Il precedente “speciale” lo pubblicai il 7 ottobre (Speciale Coronavirus 28) ripromettendomi di dare una tregua ai miei lettori: mi ero reso conto che il mio pessimismo e critica al governo stavano divenendo ripetitivi. Poi comunque qua e là, in generi con “corti”, non ho mancato di evidenziare situazioni che mi avevano colpito.
L’eccezione è forse il pezzo Divagazioni insalubri che comunque non riporta dati scientifici ma solo la mia OPINIONE sulle ragioni della particolare politica del governo sul covid-19.
Nel frattempo il mio canale d’informazione sul covid-19, MedCram, ha pubblicato molti nuovi video (anche se escono a ritmo lento è, come detto, da inizio ottobre che non li menziono direttamente). Le puntate dalla 111 alla 114 le ho seguite nelle settimane scorse e quindi, sia per spazio che per carenza della mia memoria, ne riporterò il contenuto in maniera più sintetica del solito per concentrarmi invece sui video più recenti.
#111 9/10/2020
- Ricerca su mascherine e patologie polmonari: le mascherine chirurgiche non hanno impatto, quelle N95 incrementano la concentrazione di anidride carbonica. Lo studio sembrava un po’ lacunoso.
- Relazione fra vitamina D e positività al covid-19: maggiore è la vitamina D e minore il numero di positivi.
- Ricerca seria (ovvero con test doppio cieco, uso placebo, etc.) su uso di N-acetylcystene per il trattamento di problemi gravi respiratori causati da covis-19 ha dato esito negativo: nel senso che non dà risultati statisticamente migliori del placebo.
#112 13/10/2020
- Ricerca di fine settembre: possibile nuova terapia contro il covid-19: un grasso, l’acido linoelico (sul nome i miei appunti non sono chiarissimi ma dovrebbe essere questo), sembra inibire gli spike del SARS-CoV-2: in pratica la “chiave” del virus per entrare nelle cellule non combacia più con la serratura. Ovviamente necessarie altre ricerche e, comunque, questo grasso ha anche controindicazioni. Insomma potrebbe divenire una terapia ma non uno strumento di prevenzione.
#113 17/10/2020
- Secondo ricerca seria dell’8/10/2020 il Remdesivir (il costosissimo antivirale di cui ho più volte scritto) non riduce la mortalità nel trattamento del covid-19. Curiosità: il 5/10/2020 la UE si era affrettata a comprarne milioni di dosi per i cittadini europei. Coincidenza o lobbi? Valutate voi…
- Altra ricerca seria del 15/10/2020 conferma che il Remdesivir non riduce la mortalità: lo stesso vale per un altro antivirale, combinazioni varie con interferone e idrossiclorochina. Comunque sull’attendibilità ASSOLUTA di queste ricerche ho già scritto in Cautela scientifica.
#114 23/10/2020
- Un paio di ricerche USA e UK confermano la riduzione della mortalità del covid-19 (considerando solo i pazienti ricoverati in ospedale e quindi eliminando la distorsione causata dai tamponi effettuati). I possibili motivi: 1. Migliore terapia; 2. Minor carico delle terapie intensive; 3. Pazienti ricoverati che arrivano meno gravi; 4. virus più debole; 5. riduzione carico virale iniziale. [KGB] chiaramente non si parla di vitamina D che infatti impatterebbe solo sulla possibilità di ammalarsi.
#115 27/10/2020
- Ricerca indiana: la terapia col plasma dei convalescenti non riduce in maniera statisticamente significativa la mortalità da covid-19.
- Successiva ricerca inglese basata su precedente studio: la terapia col plasma dei convalescenti riduce in maniera statisticamente significativa il SARS-CoV-2 nei pazienti ma, contemporaneamente, aumenta il rischio di trombosi: questi due effetti, se non considerati separatamente, potrebbero annullarsi fra loro. (*1)
#116 13/11/2020
- Il dr. Seheult riduce la frequenza dei video perché nuovamente molto impegnato in terapia intensiva dove cura malati di covid-19.
