vaccini mRNA non fossero poi così sicuri né efficaci oltre che praticamente inutili per chi avesse meno di 70 anni.
Insomma i V avrebbero avuto anche qualche ragione dalla loro... se non avessero avuto completamente torto (da un punto di vista scientifico) in tutte le loro argomentazioni principali!

Chiaramente questo non era l’unico elemento in gioco: per esempio, ipotizza la ricerca, i V potrebbero aver percepito i NV come meno intelligenti e vittime della disinformazione.
In realtà, da quanto ne so io, i NV pensano le stesse cose dei V ma, guarda caso la reazione è diversa: tolleranza e pazienza invece di intolleranza e odio.

Molto chiari i grafici che mostrano le tendenze discriminatorie in FAMIGLIA: cioè vi rendete conto? Io tollero senza problemi, anzi giustificandolo, il comportamento di perfetti estranei e invece ci sono casi di intolleranza da parte di V verso i NV della stessa famiglia! (in Italia, per la cronaca, vi è stata una discriminazione intermedia da questo punto di vista).

Ancora più interessante è il grafico sull’antipatia dimostrata da V verso i NV (in senso opposto è presente solo in Germania) in un sottoinsieme di paesi: Germania, UK, Sudafrica, India, Indonesia e Marocco. Questo livello di antipatia percepito è poi confrontato con quello di altri gruppi della popolazione.
Ebbene l’antipatia verso i NV è molto maggiore che verso gli atei e i malati di mente; è sostanzialmente maggiore che verso chi è stato in carcere ed è praticamente uguale ai tossicodipendenti.
Ah! per completezza è bene specificare che i V non si limitano a provare antipatia verso i NV ma hanno anche stereotipi negativi (fanno di tutta l’erba un fascio, negativo ovviamente) E tendenze discriminatorie (antilibertarie). Solo negli USA e Germania si è trovata l’antipatia da parte dei NV verso i V ma NON gli stereotipi negativi né le tendenze discriminatorie.

L’articolo spiega il tutto con la teoria che i “furbetti” non piacciono alla maggioranza: io vi vedo invece l’effetto di una propaganda basata sull’odio dei media e di tendenze naturali di specifiche tipologie psicologiche.
Insomma nel complesso le conclusioni dei ricercatori mi sembrano ingenue. Per esempio concludono scrivendo: “Poiché la condanna morale spesso si attiva facilmente e spontaneamente tra il pubblico durante una crisi, le autorità e i politici dovrebbero considerare la mitigazione delle animosità sociali come una parte importante del loro mandato, specialmente quando il conflitto sociale diventa più radicato». Giustissimo: peccato che gli autori non abbiano capito che è stato proprio il potere politico che ha cercato e voluto questa esasperazione anche di odio. Che se ci fosse stata un’informazione imparziale non ci sarebbero state discriminazioni: ma l’informazione doveva essere parziale altrimenti sarebbe stato evidente anche alla maggioranza che i vaccini erano utili solo a una minoranza della popolazione e le aziende farmaceutiche non avrebbero potuto guadagnare le centinaia di MILIARDI di dollari che invece hanno così ottenuto.
La politica, che inizialmente avevo ipotizzato vittima (colpevolmente) ingenua, è stata invece complice pienamente consapevole e consenziente (ma di questo ho già presentato la prova in altri pezzi come Cattiva fede).

Nell'appendice vi sono molti altri grafici. Colpisce quello in cui si chiede a V e NV di valutare intelligenza, affidabilità e paura di essere contagiati. Prevedibilmente i V considerano i NV sensibilmente più stupidi e inaffidabili ma soprattutto spicca l'elemento della paura: il terrore di esserne contagiati. È la paura infatti il fattore che maggiormente offusca la razionalità e, come abbiamo vistv, spazza via ogni apparenza di moralità. È proprio sulla paura irrazionale e immotivata propalata dai media che il potere politico ha costruito il consenso necessario per realizzare impunemente le proprie nequizie.

Conclusione: mi sono deciso a scrivere oggi questo pezzo, anche abbastanza frettolosamente lo ammetto, perché ho visto il seguente video: Video Shows EXTREME Discrimination Against The Unvaxxed! dal canale The Jimmy Dore Show
Rispetto ai dati della ricerca il video non aggiunge niente né dovrebbe stupire: ma ha dalla sua la forza e l’immediatezza delle parole e, soprattutto, delle immagini.
Da notare che Dore la pensa come me (più o meno!) sulla tipologia psicologica delle persone più fanaticamente favorevoli al vaccino: lui le definisce “rot mind” io vi vedo i –TJ e i –FJ ma la conclusione che queste persone seguono ciecamente qualsiasi indicazione provenga dai media, anche contro la loro morale (che si adatterà velocemente), è la stessa.
Dore arriva a dire che queste sono le stesse persone che “avrebbero consegnato gli ebrei ai nazisti”. Esempio estremo ma sostanzialmente corretto: i fanatici, sicuri di essere dalla parte del giusto, sono fatti così...

Nota (*1): In questo video una bella intervista anche su guerra in Ucraina a Orban: Prime Minister Orbán on Hungary’s Geopolitical Interests...

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