Avvertenza! Come indicato dalla vignetta “Facezia” il seguente pezzo è ironico, frutto dell’immaginazione: di per sé l’Epitome “vorrebbe essere” un’opera seria…
Qualche giorno fa sono stato ospite della Lilly Gruber a “8 e ½” per un’intervista sull’Epitome: ovviamente c’erano anche un paio di giornalisti piddini di disturbo che mi interrompevano e mi parlavano sopra. Nel complesso però la Gruber è stata corretta e mi ha dato il giusto spazio proponendomi anche delle domande estremamente argute e profonde.
Per questo motivo ho deciso di stilare una lista di FAQ sull’Epitome basata sulle domande che mi sono state poste e, ovviamente eliminando i vari salamelecchi introduttivi (all’inizio e fine della trasmissione) e i frizzi, spesso fuori luogo e maleducati, degli ospiti piddini...
D: Perché dovrei leggere l’Epitome?
R: Per attrarre, come me, in maniera irresistibile le donne.
D: Cioè? Non capisco…
R: Chi legge l’Epitome diviene come profumato miele e attira le donne come mosche: che però poi ti rimangono appiccicate addosso. Citando Dante: «Il lène miel ibleo pania si fece / per le labili e perse donne / malanno simile a persa pece»
D: Ma se sono una donna? O se, per assurdo, fossi una giornalista?
R: Allora ti farà crescere il “pipi”.
D: Qualche animale è stato maltrattato durante la realizzazione dell’Epitome?
R: Nessun bambino è stato molestato per la creazione dell’Epitome.
D: Una risposta un po’ evasiva…
R: No, perché?
D: A proposito di bambini: è possibile usare l’Epitome come anticoncezionale?
R: Beh, non sarebbe il suo uso proprio, però se la si legge prima di mettersi a letto… Del resto l’Epitome NON andrebbe mai letta prima di guidare o avviare macchinari pesanti o strisciare fra le morse di una pressa idraulica attiva…
D: Quindi leggere l’Epitome concilia il sonno?
R: Per la precisione non basta leggere questo tomo: prima bisogna averlo un letto.
D: Le voci secondo cui sia addirittura pericoloso leggere l’epitome sono infondate?
R: ...ehm… mi secca ammetterlo ma in effetti l’Epitome può avere un effetto simile a quello del Necronomicon dell’arabo pazzo Abdul Alhazred: chi la legge rischia di impazzire o peggio. In effetti anche l’Epitome rivela all’umanità delle verità tali che la mente non riesce a tollerarle. Ma secondo me è anche colpa del fatto che chi la legge di fretta salta delle note…
D: Ma allora è necessario leggere anche tutte le oltre mille note dell’Epitome?
R: L’Epitome è un’opera che fonde insieme molti argomenti diversi come fosse una grande sinfonia musicale: e in una sinfonia ogni nota è importante.
D: È vero che l’Epitome contiene centinaia di profezie?
R: L’Epitome ripercorre la storia dell’uomo quindi è corretto dire che contiene centinaia di profezie che si sono già realizzate.
D: Ah… ok… ma contiene anche nuove profezie? Magari delle terzine?
R: Beh, tecnicamente è possibile aprire a caso l’Epitome tre volte per leggerne altrettante frasi e ottenere quindi un numero arbitrario di profezie in terzine.
D: Può darcene un esempio?
R: «Da quanto visto deriva / diversità e uniformità: / gli interessi dei parapoteri.»
D: Bella! {Qui gli ospiti piddini si sono messi a ululare scemenze} Ma da un punto di vista strettamente culturale ed educativo è davvero utile leggere l’Epitome?
R: Beh, l’Associacione dei Medici Dentistici Italici ha condotto numerosi esperimenti: sembra che grazie alla lettura il pene maschile si allungasse permanentemente di circa 1mm alla settimana.
D: E cosa accadeva al pene femminile?
R: I tecnici dentistici hanno riscontrato una diminuzione della cellulite soprattutto su glutei e cosce.
D: Ah! Le darò un’occhiata… Ma a proposito di peni maschili e pene femminili, una domanda faceta: se l’Epitome fosse un porno di che genere sarebbe?
R: Sicuramente un interrazziale gay: l’Epitome mette tutto nero su bianco...
D: Come e quanto si differenzia l’Epitome da altre opere analoghe come la Bibbia o il “Manifesto del Partito Comunista”?
R: Beh, l’Epitome è di circa 930 pagine più breve della Bibbia e di circa 200 pagine più lunga del “Manifesto del Partito Comunista”.
D: Ho già letto la vecchia versione XXX dell’Epitome: c’è molta differenza con la più recente?
R: È chiaro che ciò che è scritto nelle precedenti versioni dell’Epitome non è sbagliato; è però anche vero che l’ultima versione perfeziona quanto già spiegato e in più vi aggiunge dei concetti nuovi. Per capirci le vecchie versioni dell’Epitome corrispondono al Vecchio Testamento mentre la più recente al Nuovo.
D: Ma, in definitiva, l’Epitome è un’opera ispirata o rivelata?
R: L’Epitome è mezza ispirata e mezza rivelata: essenzialmente è generata e non creata.
D: È vero che l’Epitome è l’opera scritta più importante di tutti i tempi?
R: Beh, lo dicono e lo pensano in molti ma io non esagererei… diciamo che la posizionerei fra le prime cinque: comprese la scoperta del fuoco, l’invenzione della ruota, l’agricoltura e la manutenzione delle caldaie…
Poi braci e abbracci e i complimenti, particolarmente graditi, di piddini commossi e (momentaneamente) convertiti…
Conclusione: E ora mi devo preparare per “Che fresco che fa” di Fabio Fazio: fra l’altro chiacchierando con la Gruber ho scoperto che lei non partecipa a tale trasmissione (che infatti è della RAI) ma la giornalista, credo ospite fissa o semifissa, è una tale Littizzetto...
L'esempio di Benjamin Franklin
3 ore fa
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