Dopo oltre un anno e mezzo ieri sera sono iniziate le mie vacanze!!
Probabilmente sono ingiusto, di sicuro c’è chi se la passa peggio di me con situazioni famigliari problematiche di un ordine o due di grandezza maggiori. Però nel mio piccolo mondo è stata dura.
Per oltre un anno e mezzo ho dovuto badare, praticamente da solo, a una persona improvvisamente non più autosufficiente: in effetti se la cavava ancora relativamente bene e io non avevo compiti di per sé faticosi o impegnativi (vabbè, senza considerare le crisi piuttosto episodiche). Quello che mi stava logorando era la continuità nel tempo dell’attenzione richiesta sebbene lo sforzo fosse di bassissima intensità.
Dicono che il problema del controllo bagagli all'aeroporto è che dopo un po’ gli operatori si distraggono. Io sono rimasto concentrato per un anno e mezzo, attento a ogni rumore sospetto, attento a non dimenticare nessuna pillola (mediamente 18 al giorno, ma a volte anche di più, distribuite ogni due ore per tutto l’arco della giornata) e plasmando la mia vita quotidiana sulle esigenze altrui.
Recentemente però mio padre ha bisogno anche lui di essere tenuto d’occhio: intendiamoci sta molto meglio dell’altra persona ma, per problemi che non starò a spiegare, non può comunque essere lasciato solo per lunghi periodi (*1).
Il risultato è che io starò con lui quando non c’è la sua compagna e starò in vacanza a casa quando c’è lei.
Intendiamoci: mi sento un verme perché adesso la persona che badavo è costretta con una badante mentre per me, anche quando sono a Firenze da mio padre, è una pacchia dato che richiede un’attenzione molto minore.
Comunque ieri, caricata Bisba, calcolatore, libri e qualche vestito in macchina, sono tornato nel pomeriggio a casa.
Lungo la strada mi sono fermato a un chiosco che vende panini visto che non avevo niente di fresco da mangiare. Mi sono preso un panino con la porchetta e, visto che c’ero, anche una birra. Ho chiesto al gestore che birre aveva ed è partito dalla Moretti. Gli ho detto “La Moretti va bene…” e lui “Cosa vuoi? La lattina, la bottiglietta piccola o quella grande da ¾?”. E io “Ah! da 75cl?” e lui “No, da 66cl…”. E io “Allora è da 2/3…”. Mi ha guardato strano: forse le bottiglie più grandi si chiamano convenzionalmente da ¾ anche se di volume minore? Bo…
Nel frattempo Bisba stressatissima (è stata per una settimana super impaurita a casa di mio padre a causa, credo, dei rumori della città) ha defecato nel suo trasportino. Fortunatamente eravamo ormai quasi arrivati ma mi sarei volentieri evitato di stare con i finestrini aperti per gli ultimi dieci minuti di strada…
A casa tutto bene: ho liberato Bisba in giardino e lei si è fatta rivedere solo a sera saltando la cena.
L’unico problema è il frigorifero: l’avevo spento e, mi pare, lasciato aperto ma forse si è richiuso da solo e così l’ho ritrovato che puzzava di muffa. Vabbè, vedrò di ripulirlo oggi o domani.
Ho rimontato il calcolatore ma la mia unità UPS non funzionava più a dovere dando quello che mi pareva essere un messaggio di errore ogni 30 secondi. Così avevo chiesto aiuto a un amico esperto di aggeggi elettronici ma stamani ho brillantemente risolto da solo. Di seguito l’epistola che gli ho scritto:
«Ciao XXXX,
Nel frattempo ho rianalizzato la situazione con le mie (grandi) capacità informatiche e, credo, di aver risolto il mistero.
Come forse saprai ci sono molti cavi elettrici che si connettono qua e là. Talvolta queste difficoltà crescono più che esponenzialmente a causa dell'esplosione combinatoria.
Fortunatamente, grazie alla mia pazienza e acribia sono riuscito a teorizzare prima su carta e poi a ricostruire empiricamente le diverse configurazioni corrette.
In questa maniera ho così scoperto che il cavo di alimentazione dell'unità UPS, per altro correttamente collegato alla rete, non era il suo.
Suppongo quindi che i beep ogni 30 secondi indicassero che stavo andando con la batteria e il beep frenetico che la carica era praticamente terminata: infatti non te l'avevo raccontato ma poi avevo provato a riaccendere il computer ma l'unità UPS aveva quasi da subito iniziare a beepare di continuo ed era poi morta del tutto mentre spegnevo il computer.
