Qualche mese fa, non ricordo neppure perché, ho iniziato a seguire il giornalista Matteo Gracis. In realtà lo seguo per modo di dire: più che altro è un conforto di speranza, la prova che ci sono altre persone che hanno capito come stanno le cose. Attualmente però sono più concentrato sulla geopolitica e non sto certo a seguire le pantomime della politica italiana. Insomma, il mio seguirlo consiste nel leggere i titoli dei suoi articoli e magari scorrerne frettolosamente qualche paragrafo: tutta roba che condivido ma niente di nuovo; vi mancano, per esempio, le intuizioni profonde di Zhok…
Ieri però ha pubblicato un video (Votare? Non votare? Chi votare? dal canale Matteo Gracis) che mi ha incuriosito (pochi giorni fa avevo scritto Elezioni, inizio a pensarci) e che quindi sono andato ad ascoltare. Molti seguaci avevano chiesto a Gracis cosa fare a queste elezioni, ovvero se votare oppure astenersi.
Riassumo brevemente ciò che ho visto/ascoltato ieri:
Ha esordito spiegando che è lusingato che gli si facciano tali domande (quelle del titolo del video!) ma che preferirebbe che i suoi lettori fossero in grado di pensare autonomamente.
Entrando nello specifico ha detto che l’Italia è un paese a sovranità limitata, anzi una vera e propria colonia degli USA dalla fine della seconda guerra mondiale. Invita a guardare anche un video (non suo) su Gladio di cui fornisce il collegamento (lo guarderò).
Fatta questa premessa è ovvio concludere che la democrazia in Italia è pura illusione: non importa quali partiti siano al potere: le cose importanti vengono decise a Washington.
Le piccole cose vengono ancora decise in Italia ma non da/per i cittadini ma dalle lobbi per se stesse.
Poi, certo, ci sono effettivamente dei piccoli partiti in buona fede che vorrebbero cambiare le cose ma se il M5S non è riuscito a combinare nulla sfiorando il 40% dei voti cosa potrà fare un partitino che superi appena (se va bene) la soglia di sbarramento?
Infine ha iniziato a spiegare cosa sia per lui la politica adesso: l’impegnarsi in attività della comunità, formare nuove organizzazioni culturali e simili.
Questo a circa metà video: qui ho smesso di seguire e sono passato ad altro.
In generale sono d’accordo con l’analisi politica della situazione italiana.
Solo qualche precisazione: l’Italia è divenuta colonia con la caduta dell’URSS: quando l’Europa è diventata un semplice partner commerciale, potenzialmente pericolosa se l’UE fosse qualcosa di più di un grande mercato) e non il principale alleato contro l’URSS.
Secondo me è poi più corretto dire che l’Italia segue gli ordini di Bruxelles: questa a sua volta, obbedisce ciecamente a Washington. Ma tenere traccia di questa gerarchia è importante: per esempio le “piccole cose” non sono decise dalle lobbi in Italia ma dalle lobbi a Bruxelles.
Chiaramente poi manca la comprensione della distinzione fra populismo reale e apparente ([E] 13.4) e il fallimento del M5S viene visto come un fallimento del concetto di populismo in assoluto.
Non sono poi d’accordo su quella che secondo Gracis dovrebbe essere adesso la politica, ovvero un generico impegnarsi sul territorio.
A me questo sembra più che altro un semplice hobby quando si ammette che le decisioni importanti (quelle che ci rendono tutti più poveri dall'oggi al domani) vengono prese all'estero.
Sempre a proposito di video su Youtube seguo sempre con grande interesse il colonnello Douglas Macgregor (per esempio Col Douglas Macgregor - Will Biden Stumble into a New World War? dal canale Judge Napolitano – Judging Freedom).
In particolare, nel video segnalato qui sopra, ha ribadito dei concetti a mio avviso interessanti e importanti.
- La crisi dell’esercito USA che, nonostante l’enorme budget militare, sta divenendo sempre più inefficace.
Per esempio adesso vi sono ben 44 generali a 5 stelle per un esercito di 1,2 milioni di soldati contro gli appena 7 durante la 2° guerra mondiale (con un esercito di oltre 2 milioni di uomini). Questi numeri sono solo l’estrema sintesi di una burocratizzazione dell’esercito dove inoltre si fa carriera non per meriti militari ma politici.
[KGB] questo è per me molto importante per due motivi: 1. mi fa capire che nel mio concetto di decadenza ([E] 15), che è essenzialmente politica, devo anche assimilarvi tutto ciò che da essa è controllata; 2. pensavo in effetti che l’esercito USA non fosse così coinvolto dalla decadenza a causa della sua separazione dalla politica e dal suo uso pressoché continuo. Evidentemente non è così: la politica ha infiltrato l’esercito USA su più livelli coinvolgendolo nella decadenza. In secondo luogo le guerre combattute dagli USA dagli anni ‘90 in poi non sono state provanti perché gli avversari erano troppo deboli: questo ne ha nascosto le deficienze sempre più strutturali.
- Ma perché, se gli USA si sono militarmente così indeboliti, la Cina non invade Taiwan visto che tale isola non potrebbe essere difesa da Washington? Beh, non è proprio così: la Cina teme la flotta di sommergibili USA contro i quali non avrebbe valide difese e che potrebbe “facilmente” affondare le navi cinesi. Le portaerei USA invece sarebbero molto meno pericolose perché vulnerabili ai missili ipersonici in possesso dei cinesi e attualmente non intercettabili.
Per il resto continuo a seguire i miei due canali pro-Ucraina. Due di politica statunitense; due di geopolitica e uno che è una via di mezzo; uno scientifico (ma con risvolti politici e sociali) e uno medico: mi fa fatica riportarne qui i collegamenti comunque, più o meno, li devo aver già citati quasi tutti.
Recentemente ne ho trovato uno molto orientato sul militare, che ripropone anche brevi video di guerra molto impressionanti, che mi pare eccezionalmente NEUTRALE: The New World Econ
Conclusione: mi rendo conto che recentemente ho iniziato a informarmi principalmente da Youtube. Inizialmente ho dovuto passare diverse settimane a separare il loglio dal grano ma adesso che ho i miei riferimenti riesco a inquadrare i nuovi canali con molta facilità.
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento