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martedì 8 febbraio 2022

Se son rose...

Ero mezzo tentato di provare a scrivere un corto ma, conoscendomi, sono ragionevolmente sicuro che sarei andato “lungo”…
Per questo me la prendo con calma e parto dalle “premesse” che mi sono sempre così care.

Ieri sera spulciando FB mi sono imbattuto in un pezzo del Partito Comunista Italiano che seguo: nella foto del meme era ben evidenziato un “no green pass” e così, incuriosito, ho letto l’articoletto allegato.
Il PCI è stato in questi mesi tiepidamente contro il green pass in una maniera che mi è parsa più intesa ad attirare scontenti che per reali convinzioni ideologiche, ma non è questo il punto.

Nell’articolo c’era invece il richiamo a una notizia estremamente importante: il consiglio d’Europa, uno dei tre organi che guidano l’UE, avrebbe dato un parere fortemente negativo su ogni tipo di verdepasso.

Così mi sono messo a cercare la notizia originale che sembra essere stata pubblicata da IlFattoQuotidiano.it pochi giorni fa: Il Consiglio d’Europa boccia i lasciapassare: “Sono discriminatori” di Stefano Valentino.
Sfortunatamente tale articolo è a pagamento e non posso trovare i documenti ufficiali su cui è basato.

Comunque l’articolo è ripreso da molte altre testate dove è possibile trovare informazioni aggiuntive.
Cito quindi dei passaggi virgolettati che, suppongo, provengono dall’articolo de IlFattoQuotidiano.it: «Gli Stati vengono esortati a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole” e a “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”. Secondo il testo (intitolato Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche), il concetto di passaporto vaccinale è “contrario alla scienza”, in assenza di dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità e sulla durata dell’immunità acquisita.» (*1)

Io ero interessato ai documenti originali su cui si è basato IlFattoQuotidiano.it perché, come sapete, sono molto scettico sulla UE. Mi aspetto infatti che, a giorni, un qualche suo altro organo istituzionali prenda le difese del verdepasso. E mentre di questa notizia non si trova traccia sui “giornaloni” come Repubblica.it o Corriere.it sono sicuro che un eventuale sostegno alla politica del verdepasso verrebbe strombazzato ai quattro venti da tutti i media italiani.

Come però ho recentemente scritto il vento sta cambiando: molti furbi che prima non osavano dire una singola parola contro le politiche sanitarie dei governi occidentali stanno iniziando a prendere le distanze, a inserire dei “ma” e dei “se” nei loro discorsi, a ricordare che mesi prima avevano condizionato la loro approvazione a specifiche condizioni etc. Questo lo si nota maggiormente all’estero (v. il corto Intanto negli USA) perché l’Italia è praticamente priva di informazione libera ma anche da noi non ho potuto fare a meno di notare alcune dichiarazioni di un noto virologo che inizia a cercare di smarcarsi dal verdepasso. Una crepa piccola ma significativa nel muro di bugie della narrativa dominante.

Conclusione: come detto mi aspetto a breve un aggiustamento del “tiro” da parte della UE, qualcosa che salvi la faccia a Draghi e il c### a Speranza. Ma sono comunque curioso di vedere come andrà a finire: del resto ci stiamo avvicinando a Pasqua e per i capri espiatori non è un bel periodo.

PS: dimenticavo! Ancora non mi tolgo nessun sassolino dalle scarpe (comunque piene!) perché non mi fido della UE. Del resto come la psicosociologia insegna per far cambiare un’opinione ormai formata a una persona la logica non basta: occorrerebbero molti altri articoli di questo genere! Per combattere la “verità” sostenuta da un’autorità è necessario contrapporle l’obiezione di un’autorità ancora maggiore. Questo ancora non è sufficiente ma è il primo passo.
Per adesso mi sono solo accontentato di prendere in giro mio padre che da, fedele e ubbidiente ISTJ, apprezza tutte le regolamentazioni che arrivino dall’autorità. Curiosamente mi ha risposto “che a lui non era mai piaciuto l’obbligo della vaccinazione e che ognuno avrebbe dovuto poter decidere per sé” cosa che a me risulta nuova: sembra però un pensiero in totale accordo con la teoria psicologica della tendenza umana ad alterare i propri ricordi per renderli conformi all’opinione attuale (v. Psicosociologia cap. 3a)!

Aggiornamento 8/2/2022: Allora per il resto della giornata sono stato impegnato e solo verso le 19:00 ho potuto fare altre ricerche...
Apparentemente Il Fatto Quotidiano ha preso un GROSSO abbaglio!
Innanzi tutto il Consiglio d'Europa (organizzazione internazionale per la protezione dei diritti umani) NON è il Consiglio Europeo (organo UE) ergo NON conta niente. Inoltre la risoluzione a cui (credo) si fa riferimento è del 27 gennaio del 2021, ovvero dell'anno scorso: in essa ho trovato gli articoli (7.3.1 e 7.3.2) sulla non discriminazione dei non vaccinati ma niente sul verdepasso. Non so, magari c'è un ulteriore risoluzione successiva ma io non l'ho trovata...
Insomma dovevo capire subito che dalla UE non poteva uscire niente di buono...

Nota (*1): tratto dall’articolo Consiglio d’Europa boccia ogni discriminazione contro i non vaccinati della redazione di LaPressa.it

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