- Vaccino Pfizer & BionTech: si tratta di un vaccino totalmente innovativo che inietta nelle cellule del paziente direttamente del mRNA ingegnerizzato: questo fa produrre alla cellule una proteina immunogenica che induce risposta immunitaria al SARS-CoV-2.
- Tutti i dati sono forniti dall’azienda farmaceutica e NON sono stati verificati dai pari.
- Efficacia del 90% (cioè solo il 10% di chi ha avuto il vaccino mostra poi i sintomi).
- A causa delle modalità della ricerca (solo chi mostrava i sintomi era testato per covid-19) non sappiamo la percentuale di asintomatici vaccinati. Questo è importante perché non ci dice se il vaccino protegge (al 90%) solo il singolo oppure se lo rende immune al virus (bloccandone quindi anche la diffusione nella popolazione).
- Questo vaccino va conservato a -70° e questo ne rende molto più complicata e costosa la sua utilizzazione. Costo per le due dosi circa 40$. [KGB] In Italia/UE, visto come lavorano le lobbi, si arriverà a un prezzo quasi doppio immagino…
- Nessun serio effetto collaterale nel breve termine. Ovviamente non sappiamo niente del medio lungo termine.
- Il dottore dà per scontato che il singolo individuo valuti i pro e contro del vaccino e decida quindi se vaccinarsi o meno: succede se vivi in un paese libero...
#117 17/11/2020
- Vaccino Moderna: anche questo è basato sul mRNA e funziona in maniera analoga a quello della Pfizer. Tutti i dati ancora NON sono stati verificati dai pari.
- Può essere conservato a temperatura più alta (sebbene si parli comunque di -20°).
- Anche in questo caso sono stati testati al covid-19 solo le cavie che mostravano sintomi: non sappiamo quindi se protegge o rende immuni con le relative implicazioni sulla diffusione del virus (vedi sopra).
- L’efficacia è data al 94,5%. Nessuna controindicazione grave nel breve termine: ovviamente non sappiamo niente per il medio-lungo termine.
#118 24/11/2020
- Vaccino AstraZeneca-Oxford. Anche questo è un vaccino di tipo totalmente nuovo e diverso dai due precedentemente visti. È un vaccino basato su DNA progettato in laboratorio che deve raggiungere quindi il nucleo (e non solo il citoplasma) delle cellule obiettivo. Per farlo si usa un virus degli scimpanzé della famiglia degli adenovirus proprio perché per esso l’uomo non avrebbe difese immunitarie. Il DNA del virus è però modificato in maniera da cancellare la parte che in natura porterebbe alla replicazione del virus stesso e vi è aggiunto il codice che porta poi alla realizzazione di una proteina immunogenica (passando da RNA e mRNA).
- Secondo AstraZeneca questo virus modificato non dovrebbe integrarsi nel genoma del paziente (come ad esempio avviene con l’AIDS). [KGB] mi stupisce e preoccupa questa incertezza!
- In questo caso la ricerca ha testato tutte le cavie e quindi sono stati individuati anche gli asintomatici. In questo caso si è avuto due risultati diversi negli esperimenti in Brasile (9000 cavie) e UK (3000 cavie): per errore in UK la prima dose del vaccino (in tutti questi tre vaccini la somministrazione avviene con due dosi a settimane di distanza l’una dall’altra) era della metà. Il risultato è stato che in Brasile l’efficacia (1 +1 dose) è stata del 62% mentre in UK (½ + 1 dose) del 90% (e del 100% di sintomatici: cioè gli infetti da covid-19 erano tutti asintomatici).
- Questo vaccino può essere conservato in un comune frigorifero (da 2° a 8°). La casa farmaceutica durante la pandemia non vuole guadagnarci e venderebbe la singola dose a 3-5$. Ne potrebbe produrre nel giro di un anno 3 miliardi di dosi oppure 4,5 se la somministrazione di ½ + 1 dose venisse confermata come più efficace.
Sicuramente la parte più interessante di questi video è quella sui vaccini: non ne sapevo niente (aspettavo di documentarmi su MedCram) e sono molto impressionato. In parte, positivamente, per l’indubbio progresso scientifico ma, in negativo, per le potenziali incognite che ogni novità porta con sé.