La morale è che bisogna sempre attaccare l'UPS alla rete elettrica altrimenti si consuma la carica della batteria e poi si spegne (magari segnatelo per non dimenticartene!). Spero che questa mia esperienza possa esserti utile...
Sal.
KGB»
Leggendo quello che mi ha risposto non so se ha capito la mia ironia, che mi sembrava palese, oppure se non ha saputo resistere alla sua voglia di mettere i puntini sulle "i". Probabilmente è questo secondo caso: mi chiedo se sia tipico degli INTJ o no...
Sempre ieri sera avevo deciso di festeggiare abbonandomi a un sito porno (che non posso citare altrimenti la S.A., cioè la Stupidità Artificiale, di Blogger mi censura). Sono stato oltre un’ora a verificare modelle, numero di scene disponibili, frequenza degli aggiornamenti e altro ma alla fine non ne ho fatto di niente: il parametro prezzo mi è parso troppo alto. Ma non mollo! Conto infatti che nella settimana del primo novembre vi saranno degli sconti: riproverò allora...
Poi mi sono beatamente messo a leggere: niente di impegnativo perché ero distrutto. Sempre il solito libro di fantasia di Erikson. Ho letto al buio in salotto, rannicchiato sulla poltrona col mio poncho di lana, senza preoccuparmi dell’orario ma solo fino a quando ne avevo voglia.
Ogni tanto andavo solo a chiamare Bisbetta che, come detto, si è fatta desiderare: ma la capivo poverina…
Che bello che è il silenzio: in città c’è un bombardamento acustico intollerabile, una cosa assurda. Probabilmente anche la via dove abita mio padre è particolarmente trafficata ma comunque un po’ di casino c’è sempre. Addirittura dal lunedì al sabato passa fra le 5:40 e le 6:20 il furgone per la raccolta rifiuti che fa un frastuono dell’inferno. Poi, ho notato, il primo mattino è uno dei periodi della giornata più trafficati e quindi rumorosi: pare che tutti insieme ci si debba comunque svegliare...
Poi zanzare… un continuo… meno male che le macchinette di veleno per ucciderle funzionano bene…
Come se non bastasse nel palazzo da ormai un paio di anni ci sono sempre dei lavori di ristrutturazione: prima all’appartamento di sopra, poi a quello accanto e ora a quello sotto. A seconda delle giornate non si riusciva a stare in casa.
Comunque stanotte ho fatto una bella dormita: in mattinata ho perfino sognato Biden! Per qualche motivo si era messo in testa di far vedere a tutti che riusciva ancora a fare le flessioni. Era in pantaloni e camiciola. In realtà invece di essere alto e allampanato era più basso di me. Io ero un suo collaboratore e così mi è toccato anche a me fare delle flessioni: io però con una mano sola, prima con la destra e poi con la sinistra. Non un sogno particolarmente realistico!
Stamani, di nuovo accoccolato nella mia poltrona visto che fuori pioveva, mi sono letto un capitolo di Hobsbawm. Per colazione un tè. Ho spostato poi il mobiletto della televisione, ormai senza televisione, accanto alla poltrona così mi fa da scrivania (sebbene scomoda). Ma che pace poter leggere senza interruzioni per quanto mi va!
Ora sono venuto a scrivere: non ne avevo molta voglia ma essendo di buon umore non mi è neppure pesato.
Inizio ad avere un certo languorino: in condizioni normali sarei andato a fare la spesa ma adesso, non avendo altra responsabilità che verso me stesso, posso fare la cosa logica: la mia fame è maggiore della mia pigrizia? No? E allora mi arrangio con quello che ho: e nessuno mi dice niente o mi biasima perché manca questo o quello…
Ho intenzione di dimagrire e avendo ora pieno controllo sugli acquisti di cibo credo che ci riuscirò.
L’idea è quella di lasciare libera la giornata di oggi, e forse anche domani (dipende se mi parrà di aver ricaricato abbastanza le batterie), senza preoccuparmi di niente.
Oggi, finito di scrivere questo pezzo, voglio mettermi a leggere: è un peccato che per due settimane abbia fatto caldo e ora, che potrei stare in giardino al Sole, piove. Vabbè, non si può avere la bottiglia di birra Moretti da ¾ o 2/3 piena e la gatta al largo senza che ci rimetta lo zampino…
Conclusione: mi sento molto bene. Spero proprio di non ricevere comunicazioni moleste fra oggi e domani...
Nota (*1): tristemente interessante è il suo tentativo di risolvere il problema logico di cui ho scritto in Vedividi: la sua logica evidentemente non funziona più a un livello che a me pare banale. Sicuramente un anno fa non era così...
La kuestione salariale
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