In queste settimane più volte ho accennato a un nuovo racconto di Strabuccino: una specie di mio vago alter ego un po’ sfortunato con le donne…
Durante il breve ma intenso travaglio emotivo di questa estate (v. Indignato e arrabbiato e seguenti) fra le varie iniziative prese ci fu anche la decisione di scrivere un racconto “catartico”.
Un racconto in cui Strabuccino si sarebbe “vendicato” delle varie donne che in passato (ovvero in altre storie già pubblicate qui sul ghiribizzo) l’avevano ferito (anzi ucciso, dato che Strabuccino rinasce sempre nella propria fungaia quando muore) come Ricottella, Baccabriciola, Pescasoda, Cavolina o Stramele (più nota come Saltabecca).
Un’idea semplice inizialmente che avrebbe dovuto culminare con l’introduzione di un nuovo personaggio. In tutto scrissi quattro pagine di rozzo canovaccio su un quadernone...
Per tenere insieme la storia avevo poi aggiunto degli altri personaggi secondari che, in questo racconto, avrebbero dovuto contrastare Strabuccino. Fra questi c’era anche una dottoressa che però, essendo l’unica donna della squadra, andava acquistando sempre più spessore. Alla fine avevo quindi deciso di trasformarla in un vero e proprio personaggio principale. E, dato che inizialmente non si basava su una persona reale, avevo deciso di ispirarmi a una pornoattrice. La volevo bionda per varietà visto che nessuna delle altre personaggi lo era.
Per divertimento feci scegliere a una mia amica che si decise, da un gruppo ristretto di mie proposte, per Lily Rader: una pornoattrice più carina che bella (*1).
Questo mi portò a una riscrittura dei primi episodi per caratterizzarne meglio il personaggio, soprattutto per l’aspetto fisico sul quale non mi ero sbilanciato. Soprattutto le diedi via via sempre maggior spazio fino a decidere di farla confrontare direttamente contro l’avatar di Strabuccino (*2). Contemporaneamente avviai anche una trama secondaria, una “storia d’amore”, all’interno della squadra in opposizione a Strabuccino: un classico triangolo: lei (la dottoressa), lui (il geniale maggiore) e l’altro (un perfido Ingegnere).
Su come combinare lo scontro fra la Dottoressa e Strabuccinator non avevo le idee chiare ma siccome era un qualcosa che sarebbe avvenuto sul finale della storia neppure me ne preoccupavo troppo…
Col tempo, anche a causa della complessità della trama, mi sono dilungato sempre di più. Ma essenzialmente ho cercato di scrivere al mio ritmo, senza farmi condizionare da vincoli di lunghezza: ovviamente mantenendo il tutto divertente.
Principalmente infatti, come tutte le storie di Strabuccino, anche questa vorrebbe essere comica. Certo è il mio umorismo, cervellotico e decisamente non per tutti, ma io lo trovo divertente. Quello che è ho incrementato è l’atmosfera erotica che invece di essere marginale qui diventa predominante pur in un contesto che rimane comico.
I miei classici racconti potevano essere al 70% comicità, 20% erotismo e 10% fantasia/fantascienza magari, a volte. invertendo le ultime due percentuali. In questo racconto abbiamo 50% comicità, 40% erotismo e 10% fantasia/fantascienza.
Questa composizione decisamente più ardita porta con sé la difficoltà di pubblicazione direttamente su questo ghiribizzo di cui ho già accennato in almeno un corto.
Alla fine credo che lo pubblicherò a puntate come corti con collegamento ad archivio zippato e protetto da parola chiave, riassunto puntate precedenti, collegamenti utili alle vecchie stroie e, forse, altro. In questa maniera credo che non dovrebbero esservi problemi…
Tornando al racconto mi era rimasta in sospeso il confronto fra il nuovo personaggio e Strabuccino (*3).
Onestamente non me ne ero preoccupato troppo perché pensavo che mi sarebbe venuto facile: nei miei appunti originari vi avevo dedicato appena un paio di righi. E in più avevo il problema di far entrare nella trama principale anche il personaggio della Dottoressa.
Ho dovuto fare 2/3 giorni di “brainstorming” per arrivare a un’idea, credibile nel contesto della trama comica assurda, che mi permettesse di unire tutti gli ingredienti insieme. Per esempio ieri ero orientato a inserire un elemento magico ma poi ieri sera ho scartato il tutto trovando un’idea più semplice e migliore.
Comunque per me è molto inconsueto starci così tanto per arrivare a una soluzione fantasiosa di mio gradimento: da questo punto di vista sono molto fantasioso e creativo!
Al momento ho 64,5 pagine di racconto già scritte e 4 di riassunto dettagliato che dovrò “solamente” espandere per avere il racconto completo.
Prevedo un centinaio di pagine ma non sono sicuro: un po’ mi è difficile calcolare a quanto equivale ogni rigo di sintesi. Per ciò che mi è chiaro uso solo poche parole in bozza che però possono poi trasformarsi in pagine, per i passaggi critici inserisco magari anche dei dialoghi che poi mi limito a copiare e incollare senza aggiungervi praticamente niente. E poi c’è il “problema” delle nuove idee che mi vengono via via che scrivo. Alla fine direi che un buon 50% di quello che scrivo è inventato sul momento. Anche mentre scrivevo questo pezzo mi è venuta in mente una nuova idea che mi pare molto carina e che andrò a inserire nella bozza…
Ormai quindi, a meno di mio decesso imprevisto, dovrei concludere il racconto, anzi romanzo breve o proprio romanzo visto che le mie pagine sono molto più fitte di quelle di un comune libro!
Piacerà? Non credo: ma a me sì, quindi…
Conclusione: tempi? Bo… oggi prevedo di terminare il libro di psicosociologia quindi inizierò anche la nuova versione dell’Epitome… Però non credo che queste due attività si daranno troppa noia fra loro. Magari potrebbe essere il ghiribizzo a venire un po’ trascurato. Vedremo...
Nota (*1): io invece ero orientato per Scarlet Red, decisamente più straripante!
Nota (*2): sì, Strabuccino è un mio alter ego che, almeno in questo racconto, ha un avatar!
Nota (*3): anzi, il suo avatar: ma comunque nella storia c’è anche Strabuccino vero e proprio. Come ho scritto è una trama piuttosto complessa!
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