Cioè, in teoria sembrerebbe non ci sia alcun rischio, ma quanti imprevisti vi possono essere in queste tecnologie rivoluzionarie?
Sicuramente andrà tutto bene ma il buon senso suggerirebbe di usare la massima prudenza: del resto se i vaccini tradizionali vengono realizzati nel corso di anni un motivo ci sarà. Con questi nuovi vaccini ci sono poi tutta una serie di novità che moltiplicano di vari ordini di grandezza le incognite associate.
Va poi ricordato che questi dati sono stati forniti dalle stesse case farmaceutiche, almeno al tempo dei video, molti dati non erano stati forniti e mancavano le verifiche indipendenti dei pari.
Come ho capito nel corso di quest’anno, e soprattutto nell’ultimo mese, le ricerche, anche quelle serie e realizzate nella massima buona fede, vano prese col beneficio del dubbio pure quando sembrano fornire dei dati incontrovertibili. A maggior ragione ha senso essere particolarmente cauti con le ricerche fornite dalle stesse case farmaceutiche per le quali sono in ballo svariati miliardi di profitti.
Va inoltre detto che il governo UK ha concesso alla Pfizer l’immunità per possibili danni ai pazienti causati dal suo vaccino (Coronavirus vaccine: Pfizer given protection from legal action by UK government da Indipendent.co.uk). Comprensibile visto che la casa farmaceutica metterà in commercio un vaccino non pienamente testato e completamente innovativo a causa dell’emergenza causata dalla pandemia: è ovvio che potenziali problemi non sono da escludere e la casa farmaceutica voglia esserne tutelata. Per questo stesso motivo anche i singoli individui dovrebbero valutare i costi e benefici di tale vaccino: personalmente, al di là dei dati rassicuranti forniti dalle case farmaceutiche (che però valgono il giusto), consiglierei il vaccino solo ai soggetti a rischio: gli anziani con più di 70 anni e chi, seppure più giovane, ha patologie che aggravano il covid-19 (ipertensione, diabete etc.) ovviamente lasciando la più totale libertà di scelta.
Poi, come al solito, vedremo cosa verrà stabilito in Italia e UE: sicuramente qui da noi le lobbi non verranno ascoltate e si procederà nel miglior interesse della popolazione.
Più in generale, tornando in Italia, volevo approfittare di questo pezzo per un altro commento sul nostro dibattito politico sanitario.
Sembra che ci sia dimenticati di un fatto ormai abbastanza assodato: ovvero che il periodo di incubazione della malattia sia di 2-3 settimane.
Questo ha varie conseguenze: se viene adottato una strategia che incide sul comportamento della popolazione allora i suoi effetti sul totale dei positivi si inizierà a osservare dopo 2-3 settimane e ancora più tardi sul numero di ospedalizzati (alla malattia occorre un’altra settimana o più per diventare talmente grave da richiedere il ricovero in ospedale).
Quindi decidere una strategia e cambiarla la settimana dopo dicendo che “non funziona” non ha senso: se “funziona” o no lo si può sapere solo dopo almeno due settimane.
Analogamente non ha alcun senso discutere se il comportamento degli italiani in estate abbia a che fare con la seconda ondata. L’incubazione è, come detto, di 2/3 settimane non di mesi!
Se il fattore R0 era < 1 in estate allora la malattia stava sparendo. Si potrebbe obiettare che se gli italiani non fossero andati in vacanza e avessero osservato comportamenti più prudenti il fattore R0 sarebbe stato ancora minore. Può darsi: non ne sono sicuro dato che ritengo che l’andamento del contagio nel periodo estivo sia dipeso soprattutto dalla maggiore disponibilità di vitamina D. Ma anche arrivando all’autunno con un minor numero di infetti si sarebbe rinviata la “seconda ondata” di una settimana o poco più: la crescita esponenziale funziona così…
Comunque questa assurdità del dibattito sul comportamento estivo è presente (mi pare!) solo in Italia. Suppongo sia materia di scarto ideologica dovuta al tentativo politico di colpevolizzare il comportamento della popolazione per la diffusione del virus invece di assumersi le proprie responsabilità per la quasi totale assenza di azione e prevenzione da parte del governo (ma di questo ho già scritto altrove e non mi ripeterò).
