Finalmente ho scoperto un'altra serie (dopo Stranger Things) di altissima qualità su Netflix: Altered Carbon.
Nonostante il titolo infelice è proprio una bella serie: straordinaria ambientazione (con un approfondimento serio di molteplici implicazioni), begli effetti visivi, ottima trama, ottima regia, discreti attori. Realizzato senza badare al risparmio: sembra un film diluito su più puntate...
Per adesso non vi ho trovato contraddizioni evidenti e sono stato più volte sorpreso dalla storia (*1).
Ah! e sono alla puntata 9 o 10.
Nota (*1): di solito, pur cercando di non pensarci, tendo a prevedere facilmente gli sviluppi di una trama...
Pericoli veri e presunti - 20/3/2018
Di questi giorni lo “scandalo” sulla società Cambridge Analytica colpevole di aver sfruttato i dati personali di milioni di utenti FB per orientarne il voto, sia nella campagna presidenziale di Trump che nel referendum per la BREXIT.
Quattro commenti:
- Sono sicuro che anche la Clinton ha fatto una campagna in rete: solo che la società a cui si è affidata usava programmi peggiori per identificare i possibili elettori.
- Su questo pericolo, usare i dati personali per orientare gli elettori incerti, ho avvisato diversi anni fa (v. ad esempio Accertamento inutile del 2011)
- Sembra quasi, da come i media pongono la notizia, che il problema sia chi ha usato i servizi della Cambridge Analytica: come se invece di Trump fosse stata la Clinton ad appoggiarsi a tale società allora sarebbe stata brava e moderna. Idem per il comitato del NO alla BREXIT. In realtà il vero problema di fondo è che FB (e quindi il governo USA) raccolgono e vendono (magari indirettamente) dati personali: l'abuso è automatico e inevitabile.
- L'accusa rivolta alla Cambridge Analytica è di aver comprato i dati da una società che li aveva originariamente raccolti per una ricerca psicologica: beh, io leggo le norme sulla riservatezza e in genere c'è scritto quando i dati possono essere rivenduti a società terze. Il problema è che nessuno legge tali avvisi o è pienamente consapevole delle loro conseguenze (senza contare gli analfabeti funzionali!)
Notizie non dette - 21/3/2018
Avevo già visto girare la notizia su FB ma oggi è apparso anche il seguente articolo: Italia-Francia, ripudiato l’accordo (firmato Gentiloni) sulle acque territoriali: amplia le zone di pesca di Parigi di Virginia Della Sala e Carlo Di Foggia dal IlFattoQuotidiano.it (*1).
Apparentemente l'allora ministro degli esteri Gentiloni (governo Renzi) aveva firmato un accordo bilaterale con la Francia tutto a favore di questi ultimi. Perché? Non si sa... (*2)
Ma la cosa interessante è che il telegiornale di Sky (*3) delle 12:00 non ne ha fatto menzione: eppure Calenda ci racconta che i governi Renzi e Gentiloni sono stati i migliori degli ultimi mille anni, sarebbe quindi stato interessante chiedere la ragione di tale accordo (che poi non è stato ratificato dal parlamento italiano ed è quindi, credo, decaduto). Invece no, l'ho seguito tutto ma non se ne è parlato.
Questo comportamento è indicativo del giornalismo italiano: succube del potere e che non osa mai rivolgere le domande “difficili” che invece aiuterebbero gli italiani a capire meglio ciò che succede...
Nota (*1): Mi sono accorto che questo articolo appartiene alla sezione “Premium” de IlFattoQuotidiano.it, di solito riservata agli utenti abbonati, ma apparentemente adesso è visibile a tutti: spero rimanga così!
Nota (*2): Una mia ipotesi, pensata sul momento, è che potesse essere uno scambio per avere il sostegno francese all'assegnazione della sede dell'agenzia europea sui farmaci, poi andata all'Olanda...
Nota (*3): quello di Sky è un telegiornale che nella forma si spaccia come indipendente ma che nella sostanza è molto filogovernativo e pro-europa (quella tossica delle banche, non quella ideale dei popoli). Magari controllerò anche i vari giornali in linea per verificare se hanno questa notizia e che risalto le danno...
Collegamento mnemonico - 22/3/2018
Il pezzo Nuovi esempi per una vecchia idea mi ha fatto ricordare una teoria sulla moralità di mio zio (v. Deriva morale).
La questione era in quali periodi storici la moralità di una nazione cresce e in quali diminuisce e mio zio, dopo averci rimuginato un paio di secondi, mi rispose che in prima approssimazione la moralità è collegata alla ricchezza: quando la ricchezza aumenta la moralità diminuisce e viceversa.
Ora ritengo che tale teoria, sebbene a grandi linee, fosse corretta ma che rientra nel quadro più ampio di reazione al cambiamento degli epomiti. Quando gli equimiti vanno in crisi si cercano alternative (nuovi protomiti) e a volte la risposta può essere morale.
Nel caso italiano vediamo che i politici sono quasi unanimemente considerati corrotti ed ecco che la risposta, anzi la parola d'ordine, costantemente ripetuta dal M5S è “onestà”. Tutti coloro che credono sinceramente nel M5S ne condividono, almeno parzialmente, i protomiti: ed ecco quindi che l'onestà, e quindi la moralità, riacquista valore.
The wall - 23/3/2018
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