Per scaramanzia non l’avevo scritto ma speravo che il cambio di allenatore alla Fiorentina desse almeno una scossa temporanea all’ambiente: ritengo Prandelli uno degli allenatori più scadenti in circolazione (molto peggio di Iachini) però talvolta, almeno per poche partite, i giocatori hanno maggiori stimoli e/o l’impostazione nuova della squadra sorprende gli avversari.
Invece no: tutto come prima se non peggio. La vittoria in coppa Italia sull’Udinese esaltata dai media (almeno quelli locali pro-Fiorentina!) a me era invece apparsa raccapricciante e avevo avuto la netta sensazione che la squadra friulana volesse proprio essere eliminata.
Adesso mi rendo conto che la Fiorentina è sprofondata in zona retrocessione e non credo che la combinazione attuale squadra/giocatori abbia la forza per tirarsene fuori. La partita di stasera sarà decisiva per capirlo: una sconfitta sarebbe la conferma che la squadra è da serie B.
C’è da dire che, a parte gli allenatori, anche la maggior parte degli acquisti è stata completamente sbagliata: dopo il mezzo successo di Ribery ci siamo riempiti di vecchietti che non rendono quanto sperato. L’unico buon acquisto è stata Amrabat che però viene fatto giocare nella posizione sbagliata…
Perplesso - 7/12/2020
Ho ripreso la lettura di “Antifragile” di Taleb: il libro mi piace ma l’autore mi sta piuttosto antipatico. Si tratta chiaramente di un narcisista innamorato di se stesso: non mancano quindi i riferimenti diretti e indiretti a quanto sia bravo e migliore degli altri.
Ed è proprio uno dei suoi aneddoti personali che mi ha lasciato perplesso. Giustamente spiegava quanto sia importante leggere libri diversi per farsi una cultura il più possibile eterogenea e, in quest’ottica, spiegava che lui da ragazzino (sui 13 anni) leggeva filosofi e autori importanti (e fornisce una lunga lista di nome fra cui Nietzsche tanto per dare l’idea).
Non so, suppongo che dal suo punto di vista si dovrebbe rimanere impressionati dalla sua precocità: e in effetti, anche per me, è così e sono stupito che, già in giovane età, leggesse autori anche molto difficili. Però, contemporaneamente, non posso fare a meno di pensare quanto poco gli sia servito!
Cioè sicuramente Taleb è molto intelligente e ha avuto un’intuizione estremamente brillante: però, considerando quanto aveva letto, non mi sembra molto.
Forse a mia volta pecco di superbia ma io ho la sensazione che se avessi letto tutti i libri che ha letto lui, alla sua stessa età, ne avrei imparato molto di più: questo perché sotto molti punti di vista, diciamo come filosofo, Taleb mi pare piuttosto superficiale…
Insomma, come da titolo, sono perplesso!
Asimmetria 1 - 8/12/2020
Ho ripreso a leggere Taleb: oggi un concetto interessante.
La fragilità, ovvero la vulnerabilità verso gli eventi rari negativi, è legata all’asimmetria negativa che è legata alla risposta non lineare che è legata alle grandi dimensioni.
Taleb propone molti esempi piuttosto convincenti dove si vede applicata questa teoria: mi chiedo se essa possa valere anche per spiegare la caduta dell’impero romano…
Secondo me si, almeno a un livello di astrazione molto elevato. A questo si potrebbe aggiungere la mancanza di piccoli (relativamente) fattori di stress (militari) negativi (altra teoria di Taleb) che corrisponde nella mia interpretazione alla posizione geografica relativamente protetta dell’Impero Romano d’Occidente ([E] nota 1343, appendice C).
Curiosamente nella mia nota parlo proprio di “fragilità” dell’impero romano (e all’epoca non avevo ancora iniziato a scrivere l’ultima versione dell’Epitome)...
Asimmetria 2 - 8/12/2020
E mentre scrivevo il corto precedente mi è venuto in mente un altro caso estremamente interessante.
Se vogliamo che una verità rimanga forte e vitale la dovremmo costantemente sottoporre a degli stress (*1): in questo caso essi corrisponderebbero anche a delle non-verità. Per mantenere vitale e forte una verità essa dovrà quindi essere sempre confrontata con la non-verità. Da questo deriva la migliore giustificazione per negare ogni forma di censura compresa quella della non-verità.
In questi termini il pensiero di Taleb corrisponde a quello di John Stuart Mill.
Nota (*1): altrimenti diverrà un vuoto dogma, ovvero sarà fragile.
Se ho fatto 2 posso fare 3 - 8/12/2020
Vabbè in verità voglio solo aggiungere che per me è una grande soddisfazione riuscire a fare questi collegamenti, non importa se giusti o sbagliati, perché mi rendo conto di comprendere in profondità il pensiero dell’autore e, soprattutto, di farlo mio.
Non mi stupirei se nel prosieguo della lettura di “Antifragile” mi imbattessi in qualche riferimento all’impero romano simile a quello da me fatto nel corto “Asimmetria 1” perché Taleb ha scritto di interessarsi alla storia. Ma è l’intuizione di “Asimmetria 2” quella veramente profonda e originale che, scommetto, non troverò in Taleb.
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