Il messaggio implicito che la colpa della seconda ondata sia degli italiani ormai è passato almeno nelle menti di chi sostiene ideologicamente questo governo.
Proprio oggi un mio amico ha ricondiviso un breve video di circa 5-6 secondi dove si vedono molte persone, tutte con la propria mascherina, che passeggiano, a volta a coppie, per una via centrale di Rimini. Il video è sottotitolato con:
“A RIMINI STESSE SCENE DI MERDA.
UN AMMASSO DI DECORTICATI”
Mentre il commento del mio amico, meno scatologico e più politico, conferma il mio teorema:
“E poi danno la colpa al governo per la diffusione del covid-19!”
Siccome da giorni accumulavo frustrazione per questo paralogismo, ovvero che la gente per strada che cammina con la mascherina sia la principale fonte del contagio, mi sono preso la briga di rispondergli prima con:
«Beh, sono all'aperto e con mascherina: non dovrebbe essere troppo rischioso. Certo sarebbe meglio evitare...»
Lui mi ha risposto che non veniva rispettata la distanza di sicurezza di 1,5 metri: in effetti nel video si vedevano varie coppie che però, immagino, sarebbero state insieme (e senza mascherina) a casa loro. Difficile valutare le distanze di queste persone fra di loro: sia per la brevità del video sia perché camminavano…
Così gli ho replicato:
«Considera però che la mascherine non servirebbe...
Comunque da questi pochi fotogrammi è difficile trarre un giudizio definitivo: per quello che ne sappiamo le persone che vediamo insieme potrebbero anche appartenere allo stesso nucleo familiare. Cioè statisticamente non è molto significativo: magari le altre vie di Rimini sono deserte, magari l'assembramento (relativo) è durato pochi minuti, etc...»
A questo punto si è inserito nella conversazione un amico del mio amico che ignorando la mia obiezione ha affermato che magari si “ammalano tutti” e ha ribadito il teorema che, visti questi paurosi assembramenti, la colpa della pandemia non può essere responsabilità del governo.
Così ho gli ho scritto:
«ovviamente in questo caso il governo non c'entra niente.
Io volevo solo evidenziare come il vero pericolo siano i luoghi chiusi (mezzi pubblici, ambienti di lavoro o studio) abbastanza indipendentemente (dipende dalle ore di soggiorno) dall'uso della mascherina. Vedi, per esempio, https://lab.repubblica.it/2020/coronavirus/cosi-si-trasmette-il-contagio-in-un-salotto-un-bar-e-una-classe/
All'aperto il pericolo invece è molto più contenuto e la stessa WHO consiglia l'uso della mascherina all'aperto solo dove non è possibile mantenere un distanziamento di almeno 1 metro.
"WHO advises that the general public should
wear a non-medical mask in indoor (e.g. shops,
shared workplaces, schools - see Table 2 for
details) or outdoor settings where physical
distancing of at least 1 metre cannot be
maintained."
(dal PDF della WHO aggiornato al 1/12/2020: https://www.who.int/publications/i/item/advice-on-the-use-of-masks-in-the-community-during-home-care-and-in-healthcare-settings-in-the-context-of-the-novel-coronavirus-(2019-ncov)-outbreak )
Insomma che le persone del video stiano mettendo al rischio la propria vita e quella degli altri è molto opinabile...»
Poi la conversazione è andata ancora avanti: la stessa persona mi ha riscritto che comunque lui aveva paura a camminare per strada in quella maniera e che quindi era meglio non farlo.
Vabbè: queste chiacchiere su FB sono completamenti inutili e non valgono il tempo che si spreca per scriverle...
Conclusione: pezzo lunghino in effetti: mi è sfuggito di mano. Soprattutto la discussione su FB avrei potuta pubblicarla a parte anche se mi piaceva dare un esempio concreto dell’andazzo sulle reti sociali...
Nota (*1): è un esempio perfetto di quello che avevo tentato di spiegare col mio esempio ipotetico in Cautela scientifica: non avevo citato direttamente questa ricerca perché ho visto solo ieri il video dove il dr. Seheult l’illustrava!
martedì 8 dicembre 2020
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