Dopo una vita di influenze culturali americane ieri ho visto al supermercato un barattolo di burro d'arachide e ho così deciso di provarlo.
Nel primo tentativo l’ho usato come dolcificante per il mio tè ma è stato un fallimento: non addolcisce, non si scioglie ma si sfalda rimanendo sul fondo. Poco dopo averlo bevuto mi è venuto il mal di pancia!
Testimonianza - 11/10/2020
Una testimonianza interessante:
Coronavirus, la denuncia di Ferruccio Sansa: “Fantascienza il tracciamento con Immuni, malati a casa abbandonati a se stessi” da IlFattoQuotidiano.it
Pur ribadendo che si tratta dell’esperienza di un singolo (quindi magari non rappresentativa della situazione normale) gli spunti sarebbero molteplici.
Accenno solo al più paradossale (perché questo vuole essere un corto) che mi ha colpito: su FB una delle campagne degli zeloti della salute è quella per la diffusione dell’App Immuni. Nella realtà, almeno il tecnico citato nell’articolo, non sa che farsene…
A me pare che questo sia il distillato che si ottiene dai pomposi proclami dei massimi politici di governo quando poi si arriva alla loro applicazione pratica sul territorio: rimane poco più di zero, tutto abbandonato alla buona volontà delle singole ASL…
Generazione spontanea - 11/10/2020
La generazione spontanea non indica i nati dal 2010 in poi ma fu una teoria scientifica in voga nel XVIII secolo: si credeva che gli insetti e la vita in genere potessero nascere dal nulla…
Ebbene sembra che il nostro governo voglia riportare tale teoria in auge: il Coronavirus, arriverebbe dallo sporco dietro a frigoriferi e dalla polvere sui tappeti…
Cito da Covid, altri 5724 contagiati. Arriva la stretta del governo: basta movida davanti ai bar di Carlo Bertini da LaStampa.it:
«...Speranza sfodera subito una cartellina zeppa di dati. Il più allarmante svela che il 75% dei contagi avviene in ambito familiare. E così smonta le resistenze e le bocche storte sul colpo di maglio alle feste private.»
Ma chi porta il virus in famiglia dove l’ha preso: magari a scuola? Magari nei mezzi pubblici superaffollati? Magari in luoghi di lavoro dove la sicurezza non può essere garantita?
La strana logica di questo sofisma sembra essere: “Bo, chi se ne frega: intanto colpiamo l’effetto e non la causa originaria...”
Figure carismatiche - 11/10/2020
Una “conversazione” su FB mi aveva portato all’affermazione che le persone, anche se tutte genericamente convinte di una certa idea, se non hanno una persona di riferimento, spesso carismatica, intorno alla quale aggregarsi non faranno niente per promuovere la propria visione.
Questo anche perché nel mondo moderno la volontà del singolo è insignificante: solo il numero può portare a qualcosa con però tutte le difficoltà di aggregare insieme punti di vista più o meno diversi…
Vabbè l’argomento sarebbe interessante ma non voglio divagare: per sostenere la mia teoria avevo pensato di citare Diodoro Siculo. Le due rivolte degli schiavi in Sicilia ebbero quattro capi: Atenione (astrologo), Salvio (indovino), Euno (ciarlatano/indovino) e Cleone (capo brigante).
In almeno tre casi su quattro è evidente la natura carismatica del personaggio mentre nel quarto è intuibile (era già un capo prima di divenire schiavo).
Conclusione: difficile da trarre… direi che l’uomo comune cerchi chi sappia illuderlo meglio con la speranza più efficace: ecco allora che il leader è il bugiardo più credibile capace di ispirare fiducia (e non la persona con le idee migliori e le capacità più adeguate per affrontare le difficoltà future).
F1 e 2 - 12/10/2020
Chi è il pilota più “grande” fra Hamilton e Vettel?
Senza dubbio Hamilton…
Ma se Vettel e Hamilton si fossero scambiati le auto, cioè in Mercedes il primo e in Ferrari il secondo?
In tal caso credo che Vettel avrebbe forse vinto qualche gran premio in meno di Hamilton, magari anche il campionato nella stagione in cui la Ferrari era stata competitiva quasi quanto la Mercedes. Ma molto probabilmente adesso si parlerebbe di “fenomeno” Vettel.
Il senso più banale è che la macchina in F1 è più decisiva del pilota ma, ancora più importante, è che sono le occasioni a rendere gli uomini grandi: certo ci vuole anche abilità per sfruttarle ma fondamentale è il ruolo della sorte.
alla prima stazione
1 ora fa
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