Schermo spento…
Ho sempre un po’ paura di scrivere e scrivere e poi di scoprire che la finestra dell’editore dei testi non era attiva! Fatemi controllare…
Ok, sembra essere tutto funzionante.
Pezzo difficile oggi: sto decidendo infatti se chiudere questo ghiribizzo: cioè chiuderlo non avrebbe senso, intendo dire smettere di scriverci. Da una parte ci sono affezionato da un’altra è una gran perdita di tempo.
Per prendere questa decisione così, almeno per me, importante ho ideato un sistema interessante: avete presente chi si butta da un grattacielo e poi, dopo qualche secondo, cambia idea? Sarebbe un errore di calcolo decisamente imbarazzante.
Allora ho pensato di premettere a ogni decisione veramente significativa una pausa di riflessione di tre giorni: ma cosa significa “pausa di riflessione”? Cosa distingue tre giorni passati a spippolare al calcolatore da tre giorni di vera riflessione?
Beh, ho stabilito che i tre giorni debbano essere di digiuno quasi assoluto: l’impegno richiesto da questa decisione è automaticamente garanzia della serietà della riflessione. Perché si arriva a un punto in cui ci si dice: “Perché non mangio? Ah, già: devo decidere che fare per XXX”. Ecco che in questa maniera la scelta sarà, quasi automaticamente, ben ponderata.
Anzi, in realtà l’ideale, anche in base all’importanza della decisione da prendere, sarebbe un periodo di digiuno ancora più lungo ma nel mondo moderno pochi se lo potrebbero permettere.
Parlavo di digiuno quasi totale perché in realtà voglio che il cervello possa ragionare bene. Nel mio caso ho anche problemi famigliari che possono richiedere anche l’uso di una certa energia fisica che potrei non avere se fossi completamente spossato.
Per questo ieri (ho iniziato il mio digiuno di venerdì sera saltando la cena) ho bevuto a pranzo e a cena due bicchieri di succo di mela.
Stamani poi nel tè ho messo un cucchiaino di zucchero e ho mangiato 1dm² di schiacciata secca.
Curiosamente però ancora non avevo fame: cioè in realtà è più complessa la cosa. Le mie mani passando vicino al cibo lo prenderebbero e se lo infilerebbero in bocca per sgranocchiarlo, ma io personalmente non sento fame, non ho voglia di farmi una gran mangiata, non ho nessun pensiero assillante sul cibo, anzi…
Il dm² di schiacciata è frutto di una decisione estremamente ponderata. Stamani iniziavo a sentirmi fiacco e temo che una persona anziana possa avere bisogno di me oggi: credo che un minimo di carburante (oltre al grasso naturale che ho ampiamente accumulato negli anni) mi sia necessario per essere capace di intervenire in caso di necessità.
Vabbè, potrei elencare pro e contro ma non ne vale la pena. Piuttosto che fare con l’Epitome?
Beh, oramai mi manca poco per terminare la versione 1.9.0: magari anche in maniera frettolosa ma voglio pubblicarla. Il rimpianto è che potrebbe divenire (se ci lavorassi ancora) ancora migliore di quanto non sia. Ma del resto, come ho già scritto altre volte, è come gettare le perle ai porci. Uno spreco inutile. Le idee utili e innovative sono già adesso anche troppo numerose, aggiungerne altre la renderebbe ancor più distante dal normale sentire di questa epoca. Quindi, bo…
Venendo al quotidiano mi sembra quasi futile parlarne dato che non so se poi proseguirò i miei ragionamenti via via che gli eventi si sviluppano. E del resto non ho niente da aggiungere ai corti che ho pubblicato ieri. E onestamente essere la Cassandra di un mondo che va a rotoli nella stolida indifferenza generale (anche di chi ne patirà poi le conseguenze peggiori) è sia snervante che disgustoso…
Forse il silenzio è la scelta migliore: i fatti parleranno per me… prima o poi….
In verità non ho neppure questa certezza perché le poche voci lucide che parlano buon senso sono sovrastate dalla fragorosa musica circense dei media tradizionali. L’immagine sonora (perdonatemi la sinestesia) è buona: perché alla fine quello che descrivono i media non è la realtà ma uno spettacolo ideato a tavolino per far restare a bocca aperta gli spettatori, distrarli dal quotidiano e inebetirne le menti.
Bo… non starei a trascinare ulteriormente questo pezzo: tanto comunque riscriverò per far sapere che decisione ho preso…
Conclusione: ancora due giorni (più o meno!).
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