Nel precedente speciale scrivevo:
«- Sono contento che su MedCram si sia aperto il dibattito sulla censura. Come sapete la mia teoria è che la tendenza alla riduzione delle libertà individuali sia generalizzata: è quindi bene che inizi a diffondersi la consapevolezza di quanto essa sia sbagliata…
- Nei giorni scorsi (o era stamani?) ho letto che la WHO ha lanciato l’allarme sull’idrossiclorochina. Prontamente Youtube ha rimosso il video 71 di MedCram proprio su tale argomento. Il video (ne scrissi nel precedente speciale) mostrava una ricerca secondo la quale l’idrossiclorochina era utile ed efficace nelle fasi iniziali della malattia ma non in quelle più gravi. Sono curioso di scoprire su quali ricerche si basi l’annuncio della WHO: spero che il dottor Seheult lo spieghi nel prossimo futuro.»
Ebbene nella puntata 80 su MedCram il dr. Seheult ha pubblicato un aggiornamento importante.
L’articolo sulla scarsa efficacia, quando non della nocività, dell’idrossiclorochina sul quale la WHO si era basata per sconsigliare l’uso di tale farmaco nella terapia contro il covid-19 è stato ritirato su richiesta degli stessi autori quando si sono resi conto che i dati da loro usati non erano affidabili e che c’era una commistione di interessi fra un autore e l’azienda che li aveva forniti.
Il risultato è che adesso la WHO ha riapprovato l’uso dell’idrossiclorochina…
Domanda: e la censura con cui Youtube aveva prontamente cancellato il video 71 di MedCram dove venivano segnalati vari articoli sull’idrossiclorochina (*1) è stata utile o dannosa?
Difficile stabilire quanto ma di sicuro, non essendo stata utile, è certamente stata dannosa.
Questa è l’ennesima riprova di quanto sia deleteria la censura, anche quando è bene intenzionata.
Vabbè, non voglio divagare troppo sulla censura e sul perché questa stia prendendo sempre più piede: leggete gli altri miei pezzi marcati “censura” e/o “libertà” e ve ne farete un’idea…
Avrei da guardare anche i precedenti video 76, 77 e 78 dell’altra settimana ma non ho avuto voglia: se li guarderò e se troverò fatti interessanti li riassumerò qui di seguito.
Tanto per allungare un po’ questo pezzo aggiungo un aneddoto che mi è capitato a inizio maggio. Il primo giorno in cui fu possibile andare a visitare i parenti andai in città a trovare mio padre: causa parcheggi riservati a residenti lascio la macchina piuttosto lontana e faccio parecchia strada a piedi. Si tratta di strade periferiche, con poche persone, e in totale avrò incrociato cinque persone o poche di più. Però curiosamente notai che almeno tre uomini sembravano aver fatto il bagno nel dopobarba: sul momento liquidai la stranezza dicendomi, per battuta, che probabilmente volevano combattere il virus col profumo. La sera stessa però ci ripensai: mi era venuto a mente che un sintomo (sembra che perduri anche una volta guariti) del covid-19 sia la perdita dell’olfatto. Era quindi possibile che quelle persone avessero ecceduto col dopobarba non percependone più l’odore a causa della malattia. Chissà…
Poi nelle mie successive visite in città (sempre stesse strade) non mi è più capitato di notare questo fenomeno quindi magari si era trattato solo di una coincidenza...
Conclusione: i numeri italiani sul covid-19 continuano a essere positivi ma senza i dati epidemiologici è impossibile interpretarli: in Italia si è sviluppata l’immunità di gregge? Il virus è meno aggressivo? È migliorata la terapia? È il distanziamento + mascherine che funzionano (*2)? È il bel tempo, magari grazie all’aumento di vitamina D?
Credo che nessuno possa ancora dare risposte certe a queste domande fondamentali: ma proprio perché sono domande così importanti bisognerebbe affrettare i tempi...
Nota (*1): compreso quello poi ritirato che, personalmente, non mi aveva colpito più di tanto visto che un altro mi era parso ben più significativo…
Nota (*2): nonostante che il rispetto di queste norme sia piuttosto approssimativo per il poco che ho potuto valutare personalmente in Toscana...
Se tutto è antisemitismo
52 minuti fa
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